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Autore principale: Carlesi, Dino
Dino Carlesi (Milano, 20 novembre 1919 – Pontedera, 30 novembre 2010) è stato un poeta, critico d'arte, drammaturgo, politico e insegnante italiano. Ha diretto la collana di poesia "Le fonti di Agnano" per la Casa Editrice Giardini. Con le sue poesie, negli anni, ha vinto il "Premio Venezia", il "Premio Monferrato", il Premio "La Pira", il Premio "Castagno-Pistoia", il Premio "Calafuria" di Livorno, il "Premio La Sala", il Premio Il Fiore e il "Premio O. De Gennaro" di Latina. Nel 1947 è stato incluso da Giuseppe Ungaretti nell'antologia "Poeti prigionieri". È uno degli autori compresi nell'antologia "Poeti toscani del Novecento" curata da Agata Italia Cecchini per la Casa Editrice Editalia, nonché nelle antologie "Traversata dell'azzardo" curata da Domenico Cara e "La poesia in Toscana" curata da Alberto Frattini e Franco Manescalchi. Tra gli altri, hanno scritto del suo lavoro poetico: Elio Filippo Accrocca, Ferdinando Giannessi, Giorgio Caproni, Andrea Zanzotto, Antonio La Penna, Carlo Lodovico Ragghianti, Enzo Carli, Umberto Baldini, Gilberto Finzi, Fortunato Bellonzi, Mario Lunetta, Renzo Ricchi, Vanni Scheiwiller, Giuseppe Zagarrio, Mario Luzi., Franco Pezzica, Floriano Romboli Nell'archivio Dino Carlesi, che si trova presso la Biblioteca Gronchi di Pontedera, sono conservate lettere inviate a Carlesi da alcuni dei maggiori critici, poeti e artisti italiani, tra cui anche Salvatore Quasimodo. L'inventario dei documenti è in corso a cura dell'Associazione Crescere Insieme e da alcuni studenti durante lo svolgimento dell'alternanza Scuola - Lavoro. Dagli anni settanta collabora alla rivista culturale Il Grandevetro. È stato insegnante ed ispettore scolastico, amministratore comunale, assessore alla Pubblica Istruzione e alla cultura del comune di Pontedera negli anni sessanta. Ha scritto testi per il teatro. Nel 1965 ha contribuito all'allestimento della prima riduzione per il teatro di "Una questione privata" di Beppe Fenoglio a Pontedera, con la regia di Walter Santarelli Ha contribuito alla creazione del "Centro per l'arte Otello Cirri" di Pontedera ed è stato a lungo membro del Cda della Fondazione Museo Piaggio. È stato amico e corrispondente di alcuni grandi artisti italiani tra cui Renato Guttuso ed Emilio Greco. È stato pubblicato il suo diario di prigionia a Saida (Algeria) tra il 1943 e il 1946, a cura di Franco Pezzica. Uscito nel 2016 per l'edizione Tagete di Pontedera. Nel 2008 nei "Quaderni della Fondazione Piaggio" (I-II 2008, Nuova Serie) è uscito un "Omaggio a Dino Carlesi Presentazione del libro 'Rendiconto' Atti della Giornata di presentazione del libro 'Rendiconto' Pontedera, 12 gennaio 2008, (pp. 167-209" con scritti di Floriano Romboli, Franco Pezzica, Giancarlo Fasano, Carmelo Mezzasalma. Nello stesso "Quaderno", a seguire (pp. 211-238), "hanno scritto di Dino Carlesi" con interventi di Elio Filippo Accrocca, Riccardo Ferrucci, Alessandro Fo, Mario Lunetta. Nel 2016 la rivista "Il Grandevetro" (numero 123) ha dedicato a Carlesi un inserto speciale con scritti di Silvia Bracaloni, Liviana Canovai, Daniela Pampaloni, Valentina Filidei, Nicola Micieli, Antonio Chelli, Laura Ferrini, Sonia Forsi, Ilario Luperini, Franca Mencacci, Carletto Monni, Mario Montorzi, Marco Papiani, Stefano Renzoni, Stefano Stacchini, Grazia Taliani, Franco Pezzica, Floriano Romboli. È morto a Pontedera il 30 novembre 2010.
Elio Filippo Accrocca (Cori, 17 aprile 1923 – Roma, 11 marzo 1996) è stato un poeta, scrittore e traduttore italiano.
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato un regista, scrittore, drammaturgo, giornalista e filosofo italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, filosofo, romanziere, linguista, traduttore e saggista. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.
Carlo Vincenti (VescoVI) (Viterbo, 23 novembre 1946 – Viterbo, 6 giugno 1978) è stato un artista e poeta italiano.
Alla domanda da dove inizi veramente la poesia italiana del Novecento, molti critici letterari hanno dato differenti e contrastanti risposte in virtù, o a causa, della difficoltà nel tracciare una linea netta di demarcazione. Tuttavia la predominanza dei temi dell'Io, nell'intimismo di Giovanni Pascoli e nell'estetismo di Gabriele D'Annunzio segnarono un irreversibile cambiamento rispetto alla poesia "pubblica" e dichiarativa di Giosuè Carducci. La nuova poesia viene situata, perciò, da una parte della critica letteraria, nell'area che accoglie il linguaggio e i temi del decadentismo influenzato da entrambe le grandi figure del passaggio di secolo italiano. Più tardi le esperienze crepuscolari di Guido Gozzano, da un lato, e le opposte dei futuristi proseguono, accentuandole nella sperimentalità le due vie personaliste di Pascoli e D'Annunzio, identificando così una linea separatrice di frattura con la passata tradizione letteraria sia dal punto di vista delle tematiche, sia del linguaggio. La maggior parte della critica (secondo il criterio seguito fino alla fine degli agli anni cinquanta) stabilirà gli elementi innovativi della poesia del Novecento a partire da Giuseppe Ungaretti, seguendo una linea che condurrebbe dai "vociani" all'apertura della grande stagione degli "ermetici". E certamente è centrale nel cuore del '900 la vicenda dell'ermetismo segnata da figure di livello mondiale come Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. Altri ermetici importanti: Alfonso Gatto e Mario Luzi. Più appartata la scrittura di Corrado Govoni come, più tardi, le maggiori figure di Umberto Saba e Sandro Penna e con il suo musicale rimario Giorgio Caproni. Tra i temi più significativi della poesia del secondo Novecento, pur nell'estrema varietà che la caratterizza, è opportuno menzionare invece l'impegno sia etico sia civile, che nasce anche dalla meditazione dei mali e degli orrori della prima e soprattutto della seconda guerra mondiale; è prioritario riferirsi a Pier Paolo Pasolini, ad Edoardo Sanguineti a Roberto Roversi. Andrea Zanzotto autore di straordinaria cultura e intensa compartecipazione alla vicenda umana e al segno del decadere dell'ambiente, è stato un punto di contatto fra le maggiori figure del secolo. Salvatore Quasimodo, assurto a fama internazionale per l'assegnazione del Nobel, che più tardi andrà anche a Montale, attraversò diverse tonalità, dal lirismo classicheggiante ad un neorealismo di chiara testimonianza politica. Meno note ma certamente significative le figure di Elio Fiore e alla fine del Novecento di Gregorio Scalise e Davide Ferrari partiti da un riferimento alle avanguardie degli anni '60 e '70, poi capaci di svolgere una vena di più intensa riflessione sulle grandi prove della storia. Vicini a Pasolini, Dario Bellezza e Paolo Volponi; a Sanguineti, Elio Pagliarani, Nanni Balestrini e Giuseppe Guglielmi; ed a Saba, sia pure con un maggiore inserimento nel linguaggio poetico novecentesco, Giovanni Giudici. Autrice di continua produzione poetica, sempre legata all'immediata narrazione di un animo profondamente segnato dalle esperienze di vita, Alda Merini, poetessa particolarmente amata anche dal pubblico più vasto. Oggi la poesia italiana cade in una profonda crisi editoriale e di attenzione da parte del pubblico e, pur l'Italia il paese con il maggior numero di edizioni di genere, è il paese europeo dove si acquistano meno volumi di poesia in Europa. Segnaliamo la poesia di strada, come movimento di rinnovamento, contemporaneo e di rilancio per il grande pubblico della poesia italiana.
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