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Autore principale: Panicucci, Massimo; Pierulivo, Monica
Simonetta Vespucci, nata Cattaneo (Genova o Porto Venere, 28 gennaio (?) 1453 – Piombino, 26 aprile 1476), fu una gentildonna italiana, tra le più note del Rinascimento. Venne amata da Giuliano de' Medici, il fratello minore di Lorenzo il Magnifico, e idolatrata da Sandro Botticelli, che ne fece la sua Musa, rendendola eterna nei suoi più famosi dipinti. La troviamo, infatti, nelle vesti della dea Venere nella Nascita di Venere oppure nella stessa dea, in Flora ed in una delle Tre Grazie (quella al centro) nell'allegoria della Primavera.Fu musa ispiratrice anche per numerosi altri artisti, tra cui Piero Pollaiolo che dipinse il Ritratto di donna di profilo ispirato a lei e Piero di Cosimo che dipinse il Ritratto di Simonetta Vespucci, nel quale è raffigurata come la regina Cleopatra, con un aspide che le cinge il collo.
I Cattaneo sono una famiglia nobile genovese di antichissima origine. I Della Volta nel 1309 con le famiglie Mallone, Bustarino, Marchione, Stancone, Ingone e Libertino (tutte estinte da tempo) costituirono l'albergo Cattaneo (prima di queste istituzioni consortili), anteponendo quindi al loro questo nuovo cognome. La sua origine risalirebbe alla missione del potentissimo Ingo della Volta quale ambasciatore nel 1161 della città di Genova a Pavia presso Federico Barbarossa; in tale occasione viene nominato “cattaneo” (ovvero "capitano", in italiano antico) con la concessione di alzare nell'insegna araldica il “capo dell'Impero”, ossia l'aquila nera. Con il cambiamento di partito si avrebbe la sua denuncia con la sovrapposizione nello stemma del “palato” d'argento e di rosso sul fasciato d'azzurro e d'argento. Le varie famiglie dell'albergo Cattaneo, dopo il Trecento nelle occasioni in cui era necessario riferirsi agli antenati, per esempio per l'annuale riscossione dei redditi delle prime compere del Comune, i Cattaneo si qualificheranno sempre specificando il cognome originario della famiglia di provenienza, come ad esempio "Cattaneus olim De Volta". Restarono a costituire nel 1528 l'albergo Cattaneo le famiglie: Bava, Borrelli, Bozzoni, Canessa, Carizia, Cattaneo, Chiavari, Foglietta, Lagomarsino, Lasagna, Lazzari, Leccavela, Oliva, Pietra, Riccoboni, Stella, Tagliacarne, Vento, Zerbino. La famiglia Cattaneo ha dato alla repubblica i seguenti dogi: Oberto (1528, primo doge biennale), Leonardo (1541), Giovanni Battista (1691), Niccolò (1736) e Cesare (1748). L'arma attuale è: Fasciato d'argento e d'azzurro al capo d'oro caricato dall'aquila nera, e con le armi dei Paleologo nel cuore dello scudo. Corona di Principe.
La vastissima produzione di disegni di Pisanello testimonia un'attività molto feconda, a differenza delle poche testimonianze pittoriche sicure che ci sono pervenute. Indubbiamente come disegnatore fu tra i più grandi della sua epoca.
Record aggiornato il: 2023-10-10T04:37:05.841Z