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Autore principale: Caccia Dominioni, Paolo
Edizione: 4. ed
Pubblicazione: Milano : Longanesi, 1972
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La seconda battaglia di El Alamein (o terza battaglia di El Alamein per quegli autori che chiamano la battaglia di Alam Halfa seconda battaglia di El Alamein) venne combattuta tra il 23 ottobre e il 5 novembre 1942 durante la campagna del Nordafrica della seconda guerra mondiale. Lo scontro vide fronteggiarsi le forze dell'Asse dell'Armata corazzata italo-tedesca comandate dal feldmaresciallo Erwin Rommel, e l'8ª Armata britannica del generale Bernard Law Montgomery. La battaglia ebbe inizio con l'offensiva generale britannica (nome in codice operazione Lightfoot) e continuò per alcuni giorni con intensi combattimenti dall'esito alterno e pesanti perdite per entrambe le parti. L'Armata corazzata italo-tedesca del feldmaresciallo Rommel venne infine costretta a ripiegare con i pochissimi mezzi rimasti, di fronte alla netta superiorità numerica e materiale britannica. Interi reparti dell'Asse, soprattutto italiani, furono costretti alla resa perché sprovvisti di veicoli a motore. Il ripiegamento venne inoltre ritardato dagli ordini di Adolf Hitler che imponevano una resistenza estrema sul posto, nonostante il parere contrario del feldmaresciallo Rommel. Nonostante ciò i soldati italiani tennero la posizione e la difesero fino allo stremo mentre gli alleati tedeschi si ritirarono. La vittoria britannica in questa battaglia segnò il punto di svolta nella campagna del Nordafrica, che si concluderà nel maggio 1943 con la resa definitiva delle forze dell'Asse in Tunisia.
L'Esercito Italiano (EI) è la componente terrestre delle forze armate italiane, delle quali fa parte assieme alla Marina Militare, all'Aeronautica Militare e all'Arma dei Carabinieri, tutte dipendenti dal capo di stato maggiore della difesa e inserite nel ministero della difesa. Nato come Regio Esercito nel 1861 in occasione dell'Unità d'Italia dal nucleo della Armata Sarda, assunse la denominazione attuale dopo la nascita della Repubblica Italiana avvenuta nel 1946. Terminata la fase di transizione del secondo dopoguerra, periodo durante il quale alcune unità erano ancora sotto il controllo Alleato, l'ingresso dell'Italia nella NATO comportò per l'Esercito una riorganizzazione e un ammodernamento in funzione di contrasto a un'eventuale azione militare da parte delle forze del Patto di Varsavia. I mutevoli scenari a livello internazionale hanno fatto sì che l'Esercito Italiano partecipasse inoltre a varie missioni di pace sotto egida ONU o NATO, quale ad esempio la missione Ibis in Somalia cominciata nel 1992 nell'ambito della missione UNITAF o l'UNMIBH in Bosnia ed Erzegovina, durata dal 1995 al 2002. Con l'avvento del XXI secolo l'Arma dei Carabinieri che prima faceva parte dell'esercito, nel 2000 ha assunto il rango di forza armata; l'emanazione poi della legge 23 agosto 2004, n. 226 ha determinato la sospensione alle chiamate del servizio militare obbligatorio a partire dal 2005 accanto a un processo di riforma generale accompagnato da una progressiva riduzione di effettivi.
Per storia dell'Europa si intende convenzionalmente la storia dell'omonimo continente e dei popoli che l'hanno abitato e che lo abitano. In un'accezione più ristretta per storia dell'Europa si intende invece la storia dell'Unione europea, dalla creazione della Comunità economica europea con i trattati di Roma (1957) fino a oggi.
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