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Titolo uniforme: Bibbia. Antico Testamento. Re <in italiano>
Pubblicazione: Firenze : Salani, stampa 1952
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: La Sacra Bibbia
Il canone biblico è, nell'ambito ebraico e cristiano, l'elenco dei testi contenuti nella Bibbia, riconosciuti come ispirati da Dio e dunque sacri, normativi per una determinata comunità di credenti in materia di fede e di morale. La parola canone è la traduzione del greco κανὡν (kanon, letteralmente 'canna', 'bastone diritto'). Il termine in origine indicava un regolo, ossia una canna per misurare le lunghezze; da qui, già in greco, il significato traslato di regola, prescrizione, catalogo ufficiale, modello. Tra le differenti religioni e confessioni religiose si trovano notevoli diversità sia sul modo d'intendere l'ispirazione della Bibbia, sia sulle effettive liste dei libri considerati "canonici". Esistono pertanto diversi canoni: canone ebraico. canone samaritano. canone cristiano cattolico. canone cristiano ortodosso. canone cristiano protestante. canone cristiano copto. canone cristiano siriaco. canone cristiano armeno.Non sono accolti nei canoni ebraico e samaritano i libri relativi a Gesù identificati dai cristiani di comune accordo come Nuovo Testamento. Le chiese cristiane accettano come parte di quello che chiamano l'Antico Testamento tutti i libri inclusi in quello che gli ebrei denominano con l'acronimo di Tanakh ma hanno diverse vedute sulla qualifica di canonici da dare eventualmente a certi altri libri. I testi esclusi da una chiesa ma accolti da altre sono da essa chiamati "apocrifi".
Esistono cinque Libri dei Maccabei, i quali si rifanno alla vicenda storica della famiglia giudaica dei Maccabei: Primo libro dei Maccabei: deuterocanonico; Secondo libro dei Maccabei: deuterocanonico; Terzo libro dei Maccabei: apocrifo per ebrei, cattolici e protestanti, accettato come canonico solo dalla Chiesa ortodossa; Quarto libro dei Maccabei: apocrifo per ebrei, cattolici e protestanti, accettato come canonico solo dalla Chiesa ortodossa; Quinto libro dei Maccabei: considerato universalmente apocrifo.La festa ebraica della Chanukkà celebra la vittoria in guerra dei Maccabei sui Greci.
Il termine apocrifo, dal greco ἀπόκρυϕος, derivato di ἀποκρύπτω «nascondere», indica «ciò che è tenuto nascosto», «ciò che è tenuto lontano (dall'uso)». In origine, il termine "apocrifo" è stato coniato dalle comunità che si servivano di tali testi, poiché erano libri che, in opposizione a quelli comuni, pubblici e manifesti, venivano esclusi dalla pubblica lettura liturgica, in quanto ritenuti portatori di tradizioni errate o contrastanti con quelle condivise e accettate. Nell'uso corrente, la parola è riferita comunemente alla tradizione giudaico-cristiana, all'interno della quale è stata coniata; in essa il termine "apocrifo" assume il significato di testo non incluso nell'elenco dei libri sacri della Bibbia ritenuti ispirati e pertanto non usato a livello dottrinale e liturgico. Visto che le differenti confessioni religiose hanno adottato diversi canoni dei libri della Bibbia, la qualifica di apocrifo varia a seconda della confessione di riferimento. In ambito protestante, "apocrifi" indica anche i libri presenti nel canone dell'Antico Testamento cristiano ma non in quello ebraico, che nella tradizione cattolica sono indicati come deuterocanonici. Al di fuori dell'ambito religioso, il termine "apocrifo" assume il significato di documento "non autentico", "non genuino", che non è dell'autore o dell'epoca che gli sono attribuiti.
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Record aggiornato il: 2025-11-10T02:22:28.594Z