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Autore principale: Paris, Massimiliano
Ulisse (dal latino Ulixēs, -is), oppure Odisseo (pronunciato [odisˈsεːo] o alla latina [oˈdisseo]; in greco antico: Ὀδυσσεύς [odysse͜ús]), è un personaggio della mitologia greca. Originario di Itaca, detta la terra del sole, e figlio di Laerte, è uno degli eroi achei descritti e narrati da Omero nell'Iliade e nell'Odissea, l'opera letteraria che lo ha come protagonista e che da lui prende il nome.
L'Odissea (in greco antico: Ὀδύσσεια, Odýsseia) è uno dei due grandi poemi epici greci attribuiti al poeta Omero. Narra delle vicende riguardanti l'eroe Odisseo (o Ulisse, con il nome latino), dopo la fine della Guerra di Troia, narrata nell'Iliade. Assieme a quest'ultima, rappresenta uno dei testi fondamentali della cultura classica occidentale e viene tuttora comunemente letto in tutto il mondo sia nella versione originale che nelle sue numerose traduzioni.
Ulisse è un film del 1954 diretto da Mario Camerini, tratto dall'Odissea di Omero.
Ulisse schernisce Polifemo è un dipinto a olio su tela (132,5×124 cm) del pittore inglese William Turner, realizzato nel 1829 e conservato alla National Gallery di Londra. Il soggetto del dipinto, che secondo John Ruskin è il «quadro centrale della carriera di Turner», è esplicitamente desunto dall'Odissea di Omero. Ulisse, sulla via del ritorno di Itaca, viene fatto prigioniero del ciclope Polifemo. Grazie al suo ingegno, Ulisse riesce a superare in astuzia il ciclope, arrivando ad ubriacarlo e ad accecare con un palo arroventato il suo unico occhio. Con questo ingegnoso stratagemma Ulisse riesce a sottrarsi alla prigionia di Polifemo, che oltre a essere cieco non riesce neppure a rivelare agli altri ciclopi il nome di chi lo avesse accecato, siccome l'eroe non rivelò la propria identità, nominandosi invece «Nessuno».Turner rappresenta il momento in cui Ulisse e i compagni, dopo essere fuggiti dal Ciclope, si allontanano su una barca e scherniscono il nemico sconfitto. Al centro della composizione veleggia la grandiosa barca di Ulisse, mentre Polifemo - divorato dalla collera - è colto mentre si contorce, diventando un tutt'uno mostruoso con la montagna. Pur rivolgendosi a un tema mitologico, questo dipinto è caratterizzato da un'assoluta predominanza del paesaggio, che Turner utilizza come strumento per indagare le forze cosmiche della natura e per sperimentare le infinite potenzialità del colore. Speciale menzione merita la tessitura luministica del dipinto: davanti agli occhi dell'osservatore, infatti, irrompe il Sole in un'esplosione di luce che si irradia nel cielo, «uno dei più belli che siano mai stati dipinti» (Walker).
Record aggiornato il: 2024-05-11T02:58:05.389Z