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Autore principale: Cibotto, Gian Antonio
La colonna infame era un monumento a memoria del processo all'untore Gian Giacomo Mora posto all'angolo tra le attuali via Gian Giacomo Mora e corso di Porta Ticinese a Milano. Eretta nel 1630 dal governo milanese durante la dominazione spagnola e demolita nel 1778 durante l'amministrazione austriaca di Maria Teresa d'Austria, la colonna era intesa in origine come marchio d'infamia nei confronti dei due untori. Grazie al celebre saggio di Alessandro Manzoni la Storia della colonna infame, passò alla storia come simbolo della superstizione e dell'iniquità del sistema giudiziario spagnolo dell'epoca.
Untore era un termine utilizzato nel Cinquecento e nel Seicento per indicare chi diffondesse volontariamente il morbo della peste spalmando in luoghi pubblici appositi unguenti venefici. Le credenze sugli untori ebbero particolare diffusione durante la grande peste del 1630, immortalata da Manzoni nel romanzo I promessi sposi e divenuta nota, per questo, come peste manzoniana. Il termine untore ricorre in particolare nelle vicende relative al processo intentato dal Governo di Milano nel 1630 contro gli sventurati Guglielmo Piazza e Gian Giacomo Mora, processo che il Manzoni ripercorse nel saggio storico Storia della colonna infame del 1840.
Gian Antonio Cibotto (Rovigo, 8 maggio 1925 – Rovigo, 12 agosto 2017) è stato un giornalista e scrittore italiano.
Il supplizio della ruota era una forma di tortura e di pena capitale usata in Europa nel Medioevo e nei secoli seguenti.
Record aggiornato il: 2023-10-10T02:04:41.461Z