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Pubblicazione: Firenze : Sansoni, 1965
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Tuttitalia : enciclopedia dell'Italia antica e moderna
La peste del 1630 fu un'epidemia di peste bubbonica diffusasi in Italia nel periodo tra il 1629 e il 1633 che colpì diverse zone del Settentrione, il Granducato di Toscana, la Repubblica di Lucca e la Svizzera, con la massima diffusione nell'anno 1630. Il Ducato di Milano, e quindi la sua capitale, fu uno degli Stati più gravemente colpiti. Si stima che in Italia settentrionale tra il 1630 e il 1631 morirono per la peste 1.100.000 persone su una popolazione complessiva di circa 4 milioni.L'epidemia è nota in Italia come peste manzoniana perché venne ampiamente descritta da Alessandro Manzoni nel romanzo I promessi sposi e nel saggio storico Storia della colonna infame mentre all'Estero è ricordata come "Peste Italiana": en. Italian Plague o Great Plague of Milan; es. Plaga italiana o La gran peste de Milán.
I Sassi Della Tosa sono un ramo della nobile famiglia fiorentina Della Tosa.
Fivizzano (AFI: /fiviʣˈʣano/ o /fiviʦˈʦano/; Fiuzan nel dialetto della Lunigiana) è un comune italiano di 7 434 abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. Ampie parti del suo territorio sono comprese in due parchi: il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e il Parco naturale regionale delle Alpi Apuane. Terra abitata già dalla preistoria, come dimostra il ritrovamento a 700 metri dal suo centro della statua stele di Verrucola con il vicino menhir preistorico del Masso di Nazio e il sovrastante sito cerimoniale preistorico, ricco di coppelle, del Masso di Santa Caterina e ancora la Grotta delle Fate di Turlago e di ben quattordici statue stele in tutto il territorio comunale, fu insediamento dei Sengauni o Liguri Apuani. Il duca Francesco IV di Modena, visitando Fivizzano nel 1816, nel suo giornale di viaggio annotò: «Fivizzano è una bella cittadina, ossia luogo, resta in alto come su una collina nella pianura che di là comincia ad allargarsi e che è magnificamente bene coltivata a grano, viti sugli oppi, ulivi, segala, prati erbaggi, lupini....Fivizzano è ben lastricato, ha una bella piazza sebben non regolare, con una bella fontana fatta fare da un granduca Medici, ha una chiesa cattedrale in piazza, un bel teatrino, nuovo, grande e per Fivizzano bello.» Prospero Fantuzzi, l'erudito viaggiatore emiliano, nell'anno 1829, venendo da Reggiano, la visitò e così la descrisse: «...in somma sopra di una scena di monti capricciosi, arrivammo alla dilettevole veduta del paese di Fivizzano tutta nuova, tutta grata, e tutta ricca.» Il poeta Giosuè Carducci la definì "Una perla sperduta fra i monti".
Ignazio Orsini (1705/1706 – Firenze, 27 gennaio 1770) è stato uno storico e numismatico italiano.
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