Descrizione fisica: ff. I, 385, I’. cm 20,5 × 15.
Note generali: Tipologia: unitario omogeneo.
Materiale: cartaceo.
Spiegazione della consistenza: numerazione recente sul margine destro superiore (ff. 1-385).
Legatura: legatura in pergamena su cartone.
Autore identificato: Federigo Nomi.
Nota di contenuto: a f. 2r: “Il catorcio d’Anghiari. Poema eroicomico in ottava rima di Federigo Nomi al serenissimo principe Ferdinando di Toscana suo signore l’anno
MDCLXXXIV”. Il testo (vergato ai ff. 3r-384r; in italiano) è edito in: Federico Nomi, Il catorcio d'Anghiari: poema eroi-comico in ottava rima del proposto Federigo Nomi.
Con le note dell'avvocato Cesare Testi, voll. 1-2, Firenze, Tipografia Daddi, 1830. Per l’autore cfr. Coleschi, Storia della città di Sansepolcro, pp. 235-237.
Possessore individuato: Il manoscritto è autografo d’autore. Secondo una notizia riportata dall’editore Enzo Mattesini il codice è appartenuto ab antiquo alla famiglia
Pichi-Graziani di Borgo Sansepolcro (cfr. infra). Sul dorso note di contenuto “A” (sec. XIX).
Situazione conservativa: stato di conservazione discreto: diffuse tracce di umidità lungo il margine inferiore.
Bibliografia: Mattesini: Federigo Nomi. Il catorcio d’Anghiari, pp. LI-LII (manoscritto indicato senza segnatura); Bianchini, Federigo Nomi, p. 292.