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Serie: Collana di Studi, Ricerche, Documenti ; 9
"La storia di Pistoia si estende per oltre due millenni. Ricordata come oppidum romano nel II secolo a.C. da Ammiano Marcellino, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, nel 477, fu distrutta dagli Ostrogoti. Fu quindi assoggettata al potere dei Longobardi. Durante il dominio di questi ultimi, la citt\xc3\xa0 visse un periodo di splendore e forte rinascita economica. Divenuta Comune durante il Medioevo, durante l'epoca rinascimentale fece parte dei territori della signoria medicea, evolutasi in seguito nel Granducato di Toscana. Dopo l'unit\xc3\xa0 d'Italia, la citt\xc3\xa0 divenne, con l'avvento del Fascismo, capoluogo dell'omonima provincia.\n\n"
'Comunione e Liberazione (CL) \xc3\xa8 un movimento cattolico laico fondato dal sacerdote Luigi Giussani nel 1954 nell\'ambiente studentesco milanese inizialmente come branca dell\'Azione Cattolica. Si caratterizza per porre il messaggio della fede cristiana come fondamento di ogni aspetto della vita. Inizialmente noto come Giovent\xc3\xb9 Studentesca, dopo alterne vicende e un periodo di crisi nel 1968, venne riorganizzato negli anni settanta quando assunse l\xe2\x80\x99attuale denominazione, riuscendo poi a estendersi in tutta Italia. Si stimano circa 300.000 membri. Il movimento \xc3\xa8 presente in circa settanta paesi in tutto il mondo. Partendo dai suoi ideali fondativi, il movimento \xc3\xa8 impegnato in cause sociali, nella creazione di scuole private e in alcuni progetti caritatevoli come il Banco Alimentare. Negli anni ha subito accuse di conflitti di interesse e lobbismo e alcuni importanti membri e cooperative collegate sono stati condannati per reati di corruzione e frode.Don Giussani affermava di non aver mai realmente inteso fondare un movimento. In relazione ad una lettera di papa Giovanni Paolo II, aveva affermato a proposito di Comunione e Liberazione: "Non solo non ho mai inteso "fondare" niente, ma ritengo che il genio del movimento che ho visto nascere sia di avere sentito l\'urgenza di proclamare la necessit\xc3\xa0 di tornare agli aspetti elementari del cristianesimo, vale a dire la passione del fatto cristiano come tale nei suoi elementi originali, e basta." La presenza di CL nel mondo della scuola ha ancora il nome di Giovent\xc3\xb9 Studentesca. La sigla CLU (Comunione e Liberazione - Universitari) definisce invece informalmente l\'intera presenza di CL nelle universit\xc3\xa0 indipendentemente dalle varie forme di associazionismo. Del movimento fanno parte anche esperienze di vita consacrata quali ad esempio i Memores Domini, la Fraternit\xc3\xa0 San Giuseppe e la Fraternit\xc3\xa0 Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, le Suore di carit\xc3\xa0 dell\'Assunzione, oltre a numerose vocazioni nell\'ambito di famiglie religiose gi\xc3\xa0 esistenti (carmelitani, benedettini, francescani, trappisti, etc). Dopo la morte di don Giussani, avvenuta il 22 febbraio 2005, la guida del movimento \xc3\xa8 passata al sacerdote spagnolo don Juli\xc3\xa1n Carr\xc3\xb3n. Nel 2014 la Diaconia Centrale di Comunione e Liberazione ha rinnovato a Juli\xc3\xa1n Carr\xc3\xb3n il mandato di Presidente della Fraternit\xc3\xa0 per un sessennio.'
'La Resistenza italiana, semplicemente Resistenza, anche detta Resistenza partigiana o Secondo Risorgimento, fu l\'insieme di movimenti politici e militari che in Italia dopo l\'armistizio di Cassibile si opposero al nazifascismo nell\'ambito della guerra di liberazione italiana.\nNella Resistenza vanno individuate le origini stesse della Repubblica Italiana: l\'Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al Comitato di Liberazione Nazionale e che, a guerra finita, scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche e ispirandola ai princ\xc3\xacpi della democrazia e dell\'antifascismo.\nIl movimento della Resistenza \xe2\x80\x93 inquadrabile storicamente nel pi\xc3\xb9 ampio fenomeno europeo della resistenza all\'occupazione nazifascista \xe2\x80\x93 fu caratterizzato in Italia dall\'impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, democristiani, liberali, repubblicani, anarchici), in maggioranza riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), i cui partiti componenti avrebbero pi\xc3\xb9 tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra.\nIl periodo storico in cui il movimento fu attivo ha inizio dopo l\'armistizio dell\'8 settembre 1943 (il CLN fu fondato a Roma il 9 settembre), e termina nei primi giorni del maggio 1945, durando quindi venti mesi circa. La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fa riferimento alla data dell\'appello diramato dal CLNAI per l\'insurrezione armata della citt\xc3\xa0 di Milano, sede del comando partigiano dell\'Alta Italia. Alcuni storici hanno evidenziato pi\xc3\xb9 aspetti contemporaneamente presenti all\'interno del fenomeno della Resistenza: "guerra patriottica" e lotta di liberazione da un invasore straniero; insurrezione popolare spontanea; "guerra civile" tra antifascisti e fascisti, collaborazionisti con i tedeschi; "guerra di classe" con aspettative rivoluzionarie soprattutto da parte di alcuni gruppi partigiani socialisti e comunisti.\n\n'
"Il Comitato di Liberazione Nazionale (abbreviato in CLN) fu un'organizzazione politica e militare italiana costituita da elementi dei principali partiti e movimenti del Paese, formatasi a Roma il 9 settembre 1943, allo scopo di opporsi al fascismo e all'occupazione nazista in Italia, scioltasi nel 1947.\nIn particolare il CLN ha coordinato e diretto la resistenza italiana e si suddivise in Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), con sede nella citt\xc3\xa0 di Milano durante la sua occupazione ed il Comitato Centrale di Liberazione Nazionale (CCLN), con sede a Roma. L'organizzazione oper\xc3\xb2 come organismo clandestino durante la Resistenza ed ebbe per delega poteri di governo nei giorni di insurrezione nazionale.\n\n"