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Titolo uniforme: Gli adolescenti tra servizi e istituzioni
Serie: Formazione come ; 10
'I Piccolomini sono una famiglia italiana di origine toscana, influente a Siena a partire dall\'XI secolo. I suoi componenti, grazie alla loro affermazione nel commercio, nelle armi, nella cultura e nelle scienze, acquisirono notevole visibilit\xc3\xa0, in Italia e in tutt\'Europa. Furono grandi di Spagna, principi del Sacro Romano Impero e diedero alla Chiesa numerosi alti prelati e due pontefici.\nNel XV secolo, l\'elevazione al soglio pontificio di Pio II, al secolo Enea Silvio, che era ultimo discendente del cosiddetto "ramo papale", il pi\xc3\xb9 ricco e potente della famiglia, permise ai Piccolomini di acquisire nuovo prestigio e popolarit\xc3\xa0. La statura religiosa, politica e diplomatica del nuovo papa, l\'istituzione della consorteria Piccolomini, unita all\'atteggiamento apertamente nepotistico di quest\'ultimo, diedero nuovo impulso all\'affermazione della famiglia, che si impose con rinnovato vigore, sia in campo nazionale che internazionale. In particolare emersero, per opulenza, peso politico ed eccellenza militare i due rami legati alle sorelle del pontefice: i Piccolomini Todeschini e i Piccolomini Pieri.\nI primi, si imposero oltre che per l\'elezione di un nuovo papa, Pio III, anche per la loro affermazione nel resto della penisola, stabilendo numerosi nuovi feudi in Toscana, Emilia e Marche e soprattutto nel meridione d\'Italia dove si inserirono ai massimi vertici politici, militari e aristocratici del Regno di Napoli. I secondi, con molti dei suoi esponenti raggiunsero il primato in campo militare, in Toscana, nel Mediterraneo, in Spagna e nel Sacro Romano Impero, dove, uno dei suoi componenti, il principe Ottavio divenne, nel XVII secolo, Feldmaresciallo dell\'Impero. Gli altri rami della famiglia, sviluppatisi prevalentemente in territorio senese, ebbero radici in tempi antichi. I pi\xc3\xb9 illustri furono i Piccolomini di Modanella, i Piccolomini Salamoneschi e i Carli Piccolomini. Questi ultimi due si suddivisero poi in diverse altre ramificazioni. Tutti ebbero, tra i propri membri, personaggi di alto lignaggio che si affermarono nelle pi\xc3\xb9 svariate discipline.'
"Durante la seconda guerra mondiale i bambini, sia maschi che femmine, furono frequentemente protagonisti di eventi insurrezionali, nonch\xc3\xa9 arruolati (volontariamente, coercitivamente o perch\xc3\xa9 mentivano sulla propria et\xc3\xa0) da parte sia delle potenze dell'Asse e dagli Alleati, che da altri stati belligeranti e da gruppi ebraici. Erano dediti a servizi di vario tipo sia in luoghi non oggetto di combattimento diretto che nelle retrovie, fino ad essere impiegati in azioni belliche.\nLa tutela dell\xe2\x80\x99infanzia era solo agli albori. In sistemi sociali nei quali lo sfruttamento minorile era consuetudine e non eccezione, agli occhi delle generazioni passate la partecipazione di fanciulli ad azioni belliche, sebbene rivestisse carattere di assoluta emergenza, poteva svolgere una funzione di riscatto sociale.\nBambini di tutte le parti in conflitto furono nel contempo vittime ed attori a diversi livelli nelle alterne fasi della guerra. Dopo il termine della guerra, una coltre di imbarazzato silenzio cadde su queste vicende, raramente evocate con pudore dai protagonisti (ad esempio il cancelliere tedesco Helmut Kohl).\n\n"