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Pubblicazione: Firenze : nella stamperia Moucke, 1787
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Il catalogo europeo dei rifiuti \xc3\xa8 l\'elenco dei codici di classificazione dei rifiuti (Codice Europeo del Rifiuto, CER) secondo la direttiva 75/442/CEE, che definisce il termine rifiuti nel modo seguente: "qualsiasi sostanza od oggetto che rientri nelle categorie riportate nell\'allegato I e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l\'obbligo di disfarsi". L\'allegato I \xc3\xa8 denominato Elenco europeo dei rifiuti (List of wastes) e si applica a tutti i rifiuti, siano essi destinati allo smaltimento o al recupero.\nI codici CER sono delle sequenze numeriche, composte da 6 cifre riunite in coppie (es. 03 01 01 scarti di corteccia e sughero), volte a identificare un rifiuto, di norma, in base al processo produttivo da cui \xc3\xa8 originato. Il primo gruppo identifica il capitolo, mentre il secondo usualmente il processo produttivo.\nI codici, originariamente 839, sono inseriti all\'interno dell\'Elenco dei rifiuti istituito dall\'Unione europea con la decisione 2000/532/Ce.\nL\'Elenco dei rifiuti della UE \xc3\xa8 stato recepito in Italia a partire dal 1\xc2\xba gennaio 2002 in sostituzione della precedente normativa.\nL\'elenco dei rifiuti riportato nella decisione 2000/532/Ce \xc3\xa8 stato trasposto in Italia con due provvedimenti di riordino della normativa sui rifiuti:\n\nil Dlgs 152/2006 (recante "Norme in materia ambientale"), allegati alla parte quarta, allegato D;\nil Dm Ministero dell\'ambiente del 2 maggio 2006 ("Istituzione dell\'elenco dei rifiuti") emanato in attuazione del Dlgs 152/2006 e successivamente dichiarato incapace di produrre effetti giuridici, non essendo stato sottoposto al preventivo e necessario controllo della Corte dei conti, con comunicato del Ministero dell\'Ambiente pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 146 del 26 giugno 2006.Con la decisione 2014/955/Ue (entrata in vigore il 1\xc2\xba giugno 2015) sono stati aggiunti all\'elenco tre nuovi codici (pertanto dunque l\'elenco comprende 842 voci) e sono state modificate le descrizioni relative ad alcune voci esistenti.\nI codici CER si dividono in non pericolosi e pericolosi; i secondi vengono identificati graficamente con un asterisco "*" dopo le cifre (es. 02 01 08* rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose).\nLa pericolosit\xc3\xa0 di un rifiuto, quando non \xc3\xa8 determinabile dalle schede di sicurezza dei prodotti lo costituiscono, viene determinata tramite analisi di laboratorio volte a verificare l\'eventuale superamento di valori di soglia individuati dalle Direttive sulla classificazione, l\'etichettatura e l\'imballaggio delle sostanze pericolose. Questo si applica alle tipologie di rifiuti individuati da "codici CER a specchio", ossia una coppia di diversi codici CER che si riferiscono allo stesso rifiuto, uno (asteriscato) nel caso in cui esso sia pericoloso e l\'altro (non asteriscato) nel caso in cui non lo sia. Altri tipi di rifiuti, invece, sono necessariamente pericolosi o non pericolosi in base alla loro tipologia e pertanto la loro classificazione non richiede analisi.\nAi rifiuti pericolosi va anche attribuita una classe di pericolosit\xc3\xa0 indicata con la sigla HP, seguita da un numero da 1 a 15.\nLa miscelazione di rifiuti con diversi codici CER o stesso codice CER ma diversa classe di pericolosit\xc3\xa0 in fase di deposito temporaneo o trasporto \xc3\xa8 vietata.\n\n'
'Le bonifiche agrarie in Italia si svilupparono tramite una serie di interventi finalizzati al risanamento di vaste aree improduttive o malsane (solitamente paludose) con lo scopo di recuperarle allo sfruttamento agricolo.\nQuesto complesso progetto, condotto sia dallo Stato sia dai privati, fu segnato dall\'evoluzione delle istituzioni consorziali. A partire dai primi decenni dopo l\'unit\xc3\xa0, maturava in et\xc3\xa0 giolittiana il progetto di "bonifica integrale", erroneamente attribuito da taluni al regime fascista.\n\n'
"La classificazione decimale Dewey (anche DDC, acronimo di Dewey Decimal Classification) \xc3\xa8 uno schema di classificazione bibliografica per argomenti organizzati gerarchicamente, ideato dal bibliotecario statunitense Melvil Dewey (1851-1931). Dalla prima redazione, apparsa nel 1876, \xc3\xa8 stato modificato e accresciuto, con ventitr\xc3\xa9 revisioni principali, l'ultima delle quali pubblicata nel 2011. \xc3\x88 diffuso nelle biblioteche di tutto il mondo. La caratteristica principale del sistema \xc3\xa8 di suddividere il sapere in dieci grandi classi (numerate da 0 a 9), con la possibilit\xc3\xa0 di aggiungere nuove classi o di espandere quelle esistenti in maniera praticamente illimitata.\n\n"
"La storia del suffragio femminile in Italia ha origine nell'Ottocento e assume due forme: voto amministrativo e voto politico. Nel 1928 ci fu la cancellazione totale del diritto di voto (maschile e femminile) e infine nel 1945 fu sancito il suffragio universale.\n\n"
'Lucio Giunio Moderato Columella (Gades, 4 \xe2\x80\x93 70) \xc3\xa8 stato uno scrittore romano di agricoltura.\n\n'