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'Francesco Migliacci, detto Franco (Mantova, 28 ottobre 1930), \xc3\xa8 un paroliere, produttore discografico, attore, editore musicale e talent scout italiano.\n\n'
"Conte Giacomo Leopardi (al battesimo Giacomo Taldegardo Francesco di Sales Saverio Pietro Leopardi; Recanati, 29 giugno 1798 \xe2\x80\x93 Napoli, 14 giugno 1837) \xc3\xa8 stato un poeta, filosofo, scrittore, filologo italiano.\n\xc3\x88 ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento italiano e una delle pi\xc3\xb9 importanti figure della letteratura mondiale, nonch\xc3\xa9 una delle principali del romanticismo letterario, sebbene criticher\xc3\xa0 sempre la corrente romantica di cui rifiuta l'arido vero, ritenendosi vicino al Classicismo. La profondit\xc3\xa0 della sua riflessione sull'esistenza e sulla condizione umana \xe2\x80\x93 di ispirazione sensista e materialista \xe2\x80\x93 ne fa anche un filosofo di spessore. La straordinaria qualit\xc3\xa0 lirica della sua poesia lo ha reso un protagonista centrale nel panorama letterario e culturale europeo e internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca. \nLeopardi, intellettuale dalla vastissima cultura, inizialmente sostenitore del classicismo, ispirato alle opere dell'antichit\xc3\xa0 greco-romana, ammirata tramite le letture e le traduzioni di Mosco, Lucrezio, Epitteto, Luciano ed altri, approd\xc3\xb2 al Romanticismo dopo la scoperta dei poeti romantici europei, quali Byron, Shelley, Chateaubriand, Foscolo, divenendone un esponente principale, pur non volendo mai definirsi romantico. Le sue posizioni materialiste \xe2\x80\x93 derivate principalmente dall'Illuminismo \xe2\x80\x93 si formarono invece sulla lettura di filosofi come il barone d'Holbach, Pietro Verri e Condillac, a cui egli unisce per\xc3\xb2 il proprio pessimismo, originariamente probabile effetto di una grave patologia che lo affliggeva ma sviluppatesi successivamente in un compiuto sistema filosofico e poetico.\nMor\xc3\xac nel 1837 poco prima di compiere 39 anni, di edema polmonare o scompenso cardiaco, durante la grande epidemia di colera di Napoli.\nIl dibattito sull'opera leopardiana a partire dal Novecento, specialmente in relazione al pensiero esistenzialista fra gli anni trenta e cinquanta, ha portato gli esegeti ad approfondire l'analisi filosofica dei contenuti e significati dei suoi testi. Per quanto resi specialmente nelle opere in prosa, essi trovano precise corrispondenze a livello lirico in una linea unitaria di atteggiamento esistenziale. Riflessione filosofica ed empito poetico fanno s\xc3\xac che Leopardi, al pari di Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche e pi\xc3\xb9 tardi di Kafka, possa essere visto come un esistenzialista o almeno un precursore dell'Esistenzialismo.\n\n"