biblio toscana

"Il presente glossario contiene termini usati nel mondo del cinema, riguardanti l'intero ciclo di vita dei film, dalla produzione alla distribuzione. Contiene diversi prestiti linguistici comunemente utilizzati in italiano e le varie figure professionali.\nPer gli acronimi consultare la voce Sigle nel cinema.\nPer un elenco completo dei termini usati per identificare le varie tipologie di film consultare la voce Generi cinematografici.\n\n"

'Furio Scarpelli (Roma, 16 dicembre 1919 \xe2\x80\x93 Roma, 28 aprile 2010) \xc3\xa8 stato uno sceneggiatore, giornalista, disegnatore, scrittore, scenografo e pittore italiano.\n\n'

"Massimo Troisi (San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 \xe2\x80\x93 Roma, 4 giugno 1994) \xc3\xa8 stato un attore, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano.\nPrincipale esponente della nuova comicit\xc3\xa0 napoletana nata agli albori degli anni settanta, soprannominato \xc2\xabil comico dei sentimenti\xc2\xbb o il \xc2\xabPulcinella senza maschera\xc2\xbb, \xc3\xa8 considerato uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano.\nFormatosi sulle tavole del palcoscenico, istintivo erede di Eduardo e di Tot\xc3\xb2, accostato anche a Buster Keaton e Woody Allen, cominci\xc3\xb2 la sua carriera assieme agli inossidabili amici del gruppo I Saraceni, divenuto La Smorfia (Lello Arena ed Enzo Decaro). Il successo del trio fu inatteso e immediato e consent\xc3\xac al giovane Troisi di esordire al cinema con Ricomincio da tre (1981), il film che decret\xc3\xb2 il suo successo come attore e come regista. Dall'inizio degli anni ottanta si dedic\xc3\xb2 esclusivamente al cinema interpretando dodici film e dirigendone quattro. Malato di cuore sin dall'infanzia, mor\xc3\xac il 4 giugno 1994 all'Infernetto (Roma) per un fatale attacco cardiaco, conseguente a febbri reumatiche; il giorno prima aveva terminato la sua ultima pellicola, Il postino, per il quale sarebbe stato, qualche tempo dopo, candidato ai premi Oscar come miglior attore e per la miglior sceneggiatura non originale.\nAdoper\xc3\xb2 uno stile inconfondibile, che esaltava una capacit\xc3\xa0 espressiva sia verbale sia mimica e gestuale con la quale riusciva a unire ruoli prettamente comici a quelli pi\xc3\xb9 riflessivi. Troisi indic\xc3\xb2 al cinema italiano una via per un'escursione rivitalizzante con in pi\xc3\xb9 uno sguardo molto attento alla societ\xc3\xa0 italiana ed alla Napoli successive al terremoto del 1980, alle nuove ideologie, al femminismo, all'autoironia crescente e all'affermazione della soggettivit\xc3\xa0 individualista. Con lui nacque la nuova tipologia napoletana di antieroe, la vittima dei tempi moderni, un personaggio che riflette tuttora i dubbi e le preoccupazioni delle nuove generazioni.\nOccasionalmente si distinse anche al di fuori della recitazione, lasciando altri contributi: scrisse infatti 'O ssaje comme fa 'o core, una poesia messa in musica dall'amico Pino Daniele, un'allusione tanto ai problemi al cuore (sia dell'attore sia dell'amico musicista) quanto al romanticismo."

"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"