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'Renato Pozzetto (Laveno Mombello, 14 luglio 1940) \xc3\xa8 un attore, cantante, comico, cabarettista, sceneggiatore, doppiatore e regista italiano.\nAnnoverato tra i caposcuola del cabaret italiano, la sua particolare forma di umorismo, caratterizzata da una vena surreale, lo ha reso uno dei protagonisti pi\xc3\xb9 noti e apprezzati della comicit\xc3\xa0 italiana\n\n'
"Il cinema italiano \xc3\xa8 attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumi\xc3\xa8re. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali citt\xc3\xa0 della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosit\xc3\xa0 del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avr\xc3\xa0 il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che trover\xc3\xa0 una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecitt\xc3\xa0, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla met\xc3\xa0 degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualit\xc3\xa0, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.\n\n"
"Mariangela Caterina Melato (Milano, 19 settembre 1941 \xe2\x80\x93 Roma, 11 gennaio 2013) \xc3\xa8 stata un'attrice italiana.\nIncominci\xc3\xb2 a studiare recitazione sotto la guida di Esperia Sperani. Dopo anni di teatro in cui lavor\xc3\xb2 con Fantasio Piccoli, Dario Fo, Luchino Visconti e Luca Ronconi, esord\xc3\xac al cinema con Pupi Avati nell'horror Thomas e gli indemoniati, noto anche come Thomas (Gli indemoniati).\nIl successo arriv\xc3\xb2 negli anni settanta, per la partecipazione in film drammatici e commedie di successo, soprattutto per la collaborazione artistica con Lina Wertm\xc3\xbcller e Giancarlo Giannini nelle commedie grottesche: Mim\xc3\xac metallurgico ferito nell'onore, Film d'amore e d'anarchia e Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto.\nFu in questo periodo che ricevette la maggior parte dei suoi premi cinematografici, fra cui quattro David di Donatello alla migliore attrice per La poliziotta (1974), Caro Michele (1976), Il gatto (1977) e Aiutami a sognare (1981) e altri quattro riconoscimenti speciali. Ha vinto inoltre cinque Nastri d'argento alla miglior attrice, due Globi d'oro, un Ciak d'oro. In ambito teatrale ha vinto due premi Ubu (2002 e 2011) e due premi Eleonora Duse (1987, 1999) come migliore attrice.\nAltern\xc3\xb2 sempre il lavoro fra cinema e teatro: a quest'ultimo si dedic\xc3\xb2 maggiormente nella seconda parte della sua carriera, diradando le partecipazioni al cinema e lavorando saltuariamente per qualche fiction televisiva.\nAmmalatasi di un tumore del pancreas, mor\xc3\xac l'11 gennaio 2013 all'et\xc3\xa0 di 71 anni."
'Enrico Montesano (Roma, 7 giugno 1945) \xc3\xa8 un attore e regista italiano.\nNella sua carriera ha spaziato dal teatro alla televisione al cinema. Debutta nel 1966 a teatro con Humor nero, e al cinema, con Caterina Caselli, in Io non protesto, io amo, di Ferdinando Baldi. Dagli anni settanta esordisce anche in televisione in programmi di successo, fino a vincere nel 1977 la "Rosa d\'oro di Montreaux" con il variet\xc3\xa0 Quantunque io. L\'anno successivo \xc3\xa8 protagonista della commedia musicale Rugantino.\nCon la commedia musicale Bravo! (1981) riceve il "premio IDI". Al cinema recita in film di successo come Aragosta a colazione, Qua la mano, Il ladrone, I due carabinieri, Il conte Tacchia e Grandi magazzini, mentre in televisione conduce con Anna Oxa l\'edizione 1988 del variet\xc3\xa0 Fantastico abbinato alla Lotteria Italia, rivelatasi quella di maggior successo, con un record di ascolti ancora imbattuto e la vendita di un numero di biglietti della Lotteria Italia mai pi\xc3\xb9 superato.\nAttivo anche come cantante e, nel nuovo millennio, come scrittore, ha pubblicato nel 2003, per le edizioni Kovalski, Siamo nati per soffrire e ci siamo riusciti, nel 2011 Un alibi di scorta, romanzo nato da un\'idea per un film, e Confesso, testo autobiografico edito da Edizioni Piemme nel 2015.\nHa avuto anche una breve esperienza in campo politico come consigliere comunale a Roma e al Parlamento Europeo, da dove si \xc3\xa8 dimesso dopo due anni, rinunciando alla pensione di europarlamentare.'
"Massimo Boldi (Luino, 23 luglio 1945) \xc3\xa8 un attore, comico, produttore cinematografico e conduttore televisivo italiano, conosciuto anche col soprannome di Cipollino, dal nome di Max Cipollino, uno dei suoi personaggi comici pi\xc3\xb9 noti.Per pi\xc3\xb9 di vent'anni ha fatto coppia con l'attore romano Christian De Sica, con cui ha formato uno dei sodalizi di maggior successo del cinema italiano, ed \xc3\xa8 fondatore della casa produttrice Mari Film. Nella sua carriera televisiva ha inoltre vinto 11 Telegatti."
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"