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"Luciano Bianciardi (Grosseto, 14 dicembre 1922 \xe2\x80\x93 Milano, 14 novembre 1971) \xc3\xa8 stato uno scrittore, giornalista, traduttore, bibliotecario, attivista e critico televisivo italiano.\nContribu\xc3\xac significativamente al fermento culturale italiano nel dopoguerra, collaborando attivamente con varie case editrici, riviste e quotidiani. La sua opera narrativa \xc3\xa8 caratterizzata da punte di ribellione verso l'establishment culturale, a cui peraltro apparteneva, e da un'attenta analisi dei costumi sociali nell'Italia del boom economico, tanto che alla finzione narrativa si mescolano spesso brani saggistici che sfociano sovente nella sociologia.\n\n"
"L'Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana \xc3\xa8 un archivio etno-antropologico istituito nel 1979 dal comune di Grosseto, per iniziativa di Roberto Ferretti.\nNel 1993 l'archivio \xc3\xa8 diventato una sezione specializzata della Biblioteca comunale Chelliana di Grosseto, finch\xc3\xa9 nel 2016 non ha assunto la forma di associazione culturale. L'archivio \xc3\xa8 stato realizzato per studiare, analizzare scientificamente e valorizzare i diversi aspetti della cultura popolare maremmana, e per conservarne la documentazione. Roberto Ferretti, che insieme ad Alfio Gianninoni, allora assessore alla cultura al Comune di Grosseto, \xc3\xa8 stato il principale artefice dell'archivio, aveva dato un contributo essenziale alla definizione di un progetto che non era solo culturale, ma anche sociale e politico, e che nello studio, la documentazione e il recupero delle tradizioni popolari vedeva un rovesciamento ideale delle condizioni dell'esistenza delle classi subalterne.\n\n"
'Randolfo Pacciardi (Gavorrano, 1\xc2\xba gennaio 1899 \xe2\x80\x93 Roma, 14 aprile 1991) \xc3\xa8 stato un politico e antifascista italiano, esponente del Partito Repubblicano Italiano, di cui fu pi\xc3\xb9 volte segretario.\n\n'
"Carlo Cassola (Roma, 17 marzo 1917 \xe2\x80\x93 Montecarlo, 29 gennaio 1987) \xc3\xa8 stato uno scrittore, saggista e partigiano italiano.\nSi affaccia alla letteratura all'incirca all'inizio della seconda guerra mondiale, dopo la prosa d'arte, esperienza a lui estranea, accanto all'ermetismo. Dell'ermetismo accoglieva il gusto dell'essenzialit\xc3\xa0, della poesia come assoluto, anche nella prosa (al di fuori dunque del \xc2\xabresoconto\xc2\xbb, della psicologia, delle determinazioni ideologiche e culturali sentite come ingombranti rispetto alla pura intelligenza spirituale del vivere), che egli interpretava, nel campo narrativo suo proprio, come attenzione esclusiva all'esistenziale.\n\n"