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Fa parte di: Art e dossier
'Domenichino, pseudonimo di Domenico Zampieri (Bologna, 21 ottobre 1581 \xe2\x80\x93 Napoli, 6 aprile 1641), \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\n\nFervente fautore del classicismo, nei suoi dipinti, dove il disegno, appreso da Ludovico Carracci, assume un ruolo preponderante, tende a realizzare composizioni di semplicit\xc3\xa0 e chiarezza narrativa, trasfigurate in un ideale di bellezza classica.\n\n'
'Con la definizione pittura napoletana del Seicento, comunemente nota anche come "Seicento napoletano", si intende il periodo storico entro il quale la pittura locale raggiunse un livello qualitativo che mai aveva avuto negli anni precedenti, allorch\xc3\xa9 la citt\xc3\xa0 assunse un\'autonomia e una consapevolezza artistica tale da renderla nota su panorama europeo.In considerazione del fatto che nel corso del secolo la citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 stata meta di un rilevante gruppo di artisti gi\xc3\xa0 famosi in ambito europeo e che la stessa ha visto la fioritura di un cospicuo numero di pittori locali che hanno determinato la nascita e l\'avvicendarsi di svariate correnti pittoriche, dal caravaggismo, al classicismo, al barocco, fino alla pittura paesaggista e di battaglia, nonch\xc3\xa9 alle nature morte, il periodo viene definito dalla storiografia ufficiale anche come "secolo d\'oro della pittura napoletana".'
'La Comunione di san Girolamo (noto anche come Ultima comunione di san Girolamo) \xc3\xa8 un dipinto ad olio su tela di Agostino Carracci, databile tra il 1592 e il 1597.\n\n'
"La chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio (latino: S. Ignatii de Loyola in Campo Martio) \xc3\xa8 un luogo di culto cattolico di Roma; in stile barocco, \xc3\xa8 adiacente al Collegio Romano di cui era cappella universitaria e affaccia sulla caratteristica piazza Sant'Ignazio."
'Domenichino, pseudonimo di Domenico Zampieri (Bologna, 21 ottobre 1581 \xe2\x80\x93 Napoli, 6 aprile 1641), \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\n\nFervente fautore del classicismo, nei suoi dipinti, dove il disegno, appreso da Ludovico Carracci, assume un ruolo preponderante, tende a realizzare composizioni di semplicit\xc3\xa0 e chiarezza narrativa, trasfigurate in un ideale di bellezza classica.\n\n'
"La Breve ma veridica storia della pittura italiana \xc3\xa8 un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.\n\n"