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Pubblicazione: Pisa : [s.n.] ; Roma : Istituti editoriali e poligrafici internazionali, stampa 1999
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
'L\'ant\xc3\xacfrasi (dal greco \xe1\xbc\x80\xce\xbd\xcf\x84\xce\xaf, "contro", e \xcf\x86\xcf\x81\xce\xac\xcf\x83\xce\xb9\xcf\x82, "locuzione") \xc3\xa8 una figura retorica per cui il significato di una parola, di un sintagma o di una frase risulta opposto a quello che assume normalmente; di solito cambia anche il tono della voce. \nEs: "Ah! Che bel lavoro hai fatto" questa espressione traduce che invece di aver fatto un bel lavoro, si \xc3\xa8 fatto un pessimo lavoro.\n\n'
'Alessandro Preziosi (Napoli, 19 aprile 1973) \xc3\xa8 un attore italiano.\n\n'
'Edipo (in greco antico: \xce\x9f\xe1\xbc\xb0\xce\xb4\xce\xaf\xcf\x80\xce\xbf\xcf\x85\xcf\x82, Oid\xc3\xadp\xc5\xabs, che significa "dai piedi gonfi" da \xce\xbf\xe1\xbc\xb6\xce\xb4\xce\xbf\xcf\x82, "rigonfiamento" e \xcf\x80\xce\xbf\xcf\x8d\xcf\x82, "piede"; in latino Oed\xc4\xadpus, traslitterato in Ed\xc3\xacpus) \xc3\xa8 un eroe della mitologia greca.\n\n'
'Giuseppe Pompella (Trentola-Ducenta, 4 gennaio 1932 \xe2\x80\x93 Roma, 15 ottobre 2009) \xc3\xa8 stato un filologo classico e grecista italiano.\n\n'
'Ugo Pagliai (Pistoia, 13 novembre 1937) \xc3\xa8 un attore e doppiatore italiano.\n\n'
'La tragedia greca \xc3\xa8 un genere teatrale nato nell\'antica Grecia, la cui messa in scena era, per gli abitanti della Atene classica, una cerimonia di tipo religioso con forti valenze sociali. Sorta dai riti sacri della Grecia e dell\'Asia minore, raggiunse la sua forma pi\xc3\xb9 significativa (o nota) nell\'Atene del V secolo a.C.\nPrecisamente, la tragedia \xc3\xa8 l\'estensione in senso drammatico (ossia secondo criteri prettamente teatrali) di antichi riti in onore di Dioniso, dio dell\'estasi, del vino, dell\'ebbrezza e della liberazione dei sensi. Come tale fu tramandata fino al romanticismo, che apre, molto di pi\xc3\xb9 di quanto non avesse fatto il Rinascimento, la discussione sui generi letterari.\nIl motivo della tragedia greca \xc3\xa8 strettamente connesso con l\'epica, ossia il mito, ma dal punto di vista della comunicazione la tragedia sviluppa mezzi del tutto nuovi: il mythos (\xce\xbc\xe1\xbf\xa6\xce\xb8\xce\xbf\xcf\x82, "parola", "racconto") si fonde con l\'azione, cio\xc3\xa8 con la rappresentazione diretta (\xce\xb4\xcf\x81\xe1\xbe\xb6\xce\xbc\xce\xb1, "dramma", deriva da \xce\xb4\xcf\x81\xe1\xbd\xb0\xcf\x89, "agire"), in cui il pubblico vede con i propri occhi i personaggi che compaiono come entit\xc3\xa0 distinte che agiscono autonomamente sulla scena (\xcf\x83\xce\xba\xce\xb7\xce\xbd\xce\xae, in origine il tendone dei banchetti), provvisti ciascuno di una propria dimensione psicologica.\nI pi\xc3\xb9 importanti e riconosciuti autori di tragedie furono Eschilo, Sofocle ed Euripide, che affrontarono i temi pi\xc3\xb9 sentiti della Grecia del V secolo a.C.\nUno dei problemi storici nell\'accostarsi alla tragedia greca \xc3\xa8 il constatare che, malgrado sia noto (e intuibile dalla straordinaria diffusione dei teatri nelle citt\xc3\xa0 greche, soprattutto dopo il IV secolo a.C.) che i greci amassero il teatro, in particolare quello tragico, sono pochissimi i testi giunti intatti sino a noi (ad esempio su 79 opere di Eschilo di cui si conosce il titolo ne sono oggi rimaste solo 7). Possiamo immaginare che esistessero molti autori a noi ignoti fuori da Atene, cos\xc3\xac come diversi autori (ateniesi e non) sono conosciuti solo per il loro nome. Sappiamo che alcuni autori ateniesi (come Eschilo) erano conosciuti, amati e rappresentati anche a Siracusa, ma non sappiamo come procedesse la diffusione delle opere teatrali ateniesi fuori da quella citt\xc3\xa0, n\xc3\xa9 se ad Atene si rappresentassero anche opere di provenienza straniera. La nostra conoscenza del dramma greco va quindi considerata incompleta e soggetta a pericolose strozzature nella trasmissione delle fonti, forse anche di carattere ideologico (alcuni tragici greci erano partigiani della democrazia ateniese e molti politicamente impegnati, anche contro la democrazia, con un conseguente forte rischio di censura dopo la fine di quell\'esperienza politica, un fenomeno che potrebbe essersi ripetuto anche in altre realt\xc3\xa0).'