biblio toscana

'I Della Rovere furono una nobile famiglia italiana, originaria di Savona, in Liguria, il cui nome \xc3\xa8 legato soprattutto alle vicende del Ducato di Urbino e dello Stato Pontificio.'

"Il ducato di Urbino (1443-1630) fu un'antica entit\xc3\xa0 statuale dell'Italia centrale, di origine feudale e legata da vincoli di vassallaggio allo Stato Pontificio. Occupava la parte settentrionale dell'odierna regione Marche coincidente con l\xe2\x80\x99attuale provincia di Pesaro e Urbino e parte della provincia di Ancona, parte della Romagna e parte dell'alta Umbria, coincidente con il territorio odierno dei comuni di Gubbio, Scheggia e Pascelupo, Costacciaro e parte dei comuni di Umbertide, Sigillo e, dal 1497, di Assisi e Valfabbrica.\n\n"

'Francesco Maria I Della Rovere (Senigallia, 25 marzo 1490 \xe2\x80\x93 Pesaro, 20 ottobre 1538) \xc3\xa8 stato un condottiero italiano rinascimentale, duca di Urbino e Sora.\n\n'

'Federico da Montefeltro, definito dalla storiografia moderna come Federico III da Montefeltro (Gubbio, 7 giugno 1422 \xe2\x80\x93 Ferrara, 10 settembre 1482), \xc3\xa8 stato un condottiero italiano, capitano di ventura e famoso signore rinascimentale.\nConte di Montefeltro, di Urbino e di Castel Durante, ebbe signoria di molti altri luoghi, arrivando ad assurgere al rango di duca di Urbino, dal 1474 alla morte. Nel 1437 spos\xc3\xb2 in prime nozze Gentile Brancaleoni (1416-1457), figlia del signore di Mercatello e Sant\'Angelo in Vado Bartolomeo Brancaleoni; in seconde nozze, nel 1460, Battista Sforza (1446-1472), figlia di Alessandro Sforza signore di Pesaro. Impieg\xc3\xb2 gli enormi guadagni derivati dalle condotte militari per mantenere una splendida corte, ma soprattutto per edificare il Palazzo Ducale d\'Urbino e il Palazzo Ducale di Gubbio, per rafforzare le difese militari dello stato con la costruzione e la ristrutturazione di rocche e castelli, per allestire una delle pi\xc3\xb9 celebri biblioteche dell\'epoca. Per questo \xc3\xa8 ricordato come uno dei principali mecenati del Rinascimento italiano. Amico intimo di Piero della Francesca, era definito "la luce dell\'Italia".\n\n'

"Urbino (Urb\xc3\xacn in dialetto gallo-piceno) \xc3\xa8 un comune italiano di 14 106 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.Fu uno dei centri pi\xc3\xb9 importanti del Rinascimento italiano, di cui conserva appieno l'eredit\xc3\xa0 architettonica. Dal 1998 il suo centro storico \xc3\xa8 patrimonio dell'umanit\xc3\xa0 UNESCO. Data la sua importanza, la citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 ricordata nella serie di sculture del Vittoriano, dedicate alle quattordici citt\xc3\xa0 nobili dell'Italia unita.\n\n"

"La storia delle Marche \xc3\xa8 segnata da momenti unificanti e da altre fasi in cui essa risulta dall'unione della storia delle singole citt\xc3\xa0, che spesso ebbero vicende parallele, ma ricche di specificit\xc3\xa0.\nLe Marche sono infatti una regione fortemente caratterizzata da una vocazione alla pluralit\xc3\xa0, come indica gi\xc3\xa0 il nome, attualmente unico al plurale tra le regioni italiane. La variet\xc3\xa0 culturale e linguistica non deve per\xc3\xb2 ingannare, in quanto i fattori unificanti sono molti: il paesaggio, il carattere degli abitanti, la dimensione urbana di ogni pur piccolo centro abitato, una storia di autonomie parallele, una cultura dell'armonia in tutti i settori, una singolare ricchezza di poeti, musicisti e pittori, un modello economico-imprenditoriale esemplare; la vocazione all'autonomia di ogni citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 paradossalmente il fattore maggiormente unificante. La stessa Ancona ne \xc3\xa8 il capoluogo non perch\xc3\xa9 abbia mai coltivato ambizioni di dominio del territorio regionale, ma in quanto ne \xc3\xa8 stata sempre centro maggiore e punto di riferimento ideale (per otto secoli la regione si chiam\xc3\xb2 Marca d'Ancona).\n\n"

"La B Italia \xc3\xa8 la rappresentativa calcistica Under-21 dei giocatori italiani in squadre di Serie B ed \xc3\xa8 posta sotto l'egida della Lega Nazionale Professionisti B. Precedentemente nota come Rappresentativa della Lega Nazionale Professionisti B, ha adottato la nuova denominazione nel 2011."