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"Ardengo Soffici (Rignano sull'Arno, 7 aprile 1879 \xe2\x80\x93 Vittoria Apuana, 19 agosto 1964) \xc3\xa8 stato un pittore, scrittore, poeta e saggista italiano.\n\n"
'Giovanni Papini (Firenze, 9 gennaio 1881 \xe2\x80\x93 Firenze, 8 luglio 1956) \xc3\xa8 stato uno scrittore, poeta, saggista e terziario francescano italiano, noto anche col nome religioso di fra\' Bonaventura.\n\nIntellettuale controverso e discusso, ma anche ammirato per il suo stile di scrittura, fu studioso di filosofia, di religione, critico letterario e acceso polemista, narratore e poeta, divulgatore del pragmatismo e delle avanguardie storiche come il futurismo e il post-decadentismo.\nPass\xc3\xb2 da una posizione all\'altra su pi\xc3\xb9 fronti, sempre insoddisfatto e inquieto: si convert\xc3\xac dall\'anticlericalismo e dall\'ateismo accesi al cattolicesimo con punte di eterodossia e intransigenza; pass\xc3\xb2 dal maledettismo e dall\'interventismo convinto (prima del 1915) all\'avversione verso la guerra. Negli anni trenta, dopo essere passato dall\'individualismo al conservatorismo, aderisce infine al fascismo, mantenendo comunque un\'avversione verso il nazismo e pentendosi poi del razzismo. Mor\xc3\xac nel 1956 di malattia del motoneurone (sclerosi laterale amiotrofica di tipo bulbare), che lo affliggeva dal 1952.\nPressoch\xc3\xa9 rimosso dalla grande letteratura dopo la scomparsa principalmente per le sue scelte ideologiche, fu apprezzato e rivalutato in seguito; nel 1975, lo scrittore argentino Jorge Luis Borges lo defin\xc3\xac un autore "immeritatamente dimenticato".'
'Mario Richter (Valdagno, 13 dicembre 1935) \xc3\xa8 un critico letterario e accademico italiano.\n\n'
'La storia della letteratura italiana inizia nel XII secolo, quando nelle diverse regioni della penisola italiana si inizi\xc3\xb2 a scrivere in italiano con finalit\xc3\xa0 letterarie. Il Ritmo laurenziano \xc3\xa8 la prima testimonianza di una letteratura in lingua italiana.\nGli storici della letteratura individuano l\'inizio della tradizione letteraria in lingua italiana nella prima met\xc3\xa0 del XIII secolo con la scuola siciliana di Federico II di Svevia, Re di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero, anche se il primo documento letterario di cui sia noto l\'autore \xc3\xa8 considerato il Cantico delle creature di Francesco d\'Assisi. In Sicilia, a partire dal terzo decennio del XIII secolo, sotto il patrocinio di Federico II si era venuto a formare un ambiente di intensa attivit\xc3\xa0 culturale. Queste condizioni crearono i presupposti per il primo tentativo organizzato di una produzione poetica in volgare romanzo, il siciliano, che va sotto il nome di "scuola siciliana" (cos\xc3\xac definita da Dante nel suo \xe2\x80\x9cDe vulgari Eloquentia\xe2\x80\x9d). Tale produzione usc\xc3\xac poi dai confini siciliani per giungere ai comuni toscani e a Bologna e qui i componimenti presero ad essere tradotti e la diffusione del messaggio poetico divenne per molto tempo il dovere di una sempre pi\xc3\xb9 nota autorit\xc3\xa0 comunale.\nQuando la Sicilia pass\xc3\xb2 il testimone ai poeti toscani, coloro che scrivevano d\'amore vi associarono, seppure in maniera fresca e nuova, i contenuti filosofici e retorici assimilati nelle prime grandi universit\xc3\xa0, prima di tutto quella di Bologna. I primi poeti italiani provenivano dunque da un alto livello sociale e furono soprattutto notai e dottori in legge che arricchirono il nuovo volgare dell\'eleganza del periodare latino che conoscevano molto bene attraverso lo studio di grandi poeti latini come Ovidio, Virgilio, Lucano. Ci\xc3\xb2 che infatti ci permette di parlare di una letteratura italiana \xc3\xa8 la lingua, e la consapevolezza nella popolazione italiana di parlare una lingua che pur nata verso il X secolo si emancipa completamente dalla promiscuit\xc3\xa0 col latino solo nel XIII secolo.\n\n'