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'Pietro Metastasio, pseudonimo di Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi (Roma, 3 gennaio 1698 \xe2\x80\x93 Vienna, 12 aprile 1782), \xc3\xa8 stato un poeta, librettista, drammaturgo e presbitero italiano.\n\xc3\x88 considerato il riformatore del melodramma italiano.'
"Il XVIII secolo inizia nell'anno 1701 e termina nell'anno 1800 incluso.\n\n"
"Il prato di Be\xc5\xbein (in russo: \xd0\x91\xd0\xb5\xd0\xb6\xd0\xb8\xd0\xbd \xd0\xbb\xd1\x83\xd0\xb3?, traslitterato: Be\xc5\xbein lug) \xc3\xa8 un film sovietico del 1937 diretto da Sergej Michajlovi\xc4\x8d \xc4\x96jzen\xc5\xa1tejn e noto per essere stato in gran parte distrutto prima di essere terminato.\nIl film narra le vicende di un giovane contadino che cerca di opporsi al proprio padre che ha l'intenzione di tradire il governo sovietico sabotando il raccolto dell'anno. La pellicola termina con l'assassinio del giovane seguito da una sommossa popolare. Il titolo \xc3\xa8 il medesimo di un racconto di Ivan Sergeevi\xc4\x8d Turgenev, e nelle intenzioni originali del regista doveva incorporare alla novella la vicenda della vera vita di Pavlik Trofimovi\xc4\x8d Morozov, ritenuto dalla propaganda un martire sovietico per essere stato ucciso dai suoi familiari nel 1932, reo di aver denunciato alle autorit\xc3\xa0 il padre per tradimento. Tuttavia in fase di sceneggiatura Ejzen\xc5\xa1tejn decise di eliminare tutti i riferimenti allo scritto di Turgenev ad eccezione del titolo. La figura di Morozov venne inserita nei programmi scolari russi e resa mitica attraverso la poesia, la musica e, in parte, da questo film.\nCommissionato da un gruppo di giovani comunisti, la produzione si protrasse dal 1935 al 1937, finch\xc3\xa9 non venne bloccata dal governo centrale che riteneva contenesse errori di carattere artistico, sociale e politico. Alcuni presero quest'occasione per denunciare l'ingerenza politica sul cinema arrivando a criticare lo stesso Stalin e un certo numero di persone venne arrestato proprio in conseguenza agli eventi che seguirono il blocco del film. Tuttavia lo stesso Ejzen\xc5\xa1tejn, riconsiderando in seguito la sua opera, la valut\xc3\xb2 come un errore.\nPer molto tempo si \xc3\xa8 creduto che il girato di Il prato di Be\xc5\xbein fosse andato irrimediabilmente perduto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Tuttavia negli anni Sessanta vennero ritrovati una parte del montaggio e alcuni fotogrammi. A partire da questi frammenti venne intrapresa una ricostruzione basata sulla sceneggiatura originale, rimasta conservata. Il ricco simbolismo religioso dell'opera diede origine a un ampio numero di studi, ma la sua natura storica, le circostanze della sua produzione, il fallimento del progetto e la bellezza dei pochi frammenti rimasti nutrirono un grande interesse anche al di fuori della letteratura specialistica. La controversa storia di questa pellicola non nocque al regista che al contrario guadagn\xc3\xb2 in fama e divenne il direttore artistico del grande studio cinematografico Mosfil'm.\n\n"