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Pubblicazione: Zürich : Pas Verlag, 1966-1974
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: CH
Fa parte di: Il Giansenismo in Italia : collezione di documenti / a cura di Pietro Stella
"Il Piemonte (AFI: /pje'monte/; Piemont [pje'm\xca\x8ant] in piemontese, in occitano e in francoprovenzale; Piemont [pje'mont] in walser; Pi\xc3\xa9mont [pje.m\xc9\x94\xcc\x83] in francese) \xc3\xa8 una regione a statuto ordinario di 4 289 836 abitanti dell'Italia nord-occidentale, con capoluogo amministrativo \xe2\x80\x93 nonch\xc3\xa9 capitale storica \xe2\x80\x93 la citt\xc3\xa0 di Torino. Confina ad ovest con la Francia (regioni Alvernia-Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord-ovest con la Valle d'Aosta, a nord con la Svizzera (cantoni Vallese e Ticino), ad est con la Lombardia, a sud-est per un breve tratto con l'Emilia-Romagna e a sud con la Liguria.\n\xc3\x88 la seconda regione italiana per superficie, settima per numero di abitanti, seconda per maggior numero di comuni, la pi\xc3\xb9 occidentale d'Italia e fa parte dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo, della Macroregione alpina e, limitatamente ai territori delle province di Novara e VCO, della Regio Insubrica. \xc3\x88 inoltre la quarta regione per esportazioni, con una quota del 10% sul totale nazionale, e quinta per valore del prodotto interno lordo (PIL), con circa 143 miliardi di euro totali. Il reddito pro capite \xc3\xa8 superiore alla media italiana."
"I simboli della Regione Piemonte sono lo stemma, il gonfalone e la bandiera, approvati ed adottati in versione definitiva con Legge Regionale del 16 gennaio 1984, n. 4.La legge regionale 31 maggio 2004, n. 15, \xc3\xa8 l'ultima in ordine di tempo che si sia occupata dei simboli regionali del Piemonte. In base all'articolo 7 di tale legge, la bandiera del Piemonte deve essere sempre esposta in ogni occasione e su ogni sede pubblica a fianco della bandiera italiana e europea."
'Il Regno di Sardegna \xe2\x80\x93 dopo la Guerra di successione spagnola \xe2\x80\x93 in forza del trattato di Londra del 1718 e del trattato dell\'Aia del 1720 pass\xc3\xb2, in tale ultimo anno, a Vittorio Amedeo II di Savoia, il quale associ\xc3\xb2 gli Stati ereditari della Casata formati dal Principato di Piemonte con il Ducato di Savoia, la Contea di Nizza e di Asti, il ducato di Aosta, il ducato del Monferrato, la signoria di Vercelli, il marchesato di Saluzzo ed una parte del ducato di Milano (a questi si aggiunse poi il Ducato di Genova, in seguito all\'annessione della Repubblica di Genova decisa dal Congresso di Vienna).La denominazione cominci\xc3\xb2 ad essere utilizzata progressivamente per indicare l\'insieme dei possedimenti sabaudi anche se formalmente il Regno di Sardegna continu\xc3\xb2 ad essere limitato all\'omonima isola ed essere istituzionalmente distinto dai cosiddetti "Stati di terraferma" della dinastia sabauda, condividendone solo il capo dello stato, re per i sardi, duca per i savoiardi, principe per i piemontesi ecc. Per indicare ufficialmente l\'insieme dei possedimenti sabaudi si usavano i termini "Stati del Re di Sardegna" o, pi\xc3\xb9 brevemente, Stati sardi.Tuttavia, soltanto la fusione perfetta del 1847, ratificata da Carlo Alberto di Savoia, diede vita ad uno stato unitario; esso comprendeva tutti i precedenti stati sabaudi e mantenne la denominazione di "Regno di Sardegna", subendo per\xc3\xb2 una totale trasformazione del suo ordinamento giuridico, con una carta costituzionale, lo Statuto Albertino, "Statuto del Regno Sardo o Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia del 4 marzo 1848 (noto come Statuto Albertino)", una nuova organizzazione amministrativa e doganale, un unico parlamento e una nuova capitale, Torino, da secoli residenza della dinastia sabauda. Con la Fusione, il Regno adott\xc3\xb2 una forma di regime pi\xc3\xb9 centralista sul modello francese, in cui il sovrano regnava col titolo di Re non sulla sola Sardegna, ma sull\'intero Stato, e allo stesso tempo possedeva ancora il titolo di Principe di Piemonte, duca di Genova e duca di Savoia, che formalizzavano il potere sugli Stati di terraferma. In questa fase della sua storia fu conosciuto anche come Regno sabaudo e venne ufficialmente citato sia in ambito interno che internazionale come Sardegna e in maniera ufficiosa come Piemonte-Sardegna o semplicemente Piemonte.\nCon l\'unificazione italiana e l\'annessione degli stati preunitari della penisola italiana, l\'ultimo Re di Sardegna, Vittorio Emanuele II, assunse il titolo di Re d\'Italia il 17 marzo 1861, pur mantenendo la titolatura del Regno di Sardegna.\n\n'
"Il Ducato di Savoia nacque nel 1416 dall'elevazione a rango ducale della Contea di Savoia, Stato tenuto dalla dinastia dei Savoia, e dall'unione della contea di Savoia con il principato di Piemonte. Termin\xc3\xb2, a seguito della fusione perfetta del 1847, con l'incorporazione nel Regno di Sardegna.\nIl suo territorio comprendeva gli attuali dipartimenti francesi della Savoia, dell'Alta Savoia e delle Alpi Marittime, numerosi possedimenti italiani in Valle d'Aosta e gran parte del Piemonte.\nIl Ducato rimase conteso tra varie potenze per gran parte della sua storia, riuscendo, infine, con Emanuele Filiberto, a imporsi con fermezza nella scena politica italiana, pur appoggiandosi prima alla corona di Spagna, poi al Regno di Francia e infine all'Impero austriaco. Al termine della Guerra di successione spagnola, grazie al Trattato di Utrecht, essendo tra i vincitori, i Savoia ottennero la corona del Regno di Sicilia e il conseguente titolo regio nel 1713. I Savoia mantennero la sovranit\xc3\xa0 sulla Sicilia fino al 1720 quando, a causa delle pressioni internazionali, dovettero accettare lo scambio col Regno di Sardegna (che, nel 1861, sarebbe diventato il Regno d'Italia).\n\n"
"La Geografia del Piemonte illustra le caratteristiche geografiche del Piemonte, regione d'Italia.\n\n"