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Serie: Novecento ; 0001
"Le elezioni politiche italiane del 1948 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano \xe2\x80\x93 la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica \xe2\x80\x93 si tennero domenica 18 e luned\xc3\xac 19 aprile 1948.\nLa Democrazia Cristiana si aggiudic\xc3\xb2 la maggioranza relativa dei voti e quella assoluta dei seggi, caso unico nella storia della Repubblica. Questo straordinario successo rese il partito guidato da Alcide De Gasperi il punto di riferimento per l'elettorato anticomunista e il principale partito italiano per quasi cinquant'anni, fino al suo scioglimento nel 1994.\nNetta fu la sconfitta del Fronte Democratico Popolare, lista che comprendeva sia il Partito Comunista Italiano sia il Partito Socialista Italiano. Con circa il 30% dei voti il fronte della sinistra fu fortemente ridimensionato rispetto alle precedenti elezioni. Su questo dato influ\xc3\xac pesantemente la scissione socialdemocratica avvenuta un anno prima e guidata da Giuseppe Saragat. Sull'altro fronte la destra, ancora divisa tra liberali, monarchici e i neonati missini, ottenne risultati mediocri perdendo consensi rispetto alle precedenti elezioni.\n\n"
"Le elezioni politiche italiane del 1976 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano \xe2\x80\x93 la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica \xe2\x80\x93 si tennero domenica 20 e luned\xc3\xac 21 giugno 1976. Furono le prime elezioni politiche con il voto ai diciottenni.\nLe consultazioni videro prevalere nuovamente la Democrazia Cristiana, pressoch\xc3\xa9 stabile, ma per la prima volta il primato fu seriamente insidiato dal Partito Comunista Italiano che, ottenendo un impetuoso aumento di consensi, si ferm\xc3\xb2 a pochi punti percentuali dai democristiani maturando il miglior risultato della sua storia. Nel complesso l'area del centrosinistra (DC-PSI-PSDI-PRI) mantenne la maggioranza assoluta dei voti e dei seggi ma risult\xc3\xb2 ridimensionata soprattutto per il forte arretramento dei socialdemocratici. Divenne quindi fondamentale il sostegno dei socialisti senza i quali il centro non era pi\xc3\xb9 autosufficiente. Tuttavia la formula del centrosinistra \xc2\xaborganico\xc2\xbb fu temporaneamente abbandonata e inizi\xc3\xb2 la breve parentesi dei governi di unit\xc3\xa0 nazionale che prese il nome di compromesso storico. Anche la destra missina perse notevoli consensi dopo il boom delle precedenti elezioni, cos\xc3\xac come i liberali che persero pi\xc3\xb9 della met\xc3\xa0 dei propri voti ottenendo il loro minimo storico. Infine, per la prima volta, entrarono in parlamento forze pi\xc3\xb9 a sinistra del PCI, rappresentate da Democrazia Proletaria, ed eletti del Partito Radicale.\n\n"
"Il Partito Comunista Italiano (PCI) \xc3\xa8 stato un partito politico italiano di sinistra, nonch\xc3\xa9 il pi\xc3\xb9 grande partito comunista dell'Europa occidentale. Venne fondato il 21 gennaio 1921 a Livorno con il nome di Partito Comunista d'Italia come sezione italiana dell'Internazionale Comunista in seguito al biennio rosso, alla rivoluzione d'ottobre e alla separazione dell'ala di sinistra del Partito Socialista Italiano guidata tra gli altri da Nicola Bombacci, Amadeo Bordiga, Onorato Damen, Bruno Fortichiari, Antonio Gramsci e Umberto Terracini al XVII Congresso del Partito Socialista Italiano.Durante il regime fascista, che dal 1926 lo costrinse alla clandestinit\xc3\xa0 e l'esilio, ebbe una storia complessa e travagliata all'interno dell'Internazionale Comunista negli anni venti e trenta, al termine della quale nel 1943 divenne noto come Partito Comunista Italiano. Durante la seconda guerra mondiale assunse un ruolo di primo piano a livello nazionale, promuovendo e organizzando con l'apporto determinante dei suoi militanti la Resistenza contro la potenza occupante tedesca e il fascismo repubblicano. Il segretario Palmiro Togliatti attu\xc3\xb2 una politica di collaborazione con le forze democratiche cattoliche, liberali e socialiste, propose per primo la \xc2\xabvia italiana al socialismo\xc2\xbb ed ebbe un'importante influenza nella creazione delle istituzioni della Repubblica Italiana.\nPassato all'opposizione nel 1947 dopo la decisione di Alcide De Gasperi di estromettere le sinistre dal governo per collocare l'Italia nel blocco internazionale filo-statunitense, rimase fedele alle direttive politiche generali dell'Unione Sovietica fino agli anni settanta e ottanta, pur sviluppando nel tempo una politica sempre pi\xc3\xb9 autonoma e di piena accettazione della democrazia gi\xc3\xa0 a partire dalla fine della segreteria Togliatti e soprattutto sotto la guida di Enrico Berlinguer, che promosse il compromesso storico con la Democrazia Cristiana e la collaborazione tra i partiti comunisti occidentali con il cosiddetto eurocomunismo.\nNel 1976 tocc\xc3\xb2 il suo massimo storico di consenso mentre sull'onda emotiva della morte improvvisa del segretario Berlinguer nel 1984 divenne il primo partito italiano (questo evento venne definito \xc2\xabeffetto Berlinguer\xc2\xbb). Con la caduta del muro di Berlino e il crollo dei Paesi comunisti tra il 1989 e il 1991, si sciolse su iniziativa del segretario Achille Occhetto, dando vita a una nuova formazione politica di stampo socialdemocratico con il Partito Democratico della Sinistra mentre una parte minoritaria guidata da Armando Cossutta contraria alla svolta fond\xc3\xb2 il Partito della Rifondazione Comunista.\n\n"
"Le elezioni del Parlamento europeo sono elezioni politiche che nell'Unione europea hanno lo scopo di eleggere i membri del parlamento europeo. Si svolgono ogni cinque anni a suffragio universale e, con oltre 400 milioni di persone eleggibili, \xc3\xa8 considerata la seconda pi\xc3\xb9 grande elezione democratica del mondo.Il Parlamento europeo \xc3\xa8 l'unica istituzione europea ad essere eletta direttamente: infatti i 751 deputati che vi siedono, vengono eletti in modo diretto dal 1979.\nIn base al risultato delle elezioni, il consiglio europeo sceglie il candidato per la presidenza della commissione europea, che dovr\xc3\xa0 ottenere la fiducia dalla maggioranza del parlamento; se il candidato ottiene la maggioranza potr\xc3\xa0 formare la commissione, altrimenti il consiglio dovr\xc3\xa0 scegliere un altro candidato. Dall'uscita del Regno Unito dall'UE nel 2020, il numero di deputati, incluso il presidente, \xc3\xa8 705. Nessun'altra istituzione dell'UE \xc3\xa8 eletta direttamente, con il Consiglio dell'Unione europea e il Consiglio europeo legittimati solo indirettamente attraverso le elezioni nazionali. Mentre i partiti politici europei hanno il diritto di fare campagna in tutta l'UE per le elezioni europee, campagne si svolgono ancora attraverso campagne elettorali nazionali, pubblicizzando delegati nazionali da partiti nazionali.\n\n"