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Serie: Collezione dei romanzi storici di Walter Scott
'I puritani di Scozia (Old Mortality) \xc3\xa8 un romanzo storico di Sir Walter Scott pubblicato nel 1816. Forma con Il Nano Misterioso (The Black Dwarf) la prima delle quattro serie de I Racconti del mio Ostiere (Tales of my Landlord), pubblicati sotto lo pseudonimo di Jedediah Cleishbotham, "insegnante e parroco di Gandercleugh". \nSecondo le intenzioni dell\'autore, la collana doveva comprendere quattro racconti di un volume ciascuno, dedicato a diverse regioni della Scozia. La consistenza del romanzo Old Mortality super\xc3\xb2 invece le previsioni e apparve come secondo, terzo e quarto volume di Tales of My Landlord, pubblicato da Blackwood\'s a Edimburgo il 2 dicembre e da John Murray a Londra tre giorni dopo.\nIl titolo originario del secondo romanzo, The Tale of Old Mortality, sarebbe stato abbreviato in Old Mortality a causa di un malinteso o di una svista da parte della tipografia Ballantyne. Il titolo completo verr\xc3\xa0 reintegrato nell\'edizione di Douglas Mack dell\'Edinburgh University Press del 1993.\nL\'opera \xc3\xa8 ambientata nel periodo 1679-1689, durante il conflitto fra i Covenanti e re Carlo II d\'Inghilterra, e si svolge nel Lanarkshire, una contea situata nel sud ovest della Scozia.\nSconvolto dalla mentalit\xc3\xa0 intollerante e sanguinaria dei puritani fanatici, Henry Morton vuole arruolarsi nell\'esercito per combatterli, ma fa una scoperta ben peggiore: i soldati del Governo violano i diritti degli scozzesi, dedicandosi ad atti di violenza ingiustificata, uccidendo senza motivo e senza un processo. Morton, convinto della necessit\xc3\xa0 di sostenere i diritti della sua gente e la libert\xc3\xa0 religiosa, decide allora di far aggregarsi ai Covenanti, mantenendo per\xc3\xb2 una posizione moderata.\n\n'
'Carlo I Stuart (Dunfermline, 19 novembre 1600 \xe2\x80\x93 Londra, 30 gennaio 1649) \xc3\xa8 stato re d\'Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia dal 27 marzo 1625 fino alla sua morte, avvenuta il 30 gennaio (o il 9 febbraio, secondo il calendario gregoriano) 1649 per decapitazione.\nFervente sostenitore del diritto divino dei re, proprio come il padre Giacomo I e la nonna paterna Maria Stuarda, fu impegnato nella prima fase del suo regno in una dura lotta di potere contro il Parlamento inglese, che si oppose risolutamente alle sue aspirazioni assolutistiche di sopprimere l\'utilizzo della Magna Carta, contrastando soprattutto la sua pretesa di riscuotere le tasse senza l\'assenso parlamentare.\nAltra causa di attrito con una parte della societ\xc3\xa0 inglese fu la sua politica religiosa: perseverando nel "sentiero intermedio" della Chiesa anglicana, fu ostile alle tendenze riformate di molti dei suoi sudditi inglesi e scozzesi e da questi accusato di essere a sua volta troppo vicino al cattolicesimo romano, al punto da volerlo restaurare. Spos\xc3\xb2 infatti la principessa cattolica Enrichetta Maria di Francia, ed ebbe come stretto collaboratore William Laud, nominato da lui stesso arcivescovo di Canterbury ed esponente della corrente anglicana pi\xc3\xb9 filocattolica.\nLe tensioni politiche e religiose accumulate nel corso degli anni esplosero nella guerra civile inglese: contro di lui si scontrarono le forze del Parlamento, che si opponevano ai suoi tentativi di accrescere il suo potere in senso assolutistico, e dei puritani, che erano ostili alle sue politiche religiose. La guerra si concluse con una disfatta per Carlo, che fu catturato, processato, condannato e giustiziato con l\'accusa di alto tradimento. La monarchia fu abolita e fu fondata al suo posto una repubblica, che per\xc3\xb2, morto il principale leader della rivoluzione, Oliver Cromwell, entr\xc3\xb2 rapidamente in crisi, consentendo al figlio di Carlo, Carlo II, di restaurare la monarchia.\nCarlo I \xc3\xa8 stato il primo monarca della storia a venire condannato a morte da un tribunale, attraverso una regolare sentenza emessa in nome della legge. Viene venerato come santo dalla Chiesa anglicana, che lo ricorda il 30 gennaio.'
'Maria Stuarda, in inglese Mary Stuart (Linlithgow, 8 dicembre 1542 \xe2\x80\x93 Fotheringhay, 8 febbraio 1587), \xc3\xa8 stata regina di Scozia dal 14 dicembre 1542 al 24 luglio 1567, regina consorte di Francia dal 10 luglio 1559 al 5 dicembre 1560 e regina d\'Inghilterra per i legittimisti inglesi dell\'epoca che non riconoscevano Elisabetta I come legittima erede di Enrico VIII.\nRegina a pochi giorni di vita, consacrata per diritto divino a soli nove mesi: quella di Maria Stuarda fu una vita che cominci\xc3\xb2 e fin\xc3\xac tragicamente. Scappata dalle guerre anglo-scozzesi, fu cresciuta nell\'ambiente colto e raffinato della corte francese di Caterina de\' Medici ed ebbe un\'ottima educazione in ambito culturale, ma non altrettanto approfondita in ambito politico, dal momento che come regina consorte di Francia non avrebbe dovuto avere potere effettivo.\nAlla morte del primo marito, il re di Francia Francesco II, Maria Stuarda torn\xc3\xb2 in Scozia, dove l\'attendeva lo scontro con la nuova religione calvinista, istituita durante la sua assenza. Fu una sovrana molto tollerante e questo non fece altro che aumentare il potere dei Lord protestanti, che riuscirono a rivoltarle contro il paese, approfittando della sua turbolenta vita privata. Scappata in Inghilterra, pensava di poter essere aiutata dalla regina protestante Elisabetta I d\'Inghilterra, sua cugina, che invece la imprigion\xc3\xb2 per quasi vent\'anni.\nIn questi due decenni la regina di Scozia divenne il fulcro e l\'anima del cattolicesimo inglese e molti complotti furono organizzati in suo nome per assassinare Elisabetta e innalzare Maria al trono. La regina di Scozia si ritrov\xc3\xb2 dunque a essere il simbolo vivente della Controriforma e fin\xc3\xac sacrificata nella lotta tra la Spagna cattolica di Filippo II e l\'Inghilterra protestante di Elisabetta I. La sua esecuzione fu un duro colpo all\'autorit\xc3\xa0 divina dei sovrani regnanti: per la prima volta nella storia una "regina consacrata da Dio" fu giudicata e condannata a morte.Il suo unico figlio, Giacomo VI di Scozia e I d\'Inghilterra, fu il primo re britannico che riun\xc3\xac i domini scozzesi a quelli inglesi. Da Maria Stuarda discende l\'attuale regina del Regno Unito Elisabetta II.'
"Giacomo Stuart (James Stuart), asceso ai troni di Scozia e Inghilterra con i nomi, rispettivamente, di Giacomo VI di Scozia e Giacomo I d'Inghilterra (Edimburgo, 19 giugno 1566 \xe2\x80\x93 Londra, 27 marzo 1625) \xc3\xa8 stato Re di Scozia e per primo regn\xc3\xb2 su tutte le isole britanniche, avendo unificato le corone d'Inghilterra, Scozia e Irlanda. Il suo regno \xc3\xa8 il quarto pi\xc3\xb9 lungo di tutta la storia britannica.\nRegn\xc3\xb2 in Scozia dal 24 luglio 1567, dall'et\xc3\xa0 di un anno, fino alla morte. Il paese fu governato da diversi reggenti durante la sua minorit\xc3\xa0, che termin\xc3\xb2 ufficialmente nel 1578, sebbene non abbia preso pieno controllo del suo governo fino al 1581. Il 24 marzo 1603, con il nome Giacomo I, succedette a Elisabetta I, ultima rappresentante della dinastia Tudor, che mor\xc3\xac nubile e senza figli.\nGiacomo fu un monarca popolare in Scozia, ma dovette affrontare molte difficolt\xc3\xa0 in Inghilterra: fu soprattutto incapace di trattare con il Parlamento, che si mostr\xc3\xb2 immediatamente ostile nei suoi confronti, e di gestire la delicata questione religiosa che infervorava da anni il paese. Il suo gusto per l'assolutismo politico, la sua irresponsabilit\xc3\xa0 nella gestione finanziaria del regno e i suoi impopolari favoritismi esasperarono la contrapposizione tra monarchia e Parlamento. Tuttavia tale contrapposizione esplose nella guerra civile inglese solo col suo successore; infatti durante la vita di Giacomo I il governo del regno rimase relativamente stabile.\nAssieme ad Alfredo il Grande, Giacomo I \xc3\xa8 considerato uno dei pi\xc3\xb9 colti sovrani sia d'Inghilterra sia di Scozia. Durante il suo regno continu\xc3\xb2 la straordinaria fioritura culturale dell'et\xc3\xa0 elisabettiana nella letteratura, nelle arti e nelle scienze (talvolta la critica parla, per questa fase, di et\xc3\xa0 giacobita, distinta da quella elisabettiana vera e propria). Lo stesso Giacomo era uno studioso di talento, autore di opere sulle arti occulte come il Daemonologie (1597) e il Basilikon Doron (1599), nonch\xc3\xa9 promotore della pi\xc3\xb9 importante traduzione in inglese della Bibbia, nota come Bibbia di Re Giacomo, tuttora unica versione ufficiale delle Sacre Scritture ammessa dalla Chiesa anglicana.\n\n"