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Serie: Guide Input
"L'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 fa parte di una serie di straripamenti del fiume Arno che hanno mutato, nel corso dei secoli, il volto della citt\xc3\xa0 di Firenze. Avvenuta nelle prime ore di venerd\xc3\xac 4 novembre 1966 fu uno dei pi\xc3\xb9 gravi eventi alluvionali accaduti in Italia, a seguito di un'eccezionale ondata di maltempo che caus\xc3\xb2 forti danni non solo a Firenze, ma anche a Pisa, in gran parte della Toscana e, pi\xc3\xb9 in generale, in tutto il Paese.\nDiversamente dall'immagine che in generale si ha dell'evento, l'alluvione non colp\xc3\xac solo il centro storico di Firenze, ma l'intero bacino idrografico dell'Arno, sia a monte sia a valle della citt\xc3\xa0. Sommersi dalle acque furono anche diversi quartieri periferici della citt\xc3\xa0 come Rovezzano, Brozzi, Peretola, Quaracchi, svariati centri del Casentino e del Valdarno in Provincia di Arezzo, del Mugello (dove strarip\xc3\xb2 anche il fiume Sieve), alcuni comuni periferici come Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa e Signa (dove strariparono i fiumi Bisenzio ed Ombrone Pistoiese e praticamente tutti i torrenti e fossi minori) e varie cittadine a valle di Firenze, come Empoli e Pontedera. Dopo il disastro, le campagne rimasero allagate per giorni, e molti comuni minori risultarono isolati e danneggiati gravemente. Nelle stesse ore, sempre in Toscana, una devastante alluvione caus\xc3\xb2 lo straripamento del fiume Ombrone, colpendo gran parte della piana della Maremma e sommergendo completamente la citt\xc3\xa0 di Grosseto.\nNel frattempo, altre zone d'Italia vennero devastate dall'ondata di maltempo: molti fiumi del Veneto, come il Piave, il Brenta e il Livenza, strariparono, e ampie zone del Polesine furono allagate portando anche all'alluvione di Venezia; in Friuli lo straripamento del Tagliamento coinvolse ampie zone e comuni del suo basso corso, come Latisana; in Trentino la citt\xc3\xa0 di Trento fu investita pesantemente dallo straripamento dell'Adige."
"Il centro storico di Genova \xc3\xa8 il nucleo della citt\xc3\xa0 vecchia organizzato nel dedalo di vicoli (caruggi) di origine medievale che si sviluppa - da est ad ovest - dalla collina di Carignano alla stazione FS di Genova Piazza Principe, a ridosso di quello che era il Palazzo del Principe, residenza dell'ammiraglio Andrea Doria. Urbanisticamente la zona fa parte del Municipio I Centro-Est.\n\xc3\x88 da notare comunque che l'attuale territorio comunale nasce dalla fusione, avvenuta a pi\xc3\xb9 riprese a partire dalla seconda met\xc3\xa0 del XIX secolo, della Genova storica con i comuni e le cittadine adiacenti (ora quartieri), alcuni dei quali dotati di propri centri storici pi\xc3\xb9 o meno antichi e urbanisticanente rivoluzionati negli anni.\nLe grandi operazioni urbanistiche portate avanti dalla prima met\xc3\xa0 del XIX secolo fino ad oltre la met\xc3\xa0 del XX (difficilmente replicabili oggi, dato il maggior interesse alla tutela dei quartieri storici da parte della pubblica amministrazione), unite ai danni avvenuti durante la seconda guerra mondiale (molti degli edifici antichi sono andati distrutti durante i bombardamenti alleati), hanno in parte stravolto il tessuto originario del centro storico. Poco meno di un quarto degli edifici (23,5%) risale al dopoguerra o ad anni successivi.\n\n"
'Pirri \xc3\xa8 un centro abitato di 29 638 abitanti appartenente alla citt\xc3\xa0 di Cagliari con lo status di municipalit\xc3\xa0.\nSituata nella porzione nordorientale del territorio di Cagliari, a circa 5 chilometri dal suo centro storico, e confinante con i comuni di Monserrato e di Selargius, la sua popolazione conta quasi un quinto della popolazione totale del capoluogo della Sardegna.\n\n'
"Bari (, AFI: ['ba\xcb\x90ri]; B\xc3\xa0re - ['ba\xcb\x90r\xc9\x99] in dialetto barese, fino al 1931 Bari delle Puglie) \xc3\xa8 un comune italiano di 313 527 abitanti, capoluogo della regione Puglia e dell'omonima citt\xc3\xa0 metropolitana. Posta al centro di un'area metropolitana di circa un milione di abitanti, \xc3\xa8 la citt\xc3\xa0 maggiormente popolata che si affaccia sul Mar Adriatico.\xc3\x88 nota anche per essere la citt\xc3\xa0 nella quale riposano le reliquie di San Nicola. Tale condizione ha reso Bari e la sua basilica uno dei centri prediletti dalla Chiesa ortodossa in Occidente e anche un importante centro di comunicazione interconfessionale tra l'Ortodossia e il Cattolicesimo.\nBari ha una solida tradizione mercantile-imprenditoriale e da sempre \xc3\xa8 punto nevralgico nell'ambito del commercio e dei contatti politico-culturali con il Medio Oriente. Il suo porto \xc3\xa8 il maggiore scalo passeggeri del mare Adriatico. Dal 1930 si tiene a Bari la Fiera del Levante, tra le principali esposizioni fieristiche d'Italia.\n\n"