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'Per arte romana si intende l\'arte della civilt\xc3\xa0 di Roma, dalla fondazione alla caduta dell\'Impero d\'Occidente, sia nella citt\xc3\xa0 che nel resto d\'Italia e nelle province orientali e occidentali. L\'arte nella parte orientale dell\'Impero, dopo la caduta dell\'Occidente, sebbene sia in continuit\xc3\xa0 con la Roma imperiale, viene indicata come arte bizantina.\nLe forme artistiche autoctone, nella fase delle origini e della prima repubblica, sono piuttosto elementari e poco raffinate. Con il contatto con la civilt\xc3\xa0 greca Roma avr\xc3\xa0 un atteggiamento ambivalente nei confronti della "superiore" arte greca: progressivamente ne apprezzer\xc3\xa0 le forme, mentre prover\xc3\xa0 disprezzo per gli autori, artisti greci socialmente inferiori nei confronti dei conquistatori romani (lo stesso atteggiamento era tenuto verso filosofi e poeti ellenici). Con il passare dei secoli l\'arte greca avr\xc3\xa0 un sempre maggiore apprezzamento, anche se non mancheranno tendenze autoctone "anticlassiche" che costituiranno un elemento di continuit\xc3\xa0 con l\'arte romanica.\n\n'
'Il Museo di arte contemporanea di Roma (MACRO) \xc3\xa8 un istituto museale situato nei pressi di Porta Pia, nel quartiere Salario di Roma realizzato dall\'architetto francese Odile Decq. Il MACRO Ha fatto parte fino al 2017 del sistema "Musei in Comune" della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Dal gennaio 2018, a seguito della riorganizzazione delle istituzioni culturali della citt\xc3\xa0, la gestione \xc3\xa8 stata affidata all\xe2\x80\x99Azienda Speciale Palaexpo, ente strumentale di Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale.\nUna sede secondaria, denominata MACRO Future, \xc3\xa8 situata in due padiglioni dell\'ex mattatoio di Testaccio, vicino alla Piramide Cestia.\nIstituito tra la fine del XIX secolo e l\'inizio del XX secolo con il nome di Galleria comunale d\'arte moderna e contemporanea di Roma, il museo ha avuto sede in diversi edifici.\nAll\'inizio del XXI secolo \xc3\xa8 stato destinato a museo di arte contemporanea di Roma.\n\n'
"Arte paleocristiana \xc3\xa8 il termine che designa la produzione artistica dei primi secoli dell'era cristiana, compresa entro limiti di spazio e di tempo convenzionali: le testimonianze pi\xc3\xb9 significative risalgono in genere al III-IV secolo, poi si inizia a parlare anche di arte dei singoli centri d'arte: arte bizantina, arte ravennate, ecc. L'arte paleocristiana comunque viene collocata nell'orbita di Roma imperiale, e ha il suo momento di massimo splendore fra i primi decenni del IV secolo e gli inizi del VI secolo, fino al 604, anno della morte di papa Gregorio I, tanto che l'ideale cristiano assunse, ai suoi inizi, le forme offerte dall'arte della tarda antichit\xc3\xa0. Una specifica iconografia cristiana si svilupp\xc3\xb2 solo gradualmente e in accordo col progredire della riflessione teologica.."
"L'espressione arte contemporanea si riferisce all'insieme di movimenti e tendenze artistiche sorte nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, anche se questa periodizzazione non sempre viene (o pu\xc3\xb2 essere) rigorosamente rispettata.L'arte creata o rappresentata dalla fine del modernismo \xc3\xa8 alcune volte chiamata arte postmoderna, tuttavia postmodernismo si pu\xc3\xb2 riferire sia al contesto storico che all'approccio estetico utilizzato; per di pi\xc3\xb9 molti lavori di artisti contemporanei non presentano quegli elementi chiave che caratterizzano l'estetica postmoderna, l'aggettivo contemporanea pu\xc3\xb2 quindi essere preferito perch\xc3\xa9 pi\xc3\xb9 inclusivo.\nCome nelle ricerche critiche di altre discipline comunque, il termine contemporaneo indica che il periodo di interesse e di studio in oggetto non ha esaurito le sue spinte propulsive ma che, invece, sono ben vive nel presente e proprio per questo che \xc3\xa8 di difficile definizione.\nL'arte contemporanea \xc3\xa8 caratterizzata da opere prodotte con tecniche e linguaggi interdipendenti: videoarte, pittura, fotografia, scultura, arte digitale, disegno, musica, happening, fluxus, performance, installazioni.\n\n"
'La commedia dell\'arte \xc3\xa8 nata in Italia nel XVI secolo ed \xc3\xa8 rimasta popolare fino alla met\xc3\xa0 del XVIII secolo, anni della riforma goldoniana della commedia. Non si trattava di un genere di rappresentazione teatrale, bens\xc3\xac di una diversa modalit\xc3\xa0 di produzione degli spettacoli. Le rappresentazioni non erano basate su testi scritti ma su dei canovacci, detti anche scenari; in origine, le rappresentazioni erano tenute all\'aperto con una scenografia fatta di pochi oggetti. Le compagnie erano composte da dieci persone: otto uomini e due donne. \nAll\'estero era conosciuta come "Commedia italiana". Nella loro formula spettacolare, i comici della Commedia dell\'Arte introdussero un elemento nuovo di portata dirompente e rivoluzionaria: la presenza delle donne sul palcoscenico. In un contratto stipulato con un notaio di Roma il 10 ottobre 1564, si ha la prima apparizione documentata di una donna: la "signora Lucrezia Di Siena" ingaggiata da una compagnia che si proponeva di far commedie nel periodo di carnevale, probabilmente un personaggio di elevata cultura in grado di comporre versi e di suonare strumenti. Solo alla fine del secolo le donne avrebbero preso posto a pieno titolo nelle compagnie teatrali.\nLa denominazione veniva sostituita con altre: commedia all\'improvviso (o improvvisa), commedia a braccio o commedia degli Zanni. Il nome "arte", nel Medioevo, significava "mestiere", "professione": quello del teatrante, infatti, era un vero e proprio mestiere. Bisogna per\xc3\xb2 specificare che era considerato come tale, non per le compagnie amatoriali, ma solo per quelle compagnie associate che venivano riconosciute dai ducati e avevano un vero e proprio statuto di leggi e regole. Grazie a queste ultime, le compagnie associate sottomettevano le altre che venivano definite "ruba piazze".'
"L'arte, nel suo significato pi\xc3\xb9 ampio, comprende ogni attivit\xc3\xa0 umana \xe2\x80\x93 svolta singolarmente o collettivamente \xe2\x80\x93 che porta a forme di creativit\xc3\xa0 e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilit\xc3\xa0 innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Pertanto l'arte \xc3\xa8 un linguaggio, ossia la capacit\xc3\xa0 di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione.\nNel suo significato pi\xc3\xb9 sublime l'arte \xc3\xa8 l'espressione estetica dell'interiorit\xc3\xa0 e dell'animo umano. Rispecchia le opinioni, i sentimenti e i pensieri dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico. \nAlcuni filosofi e studiosi di semantica, invece, sostengono che esista un linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, tuttavia gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono stati finora infruttuosi.\nL'arte pu\xc3\xb2 essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo. In questo senso le professioni artigianali \xe2\x80\x93 quelle cio\xc3\xa8 che afferiscono all'artigianato \xe2\x80\x93 discendono spesso dal Medioevo, quando si svilupparono attivit\xc3\xa0 specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle corporazioni. Ogni arte aveva una propria tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi.\n\n"