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"Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (MPS) \xc3\xa8 un istituto di credito italiano fondato nel 1472 sotto forma di Monte di Piet\xc3\xa0 per correre in aiuto alle classi disagiate della popolazione della citt\xc3\xa0 di Siena. \xc3\x88 la pi\xc3\xb9 antica banca in attivit\xc3\xa0 ed \xc3\xa8 ritenuta anche la pi\xc3\xb9 longeva al mondo.Costituisce, assieme alle altre societ\xc3\xa0 del gruppo, il 4\xc2\xba gruppo bancario italiano dopo Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco BPM. \xc3\x88 attivo sull'intero territorio italiano e sulle principali piazze internazionali. L'operativit\xc3\xa0 del gruppo, oltre all'attivit\xc3\xa0 bancaria tradizionale, copre l'asset management, il private banking (fondi comuni di investimento mobiliari, gestioni patrimoniali per i clienti privati, fondi pensione e polizze vita), l'investment banking alla finanza innovativa d'impresa (finanza di progetto, private equity e consulenza finanziaria).\nFino al 17 marzo 2017 \xc3\xa8 stata quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano da cui \xc3\xa8 uscita in seguito al protrarsi della sospensione stabilita dalla CONSOB il 22 dicembre 2016, quando chiuse a un prezzo di 15,08 \xe2\x82\xac per azione pari a una capitalizzazione scesa a soli 442 milioni di euro, in seguito alla richiesta dell'intervento dello Stato nel capitale sociale, dopo il fallito aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Dal 25 ottobre 2017 in seguito all'approvazione della CONSOB del prospetto informativo dopo la ricapitalizzazione effettuata dallo Stato torna a essere quotata in Borsa con una capitalizzazione superiore ai 5 miliardi di euro. Dal 18 giugno 2018 \xc3\xa8 presente nell'indice FTSE Italia Mid Cap della Borsa di Milano. Il 5 ottobre \xc3\xa8 stata annunciata la vendita ad una societ\xc3\xa0 partecipata da fondi gestiti da Warburg Pincus della controllata belga Banca Monte Paschi Belgio (BMPB). Il prezzo di vendita \xc3\xa8 stato fissato in 42 milioni di euro, soggetto ad un non meglio specificato meccanismo di aggiustamento prezzo.Attualmente l'azionista di maggioranza del Gruppo Montepaschi \xc3\xa8 lo Stato italiano che detiene, complessivamente, il 68,2% del capitale sociale, con la partecipazione diretta del Ministero dell'economia e delle finanze.\n\n"
"Lo scandalo della Banca Romana \xc3\xa8 stato un caso politico-finanziario di rilevanza nazionale che fu al centro delle cronache italiane dal 1892 al 1894 e che ebbe come elemento centrale la scoperta delle attivit\xc3\xa0 illecite del governatore della Banca Romana nel decennio precedente. Furono coinvolti presidenti del Consiglio, ministri, parlamentari e giornalisti. La banca venne liquidata dalla Banca d'Italia, istituita a seguito dello scandalo per riformare il sistema bancario.Quello in questione fu il primo grave scandalo della storia dell'Italia unita ed emerse a seguito dello scoppio della bolla immobiliare seguita all'istituzione di Roma come nuova capitale del regno, evidenziando la grave crisi di solvibilit\xc3\xa0 della Banca Romana causata dall'aver finanziato l'espansione edilizia e le richieste della classe politica. Venne istituita una commissione parlamentare e un'inchiesta penale che misero sotto giudizio il governo, a partire da Francesco Crispi e Giovanni Giolitti. Il processo si concluse con l'assoluzione di tutti gli imputati e l'erario statale dovette far fronte al buco causato dalla cattiva gestione dei crediti. La vicenda mise in luce la necessit\xc3\xa0 di istituire un'unica banca centrale per l'emissione della moneta e col potere di decidere la politica monetaria. Le conseguenze politiche furono minime e gi\xc3\xa0 nel dicembre 1893 Crispi torn\xc3\xb2 ad essere presidente del Consiglio dei ministri per la terza volta."
'Il Regno delle Due Sicilie fu uno Stato sovrano dell\'Europa meridionale esistito dal dicembre 1816 al febbraio 1861, ovvero dalla Restaurazione all\'Unit\xc3\xa0 d\'Italia.\nPrima della Rivoluzione francese del 1789 e delle successive campagne napoleoniche, la dinastia dei Borbone aveva regnato sui medesimi territori sin dal 1734, ma essi risultavano divisi in due reami distinti: il regno di Napoli e il regno di Sicilia. Un anno dopo il congresso di Vienna e a seguito del trattato di Casalanza, il sovrano Ferdinando di Borbone, che prima d\'allora assumeva in s\xc3\xa9 la corona napoletana (al di qua del Faro) come Ferdinando IV e quella siciliana (al di l\xc3\xa0 del Faro) come Ferdinando III, riun\xc3\xac in un\'unica entit\xc3\xa0 statuale i due reami, attraverso la Legge fondamentale del Regno delle Due Sicilie dell\'8 dicembre 1816, a quasi 400 anni dalla prima proclamazione del Regno Utriusque Siciliae da parte di Alfonso V d\'Aragona. La capitale era Palermo, secolare sede del Parlamento Siciliano, ma gi\xc3\xa0 l\xe2\x80\x99anno successivo (1817) fu spostata a Napoli. Palermo continu\xc3\xb2 ad essere considerata "citt\xc3\xa0 capitale" dell\'isola di Sicilia.Il regno ebbe fine con la spedizione dei Mille, la firma dell\'armistizio e la resa di Francesco II il 17 febbraio 1861, e la proclamazione del Regno d\'Italia il 17 marzo dello stesso anno.\n\n'
"Il Regno d'Italia fu lo Stato italiano proclamato il 17 marzo 1861 durante il Risorgimento, in seguito alla Seconda guerra d'indipendenza combattuta dal Regno di Sardegna per conseguire l'unificazione nazionale italiana, unificazione poi proseguita con la Terza guerra d'indipendenza italiana nel 1866 e l'annessione dello Stato Pontificio, con la conseguente presa di Roma, nel 1870.\nIl completamento del territorio nazionale avvenne tuttavia solo al termine della prima guerra mondiale, considerata come la quarta guerra d'indipendenza italiana, il 4 novembre 1918 (giorno della diramazione del Bollettino della Vittoria che annunciava che l'Impero austro-ungarico si arrendeva all'Italia) in base all'armistizio firmato a Villa Giusti, nei pressi di Padova. Con il successivo trattato di Saint-Germain-en-Laye, nel 1919, l'Italia complet\xc3\xb2 l'unit\xc3\xa0 nazionale con l'annessione di Trento, Trieste, l'Istria e parte della Dalmazia.\nDal 1861 al 1946 fu una monarchia costituzionale basata sullo Statuto Albertino, concesso nel 1848 da Carlo Alberto di Savoia ai suoi sudditi del Regno di Sardegna, prima di abdicare l'anno successivo. Al vertice dello Stato vi era il re, il quale riassumeva in s\xc3\xa9 i tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario seppur esercitati non in maniera assoluta. Tale forma di governo fu avversata dalle frange repubblicane (oltrech\xc3\xa9 internazionaliste e anarchiche) e si concretizz\xc3\xb2 soprattutto in due note vicende: la fucilazione di Pietro Barsanti (considerato il primo martire della Repubblica Italiana) e l'attentato di Giovanni Passannante, di fede anarchica.\nNel 1946 l'Italia divenne una repubblica e nello stesso anno fu dotata di un'Assemblea Costituente al fine di redigere una costituzione avente valore di legge suprema dello Stato repubblicano, onde sostituire lo Statuto Albertino sino ad allora vigente. Nel periodo del Regno d'Italia fu a pi\xc3\xb9 riprese intrapresa la costituzione di possedimenti coloniali che compresero domini in Africa orientale, in Libia e nel Mediterraneo, e una concessione a Tientsin, in Cina. Il Regno d'Italia prese parte alla terza guerra d'indipendenza, a diverse guerre coloniali e a due conflitti mondiali.\nLa trasformazione nell'attuale assetto istituzionale avvenne in seguito a un referendum tenutosi il 2 e 3 giugno, che sanc\xc3\xac la nascita della Repubblica Italiana, che il 1\xc2\xba gennaio 1948 si dot\xc3\xb2 di nuova Costituzione.\n\n"
'Il Ticino ha un ruolo importante nel Settore bancario svizzero. Lugano \xc3\xa8 infatti la terza piazza finanziaria, dopo Zurigo e Ginevra. Lo sviluppo delle banche ticinesi \xc3\xa8 per\xc3\xb2 pi\xc3\xb9 recente di quello delle banche ginevrine e zurighesi.\n\n'