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"L'usura (parola neolatina usata anche per definire l'applicazione illegale degli interessi finanziari) \xc3\xa8 la pratica che consiste nel fornire prestiti a tassi di interesse considerati illegali, socialmente riprovevoli e tali da rendere il loro rimborso molto difficile o impossibile, spingendo perci\xc3\xb2 il debitore ad accettare condizioni poste dal creditore a proprio vantaggio, come la vendita a un prezzo particolarmente vantaggioso per il compratore di un bene di propriet\xc3\xa0 del debitore, oppure spingendo il creditore a compiere atti illeciti ai danni del debitore per indurlo a pagare.\n\n"
"La Donazione di Costantino (in latino: Constitutum Constantini) \xc3\xa8 un documento apocrifo conservato in copia nei Decretali dello Pseudo-Isidoro (IX secolo) e, per interpolazione filologica, nel Decretum Gratiani del giurista Graziano (XII secolo), costituito da un falso editto di Costantino I enunciante concessioni favorevoli al potere della Chiesa di Roma e utilizzato per giustificare la nascita del potere temporale dei pontefici romani.\nIl filologo italiano Lorenzo Valla nel 1440 dimostr\xc3\xb2 in modo inequivocabile che il documento era un falso, facendo notare che il testo era scritto in un latino non riconducibile filologicamente a quello in uso nel corso del IV secolo, e che dunque doveva risalire a un'epoca ben pi\xc3\xb9 prossima alla sua scoperta. La critica storica ha riservato molta attenzione a questo documento; si segnala, ad esempio, come lo storico Federico Chabod dedic\xc3\xb2 a esso varie pagine del suo Lezioni di metodo storico."
'Terni (Interamna Nahars in latino) \xc3\xa8 un comune italiano di 109 340 abitanti, capoluogo dell\'omonima provincia in Umbria.\nL\'area della conca ternana risulta interessata da insediamenti stabili gi\xc3\xa0 in et\xc3\xa0 protostorica, come \xc3\xa8 testimoniato dalla necropoli delle Acciaierie, utilizzata a partire dall\'ultima fase dell\'Et\xc3\xa0 del Bronzo finale (X sec. a.C.) fino a tutta la fase iniziale della prima Et\xc3\xa0 del Ferro (IX secolo/inizi VIII sec. a.C.) da una comunit\xc3\xa0 cospicua, riconducibile alla facies protostorica detta Cultura di Terni.\nL\'abitato pertinente alla necropoli era posto nella fascia collinare e pedemontana a nord dell\'attuale citt\xc3\xa0, probabilmente nella zona della Civitella, mentre solo in et\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 tarda (VII sec. a.C.) si avr\xc3\xa0 la nascita di un vero e proprio centro protourbano nell\'area posta alla confluenza tra fiume Nera e torrente Serra. I dati archeologici sembrano confermare, quindi, la tradizionale data di fondazione della citt\xc3\xa0, collocata al 672 a.C. in base ad un\'iscrizione del 32 d.C. (Corpus Inscriptionum Latinarum XI, 4170) . Le genti preromane che abitavano tali insediamenti nelle fonti latine sono chiamate Nahartes (da cui il nome della citt\xc3\xa0, Interamna Nahartium, ossia dei Naharti), etnonimo che accomuna tutte le popolazioni umbre che vivevano lungo il corso del fiume Nahar (il Nera) in fondo alla valle.\nCitt\xc3\xa0 ad elevato tasso di sviluppo industriale sin dal medioevo, quando era un ricco e combattivo libero Comune con decine e decine di mulini ad acqua, nel XIX secolo vide crescere la sua potenzialit\xc3\xa0 industriale nella seconda rivoluzione industriale, tanto da essere soprannominata "La Citt\xc3\xa0 d\'Acciaio" e la "Manchester italiana". Ospita le famose Acciaierie fondate dal 1884 e dal 1875 con un\'importante Fabbrica d\'Armi, tuttora attiva, oltre ad impianti idroelettrici ed opifici specializzati nei settori tessile e chimico. Prima citt\xc3\xa0 industriale in Italia dopo quelle del famoso Triangolo, ha sub\xc3\xacto pesantissimi bombardamenti nel corso della seconda guerra mondiale da parte degli Alleati.\nNel XXI secolo, Terni conserva soprattutto una struttura moderna, sorta soprattutto con le ricostruzioni post-belliche. Nonostante ci\xc3\xb2 sono ancora rintracciabili nella citt\xc3\xa0 rinvenimenti archeologici dell\'et\xc3\xa0 del ferro, monumenti romani, medievali e barocchi. Alle zone urbane moderne, infatti, si alternano paesaggi verdi (in primis la cascata delle Marmore e la campagna ternana), e nonostante la II grande guerra, numerose sono ancora le testimonianze di resti romani, medievali, rinascimentali e barocchi.\n\n'
"La storia di Firenze riguarda le vicende storiche relative a Firenze, citt\xc3\xa0 dell'Italia centrale.\n\n"
'L\'economia romana ovvero della Civilt\xc3\xa0 romana si basava principalmente sul settore agricolo e del commercio, in misura minore su quello dei servizi (societ\xc3\xa0 pre-industriale). Era per\xc3\xb2 l\'agricoltura a costituire il settore trainante dell\'intera economia del mondo romano, con la conseguente necessit\xc3\xa0 di costruire strumenti e macchinari adatti. Secondo stime recenti, durante l\'et\xc3\xa0 imperiale, il 30-40% della popolazione era impiegata in questo settore. Certamente un requisito importante e necessario per avere un\'economia stabile o crescente fu la pace (pax romana) in molte zone dell\'Impero.\nIl libero commercio agricolo aveva cambiato il panorama italico e, a partire dal I secolo a.C., le grandi propriet\xc3\xa0 terriere dedicate alla coltivazione della vite, dei cereali e dell\'ulivo, avevano completamente "strangolato" i piccoli agricoltori, che non potevano competere con il prezzo del grano importato. L\'annessione infatti di Sicilia (241 a.C.), Cartagine (146 a.C.) e Egitto (30 a.C.), port\xc3\xb2 l\'Italia romana a rifornirsi sempre pi\xc3\xb9 di cereali dalle province. A sua volta, l\'olio d\'oliva e il vino divennero i principali prodotti esportati dall\'Italia. E sebbene si praticasse le rotazione delle colture, nel complesso la produttivit\xc3\xa0 agricola rimaneva molto bassa: 1 tonnellata circa per ettaro.\nRoma privilegi\xc3\xb2 l\'espansione territoriale, quindi l\'agricoltura, fin dall\'origine. Si possono distinguere due fasi: all\'inizio prevalevano i piccoli e medi proprietari terrieri, che costituivano anche il nerbo dell\'esercito; successivamente prevalse il latifondo e si dovette creare un esercito di mercenari. Il cambiamento fu indotto dalla crisi economica successiva alla seconda guerra punica, che rovin\xc3\xb2 molti proprietari terrieri; ne seguirono anche la crisi della repubblica e, dopo lotte interne durate due secoli, la nascita dell\'impero. Il latifondo dette gradualmente vita all\'\xc2\xabeconomia delle ville romane\xc2\xbb, centri di produzione agricola sempre pi\xc3\xb9 ampi e sontuosi. La spesa pubblica era poi concentrata soprattutto sull\'esercito ed in seconda battuta sulla costruzione di grandi opere pubbliche.\n\n'