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Cerreto Guidi (pronuncia: /ʧerˈreto ˈgwidi/) è un comune italiano di 10 993 abitanti della città metropolitana di Firenze, in Toscana. Nelle vicinanze dei comuni di San Miniato, Vinci e Empoli, Cerreto Guidi è situata a circa 7 chilometri a Nord-Est di Fucecchio.
La Villa medicea di Cerreto Guidi è una residenza nobiliare situata nel centro di Cerreto Guidi, in provincia di Firenze, in via dei Ponti Medicei 7. È tra le poche ville medicee ad essere stabilmente aperte come museo, ospitando dal 2002 il Museo storico della caccia e del territorio. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali la gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Empoli (pronuncia /ˈempoli/) è un comune italiano di 51,236 in Toscana. È il capoluogo dell'Unione dei comuni dell'empolese valdelsa, di cui fa parte insieme ai comuni di Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Vinci.
Le ville medicee sono dei complessi architettonici rurali venuti in possesso in vari modi alla famiglia dei Medici fra il XV ed il XVII secolo nei dintorni di Firenze ed in Toscana. Oltre che luoghi di riposo e svago esse rappresentavano la "reggia" estiva sui territori amministrati dai Medici e il centro delle attività economiche agricole dell'area in cui si trovavano. Il 23 giugno 2013 la XXXVII Sessione del Comitato per il Patrimonio dell'Umanità a Phnom Penh ha iscritto l'insieme di 14 ville alla lista dei siti UNESCO come 49º bene in Italia.
La villa medicea di Castello si trova nella zona collinare di Castello a Firenze, molto vicina all'altra celebre villa medicea de La Petraia, ed è famosa soprattutto per i magnifici giardini, secondi solo a quelli di Boboli. Oggi la villa, chiamata anche Villa Reale, L'Olmo o Il Vivaio, è visitabile solo su prenotazione in occasioni speciali perché sede dell'Accademia della Crusca e dell'Opera del Vocabolario Italiano. Il parco è invece gestito dalla Direzione regionale Musei Toscana, organo periferico del Ministero per i beni e le attività culturali.
La Marina è un torrente della provincia di Firenze, affluente del fiume Bisenzio, lungo complessivamente 13 km, di cui 10 si snodano nel comune di Calenzano e 3 in quello di Campi Bisenzio.La Marina si forma dalla confluenza di diversi ruscelli che scendono dal Monte Maggiore e percorrendo la sua valle, compresa tra i Monti della Calvana ed il Monte Morello, riceve le acque di numerosi torrentelli minori come il Fosso di Secciano, il Fosso di Torri e la Marinella di Legri. Attraversati i centri abitati di Carraia, de La Chiusa e di Calenzano, la Marina entra nel territorio comunale di Campi Bisenzio in località Le Prata, riceve le acque del Garille Nuovo e confluisce nel Bisenzio nei pressi della località di Fornello. Nell'ultima parte del suo percorso scorre a fianco di Villa Montalvo.
La Villa Medicea La Petraia si trova nella zona collinare di Castello, in via Petraia 40 a Firenze. È ritenuta una delle più belle e celebrate ville medicee, collocata in una posizione panoramica che domina la città di Firenze. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali la gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Paolo Giordano I Orsini (Bracciano, 1º gennaio 1541 – Salò, 13 novembre 1585) fu un militare e nobile italiano, primo duca di Bracciano dal 9 ottobre 1560 sino alla morte. Il 28 gennaio 1556 sposò Isabella de' Medici, figlia di Cosimo I de' Medici e di Eleonora di Toledo. L'improvvisa e misteriosa morte della celebre moglie diede origine alla "leggenda nera" di Casa Medici e su Paolo Giordano ricadde l'accusa di averla assassinata. Tuttavia, recenti studi e ricerche hanno svelato che Isabella non morì affatto uccisa dal marito, ma molto più semplicemente cessò di vivere per una ostruzione alle vie biliari e urinarie.
La Villa Medicea di Cafaggiòlo, detta anche Castello di Cafaggiolo, si trova nel comune di Barberino di Mugello, a nord di Firenze ed è una delle ville medicee più legate alla storia dei Medici. In passato, veniva indicata anche come Cafagiolo, com'è indicato nella famosa lunetta di Utens della fine del XVI secolo. Dal 2013 la villa rientra nell'elenco del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
La Villa medicea di Poggio a Caiano, erroneamente chiamata anche Ambra (Ambra era un vecchio casamento rovinato), è una delle ville medicee più famose e si trova nel comune di Poggio a Caiano (Prato). Oggi è di proprietà statale e ospita due nuclei museali: uno degli appartamenti storici (piano terra e primo piano) e il Museo della natura morta (secondo piano). La villa è forse il migliore esempio di architettura commissionata da Lorenzo il Magnifico, in questo caso a Giuliano da Sangallo verso il 1480. Non a caso si tratta di un edificio privato, in cui sono presenti elementi che fecero poi da modello per gli sviluppi futuri della tipologia delle ville: compenetrazione tra interno ed esterno mediante filtri come le logge, distribuzione simmetrica degli ambienti attorno a una salone centrale (spazio "centrifugo"), posizione dominante nel paesaggio, recupero consapevole di elementi architettonici classici (come la volta a botte e il frontone di tempio ionico in facciata).
Castello è un quartiere a nord-ovest di Firenze, in parte arrampicato sulla collina di Quarto, al confine col comune di Sesto Fiorentino.
Villa Montalvo è una villa signorile posta alle porte dell'abitato di Campi Bisenzio (provincia di Firenze): si estende per circa 3.000 metri quadrati ed è di proprietà dell'amministrazione comunale. Originariamente nota come Villa alla Marina per la vicinanza dell'omonimo corso d'acqua (si trova infatti alla confluenza del torrente Marina con il fiume Bisenzio), deve il suo attuale nome al fatto che fu per tre secoli dimora dei membri della nobile famiglia di origini spagnole Ramirez de Montalvo.
La Villa medicea di Careggi è una delle più antiche tra le ville appartenute alla famiglia Medici. Si trova nella zona leggermente in collina del quartiere periferico di Careggi a Firenze, in via Gaetano Pieraccini 17.
Palazzo Ramirez de Montalvo è un palazzo storico che si trova a Firenze in Borgo Albizi 26. Deve il suo nome al fatto di essere stato la residenza della famiglia Ramirez de Montalvo.
Il parco urbano di Villa Montalvo è una vasta area di verde pubblico (si estende per 19 ettari) che si trova immediatamente fuori dell'abitato di Campi Bisenzio, nei pressi della villa da cui prende il nome.
Sebbene la coltivazione delle piante per l'alimentazione umana e per gli animali risalga all'epoca preistorica e una prima idea di giardino possa farsi risalire ad un grafogramma sumero del 3000 a.C., raffigurante un triangolo con al centro disegnato un albero, le prime testimonianze dell'esistenza di giardini ornamentali realmente compiuti sono da considerarsi le pitture murali egiziane del 1500 a.C.. I giardini più rinomati del mondo occidentale antico furono i giardini di Tolomeo ad Alessandria d'Egitto e grande influenza ebbe la tradizione di giardinaggio importata a Roma da Lucullo. Le pitture murali di Pompei, insieme ai resti archeologici, sono testimonianze degli sviluppi elaborati che portarono anche alla costruzione di enormi giardini grazie alla grande ricchezza dei romani. I resti di alcuni di questi grandi giardini sono ancora oggi visibili, come ad esempio presso Villa Adriana a Tivoli. Purtroppo durante il XVI e il XVII secolo le antiche ville romane furono letteralmente spogliate dei loro marmi e delle loro statue, che furono portate in altri giardini patrizi, cardinalizi o papali. Da qui il detto "Ciò che non fecero i barbari, lo fecero i Barberini". Bisanzio e la Spagna moresca mantennero vive le tradizioni dopo il VI secolo. Nel frattempo una tradizione di giardinaggio si era autonomamente sviluppata in Cina, e poi in seguito da qui in Giappone, dove si tradusse nella creazione di giardini aristocratici che riproducevano paesaggi in miniatura centrati attorno a laghetti oppure dei severi giardini zen presso i templi. In Europa, l'arte del giardino rinacque durante il XIII secolo in Languedoc e nell'Île-de-France, e poi nei giardini delle ville italiane nel primo Rinascimento. I parterre francesi, la cui tradizione risale alla fine del XVI secolo ebbe il suo massimo fulgore nelle interpretazione che ne diede André Le Nôtre nella progettazione dei principali giardini nobiliari di Francia (si veda a tal proposito il delizioso film "Le regole del caos" di Alan Rickman, del 2014). Nel XVIII secolo il giardino di paesaggio inglese aprì nuove prospettive. Il XIX secolo vide il fiorire del revival dei giardini storici e la nascita dei giardini romantici di cui una delle espressioni più note è quella dei cottage garden inglesi. Dal XX secolo l'architettura dei giardini si evolvette integrandosi e sovrapponendosi con le nuove discipline dell'urbanistica, con il design, con l'arte delle installazioni, delle performance e della Land Art.
La Villa Medicea di Artimino, chiamata anche La Ferdinanda o Villa dei cento camini, si trova su un poggio dirimpetto a quello del piccolo paese medievale di Artimino, una frazione del comune di Carmignano (Prato). Oggi è sede di congressi, ricorrenze ed eventi speciali; ha anche ospitato, al piano interrato, il Museo archeologico comunale, poi trasferito in una nuova sede all'interno del borgo di Artimino.