Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
L'ebraismo è la religione più antica ad essere ancor oggi praticata in Italia. A Roma è documentata una presenza ininterrotta dell'ebraismo fin dai tempi precedenti la comparsa del cristianesimo. L'espressione ebrei italiani (יהודים איטלקים) può indicare, in senso lato, tutti quegli ebrei che vivono in Italia o che hanno ascendenze italiane o, in un senso più ristretto, le comunità in cui è in uso il "rito italiano", diversamente dalle comunità in cui sono in uso il rito sefardita o aschenazita. La comunità ebraica italiana trae le sue origini nel II secolo a.C., quando i primi ebrei arrivarono a Roma grazie agli intensi scambi commerciali nel bacino del Mediterraneo. Già nel I secolo d.C. la comunità ebraica romana era fiorente e stabile tant'è che poté riscattare gli ebrei fatti schiavi durante l'assedio di Gerusalemme del 70. La maggioranza degli ebrei italiani di conseguenza non appartiene a nessuno dei due gruppi rituali maggiori presenti in seno all'ebraismo (quello sefardita-spagnolo e quello askenazita-tedesco), ma sono di rito italiano (Italkim o bene romi) che è, insieme al rito temani (yemenita) uno dei riti ebraici più antichi; già nel Talmud si trovano accenni ad usi tipici dei bene romi (figli di Roma). Il rito italiano attuale può essere suddiviso inoltre in due sottocategorie: il rito italiano degli ebrei del centro e nord Italia, più vicino al rito romano originario e simile nella maggior parte dei suoi aspetti al rito askenazita-tedesco ed il rito romano degli attuali ebrei romani, più simile al rito sefardita a causa delle influenze conseguenti all'immigrazione a Roma degli ebrei sefarditi dopo la cacciata dalla Spagna.
Villa Favard, chiamata anche Palazzo Favard, si trova a Firenze, in via Curtatone 1, angolo Lungarno Vespucci 36, con affacci anche su via Palestro 2, via e via Curtatone 1. È attualmente sede della scuola di Fashion Business e Design Polimoda. Si tratta di una delle opere maggiori di Giuseppe Poggi e di uno dei più significativi esempi di architettura privata fiorentina del secondo Ottocento: chiaramente ispirata a modelli propri delle residenze suburbane fiorentine del Cinquecento, si presenta autonoma rispetto agli allineamenti viari - vinti gli ostacoli posti dall'amministrazione comunale -, aperta alla luce del lungarno e circondata da un giardino che le conferisce, nonostante il tessuto urbano nel quale si colloca (e nonostante sia sempre stata indicata dal Poggi come 'palazzo'), la dignità di villa.
Per Valdera geograficamente si intende quella parte di Provincia di Pisa costituita dai comuni di: Capannoli Casciana Terme Lari Chianni Crespina Lorenzana Lajatico Palaia Peccioli Ponsacco TerricciolaOggi si fa rientrare in Valdera anche alcuni comuni del Valdarno Inferiore costituito dai comuni di: Pontedera Bientina Buti Calcinaia Santa Maria a MonteAl 31.12.2015 il comprensorio della Valdera conta 57.189 abitanti distribuiti su una superficie complessiva di 624,17 km quadrati e una densità di (187 ab/km²). Comprendendo anche i comuni del Valdarno Inferiore limitrofi conta complessivamente 126.224 abitanti distribuiti su una superficie complessiva di 1184,36 km quadrati e una densità di (106 ab/km 2). L'idea e il concetto di "Valdera" si affermano nel corso del XX secolo in seguito alla crescente importanza economica e amministrativa di Pontedera, città su cui gravitano per servizi amministrativi e scolastici, sanitari e industriali, con cui gli altri comuni della Valdera ne beneficiano. In questo senso la "Valdera" è venuta nel tempo a sostituirsi a entità geografiche più antiche. Una qualche corrispondenza tra la Valdera di oggi è stata ritrovata nel periodo medioevale, quando la consorteria/clan dei Cadolingi controllava varie località tra Bientina e le Colline di Lari (quindi allineate non esattamente lungo il fiume Era), formando quella che potrebbe esser detta "Cadolingia" (con centro "direzionale" a Travalda tra Ponsacco e Pontedera. Negli anni '50 il Movimento Comunità promosso da Adriano Olivetti insieme a intellettuali locali (primo fra tutti Francesco Bagatti), nell'intento di portare le idee di autonomia, responsabilizzazione, autogoverno, federalismo, democrazia responsabilizzante già sperimentati nel Canavese in questa parte di Toscana, promosse un tentativo di trasformare la Valdera in un'entità di autogoverno di tipo cantonale. Progetto svanito poi velocemente con la morte di Adriano Olivetti e del suo Movimento Comunità. Negli ultimi decenni, si è assistito al tentativo da parte di Peccioli, località più centrale di Pontedera per molti comuni della Valdera, di costituirsi come centro principale della detta area. Nel 2008 la Valdera ha avuto un riconoscimento "politico" quando i 9 comuni della zona hanno dato vita all'Unione dei Comuni.
L'Unione Valdera è un'unione di comuni della Toscana, in provincia di Pisa, formata dai comuni di: Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme Lari, Palaia e Pontedera. La sede principale dell'Unione Valdera e dei suoi organi amministrativi (consiglio, giunta, direzione amministrativa) è a Pontedera in via Brigate Partigiane 4.
Toiano è una frazione del comune italiano di Palaia, nella provincia di Pisa, in Toscana.
Gello è una frazione del comune italiano di Palaia, nella provincia di Pisa, in Toscana.
Il movimento LGBT, conosciuto anche come movimento di liberazione omosessuale, è il nome collettivo attribuito alla serie di gruppi, organizzazioni e associazioni accomunati dal progetto di cambiamento della condizione sociale, culturale, umana, giuridica e politica delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali. Già alla fine del XIX secolo esistevano forme più o meno ufficiali di associazionismo omosessuale ma il movimento omosessuale contemporaneo nasce negli anni sessanta del XX secolo negli Stati Uniti d'America.
La storia dell'istruzione in Italia si riferisce all'evoluzione dell'istruzione scolastica in Italia a partire dal periodo medioevale fino ai giorni nostri.
Alica è una frazione del comune italiano di Palaia, nella provincia di Pisa, in Toscana. Il suo nome sembra da riferire all'aspetto delle antiche coltivazioni di Triticum spelta, quasi a formare un campus alicae. Alica è infatti il termine latino che dovrebbe identificare il farro medio o la spelta, coltivate sin dall'antichità e usate anche dai Romani.
I moti di Milano furono una rivolta di una parte della popolazione di Milano contro il governo, che si svolse tra il 6 e il 9 maggio del 1898. Gli scontri avvennero a seguito di manifestazioni da parte di lavoratori che scesero in strada contro la polizia e i militari per protestare contro le condizioni di lavoro e l'aumento del prezzo del pane dei mesi precedenti, come avvenne anche in altre città italiane nello stesso periodo. Le notizie da Milano portarono il governo a dichiarare lo stato d'assedio con il passaggio di poteri al generale Fiorenzo Bava Beccaris. Egli agì duramente fin dall'inizio per soffocare ogni possibile forma di protesta; l'utilizzo indiscriminato delle armi da fuoco e, in particolare, di cannoni all'interno della città portarono il risultato desiderato, ma anche numerose vittime, spesso semplici astanti. I «cannoni di Bava Beccaris» passarono alla storia come simbolo di un'insensata e sanguinosa repressione. Gli avvenimenti furono considerati parte della reazione conservatrice alla svolta politica in atto all'epoca in Italia, «un colpo di coda, l'ultimo sussulto degli ambienti retrivi di Corte, della destra liberale incline al "principato costituzionale" alla prussiana, dei fautori della interpretazione restrittiva dello Statuto albertino».
Ciuto Brandini (... – 1345) fu un operaio lanaiolo (cardatore) della repubblica fiorentina, figura di precursore del sindacalismo operaio. Pur essendo un semplice ciompo, nel 1345 si mostrò in grado di fomentare e guidare una protesta, nel tentativo di organizzare i propri compagni di lavoro, operai e salariati senza mestiere, al fine di associarli in corporazione con i cardatori. La sua azione politica è considerata come uno dei primi tentativi di associazionismo tra lavoratori.
La Gran Loggia d'Italia degli ALAM (Antichi Liberi Accettati Muratori) è nata in Italia nel 1910, con la denominazione originaria di Serenissima Gran Loggia d'Italia. È un'obbedienza massonica mista fondata da un gruppo di appartenenti al Rito scozzese antico e accettato, usciti dal Grande Oriente d'Italia nel 1908. Anche se la fondazione ufficiale avviene nel 1910, tradizionalmente la sua nascita viene collocata nel 1908 anno della scissione. La sua sede storica fu in Piazza del Gesù 47, a Roma; attualmente ha sede in Roma a Palazzo Vitelleschi, Via San Nicola de' Cesarini 3.
La massoneria è un'associazione su base iniziatica e di fratellanza a carattere umanista, diffusa in molti Stati del mondo, le cui origini sono da rintracciarsi in epoca moderna in Europa, in Inghilterra, precisamente a Londra nel 1717, come unione di associazioni ed organizzazioni gerarchiche di base, dette "logge".Il nome deriva dal francese maçon, ovvero "muratore", legato alla storia delle Corporazioni di liberi muratori (free-masons) medievali, e dalle quali ricavò gli stessi suoi simboli del mestiere, come la livella, il regolo, la squadra, il filo a piombo o il compasso. Il simbolo stesso della massoneria fu poi formalmente definito nei soli strumenti di squadra e compasso. Spesso, nel simbolo è presente anche una grande lettera "G", con varie interpretazioni, tra le quali il significato di Great Architect (Grande Architetto) oppure di God (Dio), ma può essere interpretata anche come Geometria.
Piero Barucci (Firenze, 29 giugno 1933) è un economista e politico italiano.