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Con cinquecentina s'intende un libro stampato nel XVI secolo. Il termine, nato in ambito bibliografico e biblioteconomico, è di conio piuttosto recente: adoperato inizialmente come aggettivo (sinonimo di cinquecentesco) in attributo di edizione, a partire dagli anni Sessanta del Novecento comincia a comparire abitualmente come sostantivo.Nella letteratura specializzata, per riferirsi alle pubblicazioni edite nei primi decenni del XVI secolo, che mantengono ancora alcune caratteristiche formali simili a quelle dell'incunabolo, si usa talvolta il termine postincunabolo.
Campi Salentina (Càmpie in dialetto salentino, fino al 1864 chiamata Campi) è un comune italiano di 9 892 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Sorge nel Salento, a 15 km dal capoluogo provinciale in direzione nord-ovest, in una fertile zona coltivata a vigneti. Dal 1998 si fregia del titolo di Città.
La Biblioteca Comunale Dionisio Roberti si trova a Sansepolcro, con sede nel Palazzo Ducci-Del Rosso. Tra le più antiche biblioteche comunali italiane, si caratterizza per la presenza di un significativo fondo antico, particolarmente ricco di edizioni dei secc. XVI/XVIII, e per una sezione che raccoglie studi su Piero della Francesca e sull'arte del Rinascimento italiano.
La biblioteca comunale "Luciano Scarabelli", o più semplicemente biblioteca Scarabelli, è la storica biblioteca di Caltanissetta fondata nel 1862 e ospitata nei locali dell'ex collegio dei Gesuiti. La biblioteca, fondata su numerosi lasciti di collezioni di volumi, è intitolata al filologo Luciano Scarabelli il quale operò negli anni con cospicue donazioni che si sommarono ai preziosi volumi requisiti per decreto ai vari ordini religiosi presenti sul territorio prima dell'unità d'Italia. I personaggi che in epoche e per motivi diversi contribuirono in modo precipuo a rendere preziosa e culturalmente importante la biblioteca furono: il frate priore cappuccino Girolamo Maria al secolo Pietro Guadagno di Caltanissetta, il prefetto Domenico Marco d'Ivrea, il prof. Luciano Scarabelli, piacentino, e il bibliotecario nisseno Calogero Manasia. La biblioteca comunale vanta un importante patrimonio comprendente 142.166 volumi, riviste e 281 manoscritti (anno 2013). Possiede inoltre una collezione sopravvissuta di opere storiche costituenti il fondo antico, tra cui 11 incunaboli di argomenti filosofici e religiosi del 1476-1496, 2 pergamene e più di mille preziose cinquecentine. In omaggio all'illuminata generosità dello Scarabelli, si volle dedicare a lui il nome della Biblioteca il 12 maggio 1882.