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La venereologia è la branca della medicina che si occupa della prevenzione, della diagnosi e del trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili. Le malattie sessualmente trasmissibili (MST) sono infezioni che si possono contrarre attraverso rapporti sessuali e sono generate da batteri, funghi, parassiti e virus. Si differenziano tra loro per contagiosità (più o meno facile trasmissione), sintomatologia (disturbi e segni clinici caratteristici), decorso (tempi e modalità di sviluppo, gravità), prevenzione e cura (comportamenti che possono evitare il contagio e terapie specifiche). Sono malattie prettamente a trasmissione sessuale la sifilide, la gonorrea, il linfogranuloma venereo e l’ulcera, ma anche in altro modo le uretriti aspecifiche, l’herpes, i condilomi, la scabbia, le infezioni delle vie genitali da Candida e Trichomonas, l’epatite virale e l’AIDS. I fattori che mettono più a rischio sono l’aumento dei rapporti sessuali, la frequenza e il numero di partner sessuali, il numero dei partner del proprio o della propria partner e l’autoterapia, cioè cercare di curarsi da soli senza rivolgersi ad un medico.
Viene definita meningite una malattia del sistema nervoso centrale, generalmente di origine infettiva, caratterizzata dall'infiammazione delle meningi (le membrane protettive che ricoprono l'encefalo e il midollo spinale); è la più frequente sindrome infettiva del sistema nervoso centrale. Qualora l'infiammazione coinvolga anche il parenchima cerebrale, si definisce meningoencefalite. Può essere causata da batteri, virus o altri microrganismi, e meno frequentemente riconosce un'eziologia neoplastica, autoimmune o iatrogena (da farmaci). Può essere altresì classificata a seconda del suo andamento in acuta, subacuta o cronica; le varie forme riconoscono cause in genere differenti. La gravità di una meningite è molto variabile: da forme asintomatiche o subcliniche, per esempio nel contesto di malattie sistemiche, a episodi fulminanti, che mettono a rischio immediatamente la vita, e si configurano come emergenze mediche.Il quadro clinico di una meningite acuta si fonda sulla classica triade costituita da febbre, cefalea e rigidità nucale; a questi sintomi si aggiungono, con diversa frequenza, contratture muscolari, vomito a getto, alterazioni dello stato di coscienza, incapacità di tollerare la luce (fotofobia) e i rumori (fonofobia), convulsioni. La sintomatologia varia in base all'agente causale, alla velocità di insorgenza e allo stato del paziente: a volte, nei bambini piccoli possono essere presenti solo alcuni sintomi aspecifici, come irritabilità e sonnolenza. La diagnosi di meningite trova il suo cardine nell'analisi chimico-fisica e microbiologica del liquido cefalorachidiano, il fluido racchiuso tra le meningi e il sistema nervoso centrale, che può essere prelevato con l'esecuzione di una puntura lombare e l'inserimento di un ago nel canale vertebrale.Il trattamento usuale per la meningite acuta è la somministrazione precoce di farmaci antibiotici e, talvolta, antivirali. In alcune situazioni si può anche ricorrere alla somministrazione di corticosteroidi per prevenire i danni derivanti dalla risposta infiammatoria. Una meningite batterica non trattata prontamente può essere letale, o può portare a gravi conseguenze permanenti, come sordità, epilessia, idrocefalo e deficit cognitivi. Alcune forme di meningite, come quelle causate da meningococchi, Haemophilus influenzae di tipo B, pneumococchi o da virus della parotite, possono essere prevenute con le apposite vaccinazioni.
La ciclopiroxolamina è il principio attivo di indicazione specifica per l'onicomicosi, malattia dell'unghia formata da funghi patogeni. È usata anche nel trattamento della dermatite seborroica. È infatti presente da sola o in associazione in shampoo o lozioni specificamente formulati. In questo caso è efficace contro lieviti come Malassezia e Candida. Un recente studio ha affermato l'efficacia, in colture in vitro, della Ciclopiroxolamina come agente in grado di distruggere selettivamente le cellule già infettate dal virus HIV.