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Le riserve naturali regionali sono aree naturali protette costituite da aree terrestri, fluviali, lacustri o marine che contengano una o più specie naturalisticamente rilevanti della fauna e della flora, ovvero presentano uno o più ecosistemi importanti per la biodiversità biologica o per la conservazione delle risorse genetiche. La valenza degli elementi naturalistici presenti le colloca tra le riserve regionali. Attualmente l'EUAP (6º aggiornamento del 2010) prevede 365 riserve naturali regionali che coprono una superficie di ca. 230 000 ettari a terra e ca. 1300 ettari a mare. L'elenco che segue include anche altre riserve naturali regionali non incluse nell'EUAP.
Il sistema delle aree naturali protette della Toscana copre quasi il 10% del territorio regionale, per una superficie totale di 227.000 ettari. Ne fanno parte 3 parchi nazionali, 3 parchi regionali, 2 parchi provinciali, 36 riserve naturali statali, 37 riserve naturali regionali e 52 aree naturali protette di interesse locale .
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
La storia della cartografia è la materia che si occupa di descrivere l'evoluzione delle carte geografiche, le diverse forme che esse hanno assunto, ma soprattutto i metodi utilizzati per effettuare i rilievi e per rappresentare i dati raccolti su supporti piani o solidi.
La cartografia è l'insieme di conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche finalizzate alla rappresentazione, simbolica, ma veritiera, su supporti piani (carte geografiche) o sferici (globi), di informazioni geografiche, statistiche, demografiche, economiche, politiche, culturali, relative al luogo geografico rappresentato; il cartografo deve avere la capacità di comprendere la carta geografica in tutti i suoi aspetti costruttivi in modo da essere in grado di idearla, di dirigerne la costruzione, di fornire eventualmente gli schizzi necessari alla sua esecuzione. L'interpretazione del territorio, da lui operata in base ai dati in suo possesso, deve essere da lui realizzata sulla base delle finalità che la carta o la mappa si propongono. Il taglio delle carte, l'uso dei simboli, della scala e delle proiezioni con i relativi calcoli, la frequenza e la scrittura dei toponimi sono sua scelta e diretta responsabilità e dipendono dalle sue competenze.
La riserva naturale della Valle dell'Inferno e Bandella è un'area naturale protetta della Toscana situata lungo il tratto valdarnese dell'Arno. La riserva si sviluppa nel bacino della centrale idroelettrica ENEL di Levane.
Gambassi Terme è un comune italiano di 4 798 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana.
La Galleria delle carte geografiche è situata nei palazzi Vaticani ed è oggi inclusa nel perimetro dei Musei Vaticani. La galleria è posta lungo l'itinerario che conduce alla Cappella Sistina; è un'eccezionale rappresentazione cartografica delle regioni d'Italia, realizzata tra il 1580 e il 1585. Costituisce in tal modo una testimonianza preziosa delle cognizioni geografiche e dello stato dei luoghi in quell'epoca. Il documento è ragguardevole anche perché nella reggia papale del tempo viene già affermata l'unità geografica e spirituale dell'Italia intera. È un corridoio di 120 metri di lunghezza e sei di larghezza, sulle cui pareti sono raffigurate quaranta carte delle varie regioni d'Italia, ciascuna con le mappe delle principali città, e si conclude con le vedute dei principali porti italiani del Cinquecento: Civitavecchia, Genova, Ancona e Venezia. Ogni mappa di regione è accompagnata sul soffitto dalle rappresentazioni dei principali eventi religiosi avvenuti in essa. Fu papa Gregorio XIII ad ordinare la costruzione della galleria, e l'opera fu diretta dal matematico, geografo e amico del papa Ignazio Danti, domenicano, che si occupò della sua realizzazione tra il 1581 e il 1583. Percorrere la galleria è, secondo le intenzioni di Ignazio Danti, come viaggiare lungo gli Appennini e affacciarsi sulla costa adriatica, verso est, e tirrenica, verso ovest. Infatti così sono distribuite sulle due pareti le mappe regionali e le vedute dei porti che completano la galleria: verso destra quelle adriatiche e verso sinistra quelle tirreniche. Gli artisti che vi lavorarono furono Girolamo Muziano, Cesare Nebbia, i due fratelli fiamminghi Matthijs Bril e Paul Bril, Giovanni Antonio Vanosino da Varese e Antonio Danti che la decorarono e affrescarono tra 1580 e il 1585, seguendo le indicazioni di Ignazio Danti, originario di Perugia. La volta è dipinta da Antonio Tempesta di Firenze e da altri.
La geografia (dal latino geographia, a sua volta dal greco antico: γῆ, «terra» e γραφία, «descrizione, scrittura») è la scienza che ha per oggetto lo studio, la descrizione e la rappresentazione della Terra nella configurazione della sua superficie e nella estensione e distribuzione dei fenomeni fisici, biologici, umani che la interessano e che, interagendo tra loro, ne modificano continuamente l'aspetto. La geografia è molto più ampia della cartografia, cioè lo studio delle carte geografiche, o della topografia, aggiungendo rispetto ad esse l'indagine della dinamica e delle cause della posizione della Terra nello spazio, dei fenomeni che avvengono su di essa e delle sue caratteristiche.
Le Minchiate o Germini sono un gioco di carte nato a Firenze nel XVI secolo e al giorno d'oggi non più praticato. Minchiate si riferisce anche al mazzo di 97 carte usato per tale gioco e strettamente imparentato con quello dei tarocchi ma contenente un numero maggiore di trionfi. Anche il gioco è una variante assai più complessa dei giochi praticati con i tarocchi.
Le carte toscane sono un tipo di carte da gioco regionali diffuse in Toscana. Il mazzo è costituito da quaranta carte dei classici quattro semi francesi: picche, cuori, fiori e quadri (detti in Toscana mattoni). Le carte comprendono i valori di Asso, 2, 3, 4, 5, 6, 7, gobbo (o fante), donna e regio (o re). In alcuni giochi (e.g. scopa) la donna precede il gobbo nella sequenza ascendente (la donna vale quindi 8 e il gobbo 9). Le carte "toscane" presentano figure molto curate ed intere, contornate da una sottile linea. La loro dimensione standard è di 88x58 mm. Il regio si distingue dal gobbo poiché il primo ha sempre in testa la corona. I giochi tradizionali italiani maggiormente giocati con questo tipo di carte sono briscola, scopa, tressette, rubamazzo, sette e mezzo e altri giochi affini. Simili alle "toscane" sono le carte fiorentine, praticamente uguali alle toscane ma di grandezza maggiore: 101×67 mm.
Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/) è una città italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d'origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
Il Ponte Buriano - noto anche con il nome di Ponte a Buriano come l'omonima riserva - è un toponimo che indica sia una frazione del Comune di Arezzo sia una costruzione romanica che attraversa il fiume Arno a nord della stessa città.
La riserva naturale Ponte a Buriano e Penna è un'area naturale protetta della regione Toscana nella provincia di Arezzo istituita nel 1995 e occupa una superficie di 668,00 ettari. La riserva prende il nome dall'diga della Penna, bacino artificiale sull'Arno e dalla località nel comune di Arezzo detta Ponte Buriano, di cui è da notare il caratteristico ponte romanico ai margini della riserva. La riserva è occupata in parte delle gole scavate dal fiume e in parte dall'area in cui il fiume si allarga in corrispondenza dell'invaso creato dalla diga.
Le carte da gioco italiane consistono normalmente di mazzi da 40 carte di 4 diversi semi, ma c'è una grande varietà stilistica nel disegno delle carte, dipendente soprattutto dall'area geografica. In alcune regioni sono diffuse le carte a semi italiani o spagnoli, con i semi di bastoni (a volte chiamati anche mazze), coppe, denari (detti anche ori) e spade e con le figure fante (o donna), cavallo e re; in altre sono diffuse carte illustrate con i semi francesi, cuori, quadri, fiori e picche, con le figure fante, donna e re. Di ogni seme troviamo i numeri 2, 3, 4, 5, 6, 7, più l'asso e le figure.
L'Istituto Geografico Militare (IGM) è un istituto che svolge le funzioni di ente cartografico dello Stato italiano, ai sensi della legge n. 68 del 2 febbraio 1960 , occupandosi della cartografia dello Stato attraverso una notevole attrezzatura che lo rende uno dei più avanzati in Italia. Esso svolge lavori di geodesia, topografia e cartografia e in organico vi è anche una scuola denominata Scuola Superiore di Scienze Geografiche (SSSG). Dal 1º ottobre 2014, a seguito della soppressione del Comando militare esercito della Toscana, ne ha assorbito i compiti e il personale. Ha sede a Firenze in via Cesare Battisti occupando buona parte dell'ex convento della Santissima Annunziata.
In geografia, con particolare riguardo alla cartografia, la curva di livello è quella curva che unisce punti con uguale quota, ovvero uguale distanza verticale dal piano di riferimento al quale è stato attribuito quota zero; se sono sopra il livello del mare si chiameranno isoipse (dal greco ísos = "uguale" e hýpsos = "altezza") mentre al contrario isobate (dal greco ísos = "uguale" e báthos = "profondità"). Esse vengono adottate per rappresentare l'altimetria in una superficie piana, com'è quella di un foglio. L'uso delle isoipse è uno dei metodi usati in cartografia per rappresentare le tre dimensioni su un foglio bidimensionale, consentendo di farsi un'idea della morfologia del territorio. Secondo la scienza della geometria descrittiva la curva di livello è definita come l'intersezione tra una porzione di superficie terrestre (considerata piana) e un piano parallelo ad essa proiettato in prima proiezione. La differenza di quota tra due isoipse adiacenti è detta equidistanza. Le isoipse con equidistanza maggiore vengono tracciate con tratto più marcato e sono dette direttrici, mentre quelle con tratto più sottile (e più numerose) sono dette intermedie. Talora vengono riportate anche isoipse tratteggiate, aventi equidistanza ancora minore, dette ausiliarie. Nelle carte topografiche dell'IGM a scala 1:25.000 le isoipse hanno colore marrone ed equidistanza di 100 m, 25 m e 5 m rispettivamente per le isoipse direttrici, ordinarie e ausiliarie. In questo tipo di carte sulle isoipse non sono riportati i valori delle quote (se non nelle tavolette al confine con le altre nazioni) che devono essere ricavati analizzando i punti quotati vicini. Le carte topografiche moderne, dotate della simbologia delle isoipse, forniscono un supporto per la compilazione di molteplici carte tematiche, come per esempio le carte geologiche, ove compaiono altri dati come gli affioramenti rocciosi, faglie, pieghe, ecc. Il colore delle isoipse, l'equidistanza e la presenza o meno del valore della quota varia in base al tipo di carta (topografica, corografica, ecc.), il tipo di utilizzo (militare, turistico, ecc.) e all'ente cartografico che produce le carte. Nelle cartine topografiche usate nello sport dell'orientamento le curve di livello sono un elemento indispensabile per districarsi nei boschi, in quanto a volte i piccoli avvallamenti possono rivelarsi l'unico punto di riferimento.
La diga di Levane è un impianto per la produzione di energia idroelettrica che appartiene all'Enel, assieme alla diga della Penna poco più a monte e anch'essa appartenente all'Enel, forma dei bacini lacustri lungo il primo tratto del fiume Arno. Entrambe le dighe sono situate in provincia di Arezzo, nei comuni di Montevarchi (presso la frazione di Levane) e di Pergine Valdarno. È a partire dalla diga di Levane che il corso dell'Arno passa dalla piana di Arezzo al Valdarno Superiore. Entrambe le dighe sono state costruite alla fine degli anni '50, a breve distanza l'una dall'altra al fine di produrre energia sfruttando il moto delle acque del fiume e anche per costituire un bacino utile alle irrigazioni dei comuni valdarnesi e per rifornire parte dell'acquedotto che arriva fino a Firenze: infatti tali dighe sbarrano il corso dell'Arno a circa cinquanta chilometri da Firenze. La creazione di questo sistema di dighe ha fatto sì che le piene invernali (nel Valdarno Superiore e a Firenze) siano sensibilmente ridotte.La diga di Levane, nel cui invaso sono presenti circa 3 milioni di metri cubi di acqua, determina, come già anticipato, un ristagno delle acque fluviali poiché queste superano il livello fluviale naturale e dunque dalla fine degli anni '50 la risalita delle acque lacustri nella valle dell'Ascione e nelle profonde gole della Valle dell'Inferno ha determinato l'origine di estesi ambienti palustri. La realizzazione di tale sistema di dighe ha creato una zona naturalistica di notevole importanza sebbene artificialmente: si è venuto a ricreare un ambiente acquitrinoso che è attualmente rifugio di numerose specie faunistiche; oggi tale area gode della protezione della "Riserva Naturale della Valle dell'Inferno e Bandella", che si estende su un tratto discreto del fiume Arno (all'incirca dalla località Ponte Romito fino alla diga di Levane). Questo bacino viene a volte chiamato anche lago di Levane.
Leon Battista Alberti (Genova, 14 febbraio 1404 – Roma, 25 aprile 1472) è stato un architetto, scrittore, matematico, umanista, crittografo, linguista, filosofo, musicista e archeologo italiano; fu una delle figure artistiche più poliedriche del Rinascimento. Il suo primo nome si trova spesso, soprattutto in testi stranieri, come Leone. Alberti fa parte della seconda generazione di umanisti (quella successiva a Vergerio, Bruni, Bracciolini, Francesco Barbaro), di cui fu una figura emblematica per il suo interesse nelle più varie discipline. Un suo costante interesse era la ricerca delle regole, teoriche o pratiche, in grado di guidare il lavoro degli artisti. Nelle sue opere menzionò alcuni canoni, ad esempio: nel "De statua" espose le proporzioni del corpo umano, nel "De pictura" fornì la prima definizione della prospettiva scientifica e infine nel "De re aedificatoria" (opera cui lavorò fino alla morte, nel 1472), descrisse tutta la casistica relativa all'architettura moderna, sottolineando l'importanza del progetto e le diverse tipologie di edifici a seconda della loro funzione. Tale opera lo renderà immortale nei secoli e motivo di studio a livello internazionale da artisti come Eugène Viollet-le-Duc e John Ruskin. Come architetto, Alberti viene considerato, accanto a Brunelleschi, il fondatore dell'architettura rinascimentale. L'aspetto innovativo delle sue proposte, soprattutto sia in ambito architettonico che umanistico, consisteva nella rielaborazione moderna dell'antico, cercato come modello da emulare e non semplicemente da replicare. La classe sociale a cui Alberti faceva riferimento è comunque un'aristocrazia e alta "borghesia" illuminata. Egli lavorò per committenti quali i Gonzaga a Mantova e (per la tribuna della Santissima Annunziata) a Firenze, i Malatesta a Rimini, i Rucellai a Firenze.