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Il telelavoro può essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell'ufficio o dell'azienda, facilitato dall'uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una flessibilità sia nell'organizzazione, sia nella modalità di svolgimento. Non va confuso con il lavoro agile in cui la prestazione lavorativa è svolta senza una postazione fissa.
La locuzione questione meridionale indica, nella storiografia italiana, la percezione, maturata nel contesto postunitario, della situazione di persistente arretratezza nello sviluppo socio-economico delle regioni dell'Italia meridionale rispetto alle altre regioni del Paese, soprattutto quelle settentrionali. Utilizzata la prima volta nel 1873 dal deputato radicale lombardo Antonio Billia, intendendo la disastrosa situazione economica del Mezzogiorno in confronto alle altre regioni dell'Italia unita, viene adoperata nel linguaggio comune ancora oggi.
La Direzione territoriale del lavoro (o anche DTL) era l'articolazione periferica, generalmente con competenza in ambito provinciale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Ha sostituito la vecchia Direzione provinciale del lavoro, istituita con la legge 24 dicembre 1993 n. 538 (legge finanziaria per l'anno 1994). A seguito dell'istituzione dell'Ispettorato nazionale del lavoro ai sensi del D. Lgs. n. 149/2015 sono state soppresse e le relative funzioni sono attualmente svolte dagli Ispettorati territoriali del lavoro. Diffusa pressoché su tutto il territorio nazionale constava di 74 direzioni territoriali. Non era presente in Sicilia e Trentino-Alto Adige.
Per Direzione regionale del lavoro, o anche DRL, si intendeva l'articolazione territoriale periferica su base regionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali della Repubblica Italiana. Le DRL erano in numero di 18 e coordinavano le direzioni territoriali del lavoro, poste sotto la loro competenza. Non sono presenti direzioni regionali in Sicilia e Trentino-Alto Adige. Inoltre, nell'ambito provinciale in cui avevano sede, le direzioni regionali del lavoro esercitavano anche i compiti operativi propri della direzione territoriale del lavoro. Nel 2011 furono accorpate nelle Direzioni Interregionali del Lavoro e poi sostituite dagli Ispettorati Interregionali del Lavoro nell'ambito della riforma del c.d. Jobs Act, con il D. Lgs. n. 149/2015 che ha istituito l'Ispettorato nazionale del lavoro.