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Prato è un comune italiano di 193 809 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. È la seconda città della Toscana per popolazione. Fino al 1992, anno della costituzione dell'omonima provincia, è stato il comune non capoluogo di provincia più popolato d'Italia. La piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della città vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo. Nell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma è nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti più importanti a livello europeo. La città vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in città artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.
Mostro di Firenze è la denominazione utilizzata dai media italiani per riferirsi all'autore o agli autori di una serie di otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze. L'inchiesta avviata dalla procura di Firenze ha portato alla condanna in via definitiva di due uomini identificati come autori materiali di quattro duplici omicidi, i cosiddetti "compagni di merende" Mario Vanni e Giancarlo Lotti (reo confesso e chiamante in correità dei presunti complici), mentre il terzo, Pietro Pacciani, condannato in primo grado a più ergastoli per sette degli otto duplici omicidi e successivamente assolto in appello, è morto prima di essere sottoposto a un nuovo processo di appello, da celebrarsi a seguito dell'annullamento nel 1996 della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione. Le procure di Firenze e Perugia sono state impegnate in numerose indagini volte a individuare i responsabili esecutori materiali per quattro duplici omicidi e poi i possibili mandanti. Le indagini si sono focalizzate anche su un possibile movente di natura esoterica, che avrebbe spinto una o più persone a commissionare i delitti. La vicenda ebbe molto risalto mediatico in quanto fu il primo caso di omicidi seriali in Italia riconosciuto come tale e uno dei più sanguinosi del Paese, oltre che dilatato nel tempo, che creò una vera e propria psicosi da mostro, di anno in anno, e mise le basi anche per riflessioni dal punto di vista sociale: suscitando estrema paura per la tipologia di vittime (giovani fidanzati in atteggiamenti intimi), aprì l'opinione pubblica italiana al dibattito sull'opportunità di concedere con maggiore disinvoltura la possibilità per i figli di trovare l'intimità a casa, evitando così i luoghi isolati e pericolosi.
Il centro commerciale "I Gigli" è un complesso architettonico ad uso commerciale situato nella zona industriale di Capalle, nel comune di Campi Bisenzio (FI).
Per quanto riguarda la gestione della pandemia di COVID-19, l'Italia è stata il primo paese europeo a bloccare i voli diretti da e verso la Cina con una delle misure più drastiche nell'UE. Una volta scoperto il primo focolaio interno, tra le prime misure adottate vi è stata la quarantena di 11 comuni dell'Italia settentrionale (in Lombardia e in Veneto). Il 23 febbraio il Consiglio dei ministri emana il decreto-legge n. 6, che sancisce la chiusura totale dei comuni con focolai attivi e la sospensione di manifestazioni ed eventi sugli stessi comuni; nei giorni successivi il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte emana una serie di decreti attuativi (DPCM) in cui le misure di restrizione si fanno progressivamente più ferree ed estese via via all'intero territorio nazionale: DPCM del 25 febbraio, del 1º, 4, 8, 11 e 22 marzo e del 1º, 10 e 26 aprile. Con il DPCM del 16 maggio 2020 il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte annuncia al Paese l’inizio della fase 2, dal 18 maggio sino al 14 giugno 2020. In questa fase riprendono molte attività commerciali al dettaglio, inclusi bar, ristoranti e parrucchieri e si annullano alcune restrizioni, quali isolamento sociale e spostamento regionale. Viene eliminata definitivamente anche l’autodichiarazione che si sarebbe dovuta esibire alle autorità competenti. Lo spostamento tra regioni è stato ripristinato dal 3 giugno 2020 con un ulteriore allentamento delle restrizioni.In seguito alla risalita della curva dei contagi nell'autunno dello stesso anno, con il decreto-legge n. 125 del 7 ottobre e i DPCM del 13, 18 e 24 ottobre sono state progressivamente introdotte rinnovate restrizioni incentrate, più che sulla limitazione ai movimenti, a norme per regolare le attività commerciali e private. Con le misure introdotte dal DPCM del 3 novembre 2020, e confermate dal DPCM del 3 dicembre 2020 e del 14 gennaio 2021, le Regioni italiane vengono raggruppate in tre tipi di scenari epidemiologici diversi, con l'adozione di misure più o meno restrittive a seconda dello scenario. Con il decreto-legge n. 158 del 2 dicembre vengono imposte restrizioni agli spostamenti fra Regioni nel periodo natalizio (21 dicembre-6 gennaio) e, con il decreto n. 172 del 18 dicembre, vengono imposte ulteriori restrizioni agli spostamenti all'interno e all'esterno dei Comuni durante i giorni festivi e prefestivi, prorogate con il decreto legge n. 1 del 5 gennaio 2021. Con il decreto n. 2 del 14 gennaio 2021 permane il divieto di spostamento fra Regioni fino al 15 febbraio e lo stato di emergenza fino al 30 aprile; resta, fino al 5 marzo, la classificazione in diversi epidemiologici con l'aggiunta di una "zona bianca" per le aree a basso rischio.