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Vaglia (/ˈvaʎʎa/) è un comune italiano di 5 167 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana.
Il turismo è uno dei settori economici dell'Italia. Il paese è, nel 2019, il quarto più visitato al mondo con 94 milioni di visitatori secondo l'ENIT, con un numero pari a 217,7 milioni di presenze straniere e con 432,6 milioni di presenze totali. Secondo stime della Banca d'Italia del 2018, il settore turistico genera direttamente più del 5% del PIL nazionale (il 13% considerando anche il PIL generato indirettamente) e rappresenta oltre il 6% degli occupati.Al 2018, i luoghi di cultura italiani (che comprendono musei, attrazioni, parchi, archivi e biblioteche) sono pari a 6 610. Gli esercizi alberghieri attivi sono 33 000, mentre quelli extra alberghieri sono 183 000. Il flusso turistico nelle località costiere è del 53%; le città più attrezzate sono Grosseto per quanto riguarda gli agriturismi (217), Vieste per i campeggi ed i villaggi turistici (84) e Cortina d'Ampezzo per i rifugi montani (20).
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
La storia di Firenze riguarda le vicende storiche relative a Firenze, città dell'Italia centrale.
Il Seminario vescovile di Fiesole si trova in piazza Mino da Fiesole 1.
Il Regno di Sicilia fu uno Stato sovrano esistito dal 1130 al 1816, ovvero fino all'istituzione del Regno delle Due Sicilie. Costituito nel 1130, con Ruggero II d'Altavilla (fusione della Contea di Sicilia e del Ducato di Puglia e Calabria) e durato fino all'inizio del XIX secolo, la sua sovranità fu assicurata dall'assai longevo Parlamento con sede a Palermo. Per questo è considerato da diversi studiosi come il prototipo del moderno Stato europeo. Il nuovo Stato insisteva, oltre che sulla Sicilia, su tutti i territori del Mezzogiorno, attestandosi come il più ampio e importante degli antichi Stati della penisola italiana. A seguito di contrasti con Manfredi di Svevia, appartenente alla famiglia imperiale degli Hohenstaufen che era succeduta agli Altavilla, papa Clemente IV nominò il giorno dell'Epifania del 1266 Carlo I d'Angiò nuovo Rex Siciliae. Ma il pesante fiscalismo imposto dai sovrani della dinastia di origine angioina e il malcontento diffuso a tutti gli strati della popolazione isolana determinarono la rivolta del Vespro; seguì la guerra dei novant'anni tra Pietro III d'Aragona, imparentato con gli Hohenstaufen, e gli Angiò. Sconfitto, il 26 settembre 1282 Carlo d'Angiò lasciò definitivamente la sola Sicilia nelle mani degli Aragonesi che con Federico III di Sicilia diedero vita alla autonoma Casa regnante degli Aragona di Sicilia. Alla stipula della Pace di Caltabellotta (1302) seguì la formale divisione del regno in due: Regnum Siciliae citra Pharum (noto nella storiografia moderna come Regno di Napoli dal 1805) e Regnum Siciliae ultra Pharum (Regno di Sicilia, che, per un certo periodo, dal 1282 al 1416, fu noto anche come Regno di Trinacria). Dal 1412 i sovrani della dinastia Aragonese governarono il "Regno di Sicilia ultra" come vicereame. Dal 1516 il regno di Sicilia con Carlo V passò agli Asburgo di Spagna, governato da un vicerè, fino al 1713 (de facto fino al 1707). Il regno con Carlo di Borbone tra il 1734 e il 1735, fu retto in unione personale con il regno di Napoli, e così dai suoi successori, fino all'unificazione giuridica nel dicembre 1816, con la istituzione del Regno delle Due Sicilie.
Mario Calabresi (Milano, 17 febbraio 1970) è un giornalista e scrittore italiano, direttore del quotidiano la Repubblica dal 15 gennaio 2016 al 18 febbraio 2019.
I Pazzi sono un'antica e nobile famiglia italiana, un tempo tra le più ricche e potenti della città di Firenze, nella quale esercitarono un ruolo di centrale importanza durante la sua storia. Ricoprirono nei secoli varie cariche civili, militari, religiose e furono per un periodo anche i banchieri del Papa. Originari di Fiesole, la loro storia affonda le proprie radici nella leggenda. Infatti, la gloria di famiglia viene fatta risalire al mitico Pazzo di Ranieri, un cavaliere che per popolare tradizione partecipò alla Prima Crociata (1096–1099) e fu il primo a scalare le mura di Gerusalemme. Di ritorno da questa gloriosa esperienza, costui portò in patria tre pietre provenienti dal Santo Sepolcro e che sono parte di una tradizionale festività nota come "Scoppio del Carro", organizzata tutt'oggi. Tuttavia la loro fama, o meglio infamia, è certamente e principalmente legata alla fallimentare congiura (1478) organizzata da alcuni membri della famiglia contro quella dei Medici, a quel tempo veri padroni della Repubblica di Firenze. La congiura mirava ad eliminare i due signori Lorenzo e Giuliano de' Medici e arrestare in tal modo l'egemonia medicea, ma, con l'assassinio di Giuliano e il fortuito salvataggio di Lorenzo nell'attentato ordito durante la messa in Santa Maria del Fiore, il popolo invece di appoggiare i congiurati, come da loro sperato, si ribellò ferocemente ad essi e ben presto tutti furono condannati a morte. Ma la malasorte toccata ai congiurati di Casa Pazzi non si limitò solo ad essi e fu invece estesa all'intera famiglia, che dovette subire arresti, esili e confische di beni. Il declino dei Pazzi era ormai segnato, mentre il potere dei Medici si consolidò. Solo dal 1494 i Pazzi superstiti ed estranei alla congiura poterono rientrare in città e riconquistare un certo lustro, un potere che tuttavia non fu mai tale come nei tempi antecedenti alla congiura. Da un punto di vista artistico-culturale, la loro fama è legata alla celebre Cappella Pazzi, luogo di sepoltura di famiglia e uno dei capolavori dell'architettura rinascimentale, realizzata su progetto di Filippo Brunelleschi e decorata, tra gli altri, da Luca della Robbia. Un altro edificio appartenente alla famiglia e di un certo interesse è anche il quattrocentesco Palazzo Pazzi. Per tradizione, i Pazzi di Firenze furono da sempre Guelfi e non vanno perciò confusi con un'altra famiglia omonima, i cui membri furono invece Ghibellini e noti come "Pazzi di Valdarno".
Con pandemia di COVID-19 del 2020-2021 in Italia si fa riferimento alla diffusione in Italia della malattia infettiva COVID-19. I primi due casi italiani della pandemia sono stati confermati il 30 gennaio 2020, quando due turisti provenienti dalla Cina sono risultati positivi al virus SARS-CoV-2 a Roma. Un focolaio di infezioni di COVID-19 è stato successivamente rilevato il 21 febbraio 2020 a partire da 16 casi confermati a Codogno (LO) in Lombardia, aumentati a 60 il giorno successivo con i primi decessi segnalati già il 22 febbraio a Casalpusterlengo e a Vo'.Alla data del 26 gennaio 2021 sono stati registrati 2 475 372 casi positivi, tra cui 1 897 861 dimessi e guariti, 85 881 deceduti, 491 630 casi attivi e, al 18 gennaio, sono stati effettuati 28 997 556 tamponi molecolari e 367 810 tamponi antigenici rapidi, rendendo l'Italia l'ottavo paese al mondo e il quarto in Europa per numero di casi totali e complessivamente il sesto paese al mondo e il secondo in Europa per numero di decessi.Al 25 gennaio 2021, 149 350 persone in Italia (0,25% della popolazione) hanno completato la vaccinazione anti COVID-19 e 1 434 550 singole dosi sono state somministrate.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Rossano (IPA: [rosˈsaːno]), impropriamente chiamato anche Rossano Calabro per distinguerlo da Rossano Veneto, è una frazione di 36 623 abitanti, attualmente parte del comune di Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza, in Calabria. La città è detta anche Rossano la Bizantina e Rossano città del Codex, in omaggio al Codice Purpureo, uno degli evangeliari più antichi al mondo e custodito da secoli a Rossano (Museo diocesano e del Codex), inserito nella lista dei beni del patrimonio UNESCO nella categoria "Memoria del mondo". Il 22 ottobre 2017, tramite referendum, ha avuto inizio il processo di fusione con il vicino comune di Corigliano Calabro, che è culminato il 31 marzo 2018 nell'istituzione del nuovo comune di Corigliano-Rossano.
Fiesole (pronuncia: Fièsole, /ˈfjɛzole/) è un comune italiano di 14 074 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. Dal XIV secolo in poi la città è sempre stata considerata come uno dei sobborghi più esclusivi di tutta Firenze e secondo le statistiche la città tutt'oggi rimane il comune più ricco di tutta la Toscana; tuttavia, stando alla graduatoria del 2017, è il comune di Lajatico a soffiare il primato a Fiesole, divenendo infatti il sesto comune più ricco d'Italia, e di conseguenza il primo in Toscana e nell'Italia Centrale in genere.
Cesara Buonamici (Fiesole, 2 gennaio 1957) è una giornalista italiana. In attività dagli anni settanta, ha esordito curando diverse rubriche giornalistiche per le reti Fininvest, divenendo poi uno dei volti simbolo del TG5, per il quale lavora fin dal lancio avvenuto nel 1992.
Polignano a Mare (in dialetto locale Pëghëgnénë, fino al 1863 Polignano) è un comune italiano di 17 982 abitanti della città metropolitana di Bari in Puglia. Il nucleo più antico della cittadina sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare Adriatico a 33 chilometri a sud del capoluogo. L'economia del paese è essenzialmente basata sul turismo e l'orticoltura. Di notevole interesse naturalistico sono le sue grotte marine e storicamente importanti sono il centro storico e i resti della dominazione romana. Tra questi ultimi figura il ponte della via Traiana, tuttora percorribile, che attraversa Lama Monachile. Dal 2008 Polignano a Mare ha sempre ricevuto la Bandiera Blu, riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Education alle località costiere europee che soddisfino criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto in relazione a parametri quali la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici.
Italia 7 Toscana è una rete televisiva italiana a carattere regionale con sede a Firenze. In passato è stata affiliata ai circuiti Italia 7 e 7 Gold.
Italia 7 è stata un circuito televisivo nazionale italiano attivo tra il 1987 e il 1998. Parziale erede della syndication Euro TV, visse il suo periodo di maggior popolarità a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, sotto la gestione Fininvest. Programma simbolo del canale era Colpo grosso.
L'Italia centrale, Centritalia, Centro Italia o più semplicemente Centro, è quella parte del territorio italiano che, nella definizione dell'Istat adottata anche dall'Eurostat, comprende le regioni Lazio, Marche, Toscana e Umbria (seppure l'Abruzzo sia geograficamente parte dell'Italia centrale, esso viene fatto confluire nell'Italia meridionale per il suo contesto storico e culturale).
Impruneta (detta comunemente L'Imprunéta, con l'articolo; pronuncia: /l impruˈneta/) è un comune italiano di 14 550 abitanti della città metropolitana di Firenze, in Toscana, celebre soprattutto per l'industria della terracotta (il cosiddetto cotto di Impruneta), per la tradizionale Fiera di S. Luca, che si svolge ogni anno alla metà di ottobre, e per la Festa dell'Uva, che si svolge ogni ultima domenica di settembre. Le sue tradizioni risalgono all'epoca etrusca, successivamente la posizione geografica, le potenzialità del suolo e la relativa vicinanza da Firenze favorirono la nascita di un agglomerato romano. Il santuario mariano che vi si trova è sicuramente uno dei fattori che hanno reso noto il comune. Notevole anche la piazza Buondelmonti che con i suoi loggiati della fine del Cinquecento ospita le principali feste cittadine. Il turismo svolge una parte importante nell'economia del comune.
Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/) è una città italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d'origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".