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Palazzo Cybo Malaspina o Palazzo Ducale è uno dei più famosi palazzi della provincia di Massa Carrara. L'edificazione del Palazzo Cybo-Malaspina, costruito su precedenti fortificazioni risalenti al periodo longobardo, risale all'epoca di Guglielmo Malaspina, e nel 1448 divenne la residenza stabile della dinastia. Dopo la caduta dei Malaspina e durante le diverse occupazioni che Carrara subì, molte opere furono trafugate, e il torrione fu adibito agli usi più svariati. Il Palazzo è costituito da due nuclei distinti: il primo è il Castello malaspiniano, risalente al Duecento, e il secondo è il Palazzo rinascimentale, iniziato da Alberico I nel tardo Cinquecento. Il Palazzo oggi ospita la sede centrale dell'Accademia di Belle Arti. All'interno di esso si trovano: nella sala delle colonne, la Biblioteca d'Istituto, che conserva due edizioni originali dell'"Encyclopédie"; nella sala dei nobili è presente la più completa marmoteca nazionale esistente; negli appartamenti privati del principe, gli archivi antiquari locali, la raccolta bibliografica lunigianese dei conti Del Medico, l'archivio Zaccagna e l'Emeroteca apuana; i resti delle antiche collezioni artistiche del Palazzo (una pinacoteca, una raccolta di sculture con opere dei maestri dell'Accademia come Tenerani e Dazzi, e una gipsoteca, con gessi di Thovaldsen, Canova, Tenerani, Dazzi, Finelli, Fontana e copie dei Gessi Vaticani conservati al Louvre). Sotto il loggiato medievale si possono ammirare anche opere romane (su tutte la celebre edicola votiva dei Fantiscritti), medievali e rinascimentali.
Vilfredo Federico Damaso Pareto (Parigi, 15 luglio 1848 – Céligny, 19 agosto 1923) è stato un ingegnere, economista e sociologo italiano. Con Gaetano Mosca fu tra i teorici della corrente politica dell'elitismo. Di grande versatilità mentale, Pareto è stato tra le menti più eclettiche vissute nella seconda metà dell'Ottocento e all'inizio Novecento. Le sue capacità spaziavano dall'economia politica, alla teoria dei giochi, all'ingegneria, alla matematica, alla statistica e alla filosofia. Pareto ha assunto un ruolo determinante nel rafforzare con rigore scientifico e analitico i concetti cardine della teoria neoclassica elaborata da Léon Walras, Carl Menger e William Stanley Jevons nell'ambito delle scienze economiche, facendo sì che si affermasse rispetto alle altre in sviluppo o precedenti, e che dominasse come scuola incontrastata fino alla metà del '900. Ancora oggi, i contributi di Pareto sono centrali e largamente discussi a livello internazionale in economia e in quasi tutti i campi applicativi di essa, come la matematica, la statistica e la teoria dei giochi. Fu lui il primo a utilizzare il termine élite in campo sociologico.
Umberto Galimberti (Monza, 2 maggio 1942) è un filosofo e accademico italiano, nonché giornalista de La Repubblica. Oltre ad aver rivisitato e reinterpretato, in maniera originale e con taglio interdisciplinare, autori, momenti e aspetti del pensiero filosofico e della cultura in generale, il suo maggior contributo riguarda lo studio del pensiero simbolico inteso come la base primeva e più autentica della psiche umana, a cui seguirà poi quello logico-metafisico e razionale.
La storia di Livorno, se confrontata con quelle delle altre città toscane, è sicuramente tra le più originali nel panorama regionale, in quanto slegata da uno sviluppo medievale che è comune alla maggior parte degli altri centri.Le origini dell'insediamento dal quale si è poi sviluppata la città sono comunque antiche e legate alla vicinanza con il principale scalo marittimo della Repubblica pisana. Tramontato il dominio di Pisa, i Medici decretarono l'ampliamento di Livorno, trasformando un piccolo villaggio nella più importante città italiana progettata e costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.Principale porto del Granducato di Toscana e tra i più trafficati scali di tutto il bacino del Mediterraneo, Livorno divenne un rilevante centro economico animato da mercanti provenienti da qualsivoglia Nazione, come specificato dalle Leggi Livornine, che le conferirono i caratteri di città cosmopolita per eccellenza, anche durante il successivo dominio lorenese.Dopo l'unificazione e la crisi economica conseguente all'abolizione del porto franco, la città accolse numerose fabbriche di rilevanza nazionale, divenendo il maggiore centro industrializzato della Toscana.Fu duramente colpita dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, che, assieme alla ricostruzione, cancellarono parte delle sue principali vestigia, conferendole un aspetto moderno.
Il porto di Livorno, situato secondo alcune convenzioni sul Mar Ligure o, secondo altre, sul Tirreno, è il principale porto della Toscana ed uno dei più importanti porti italiani e dell'intero Mar Mediterraneo, sia per il traffico passeggeri che, soprattutto, per quello merci (che si attestano a quasi 37 milioni di tonnellate per l'anno 2018).
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
L'economia della Germania nazista ebbe, fra il 1933 ed il 1939, un notevole fattore di sviluppo nella politica del regime di Hitler tesa al riarmo oltre che nella serie di opere pubbliche attuate, con conseguenze positive per il riassorbimento della disoccupazione. L'economia nazionalsocialista sulla base dei principi dell'economia keynesiana, autarchici, imperialistici e collettivisti/totalitari. I notevoli progressi economici costituirono una concausa importante dell'ampio consenso politico del popolo tedesco a favore del nazionalsocialismo. I grandi cartelli industriali e il grande capitale monopolistico mantennero saldamente il controllo del mercato, dalla produzione alla vendita delle merci grazie all'intervento del regime, asservendo il tutto ai propri scopi. In tale periodo venne particolarmente potenziata la grande industria.
La condizione femminile in Italia ha compiuto, nel tempo, moltissimi progressi, di gran lunga significativi; e le donne si sono viste riconoscere durante il XIX e il XX secolo sempre maggiori diritti, che precedentemente erano riconosciuti solo agli uomini. I pieni diritti tra uomo e donna in Italia sono garantiti e pienamente riconosciuti dal 1 gennaio 1948, con l'entrata in vigore della nuova Costituzione Italiana. Al giorno d'oggi, tuttavia, possono permanere alcune disuguaglianze in ambito politico, sociale ed economico che devono essere ancora pienamente superate. Al 2020, infatti, solo cinque donne hanno ricoperto 3 delle 5 massime cariche dello Stato: la carica di presidente del Senato è stata ricoperta da una donna per la prima volta da Maria Elisabetta Alberti Casellati, in carica dal 24 marzo 2018; quella di presidente della Camera per ben tre volte, da Nilde Iotti (1979-1992), Irene Pivetti (1994-1996) e Laura Boldrini (2013-2018); quella di presidente della Corte Costituzionale per la prima volta dal 2019 al 2020 da Marta Cartabia, in carica per 9 mesi con la scadenza naturale del suo incarico istituzionale. Due tra le cinque massime cariche dello Stato (la prima e la quarta) non ancora ricoperte da donne al momento sono quella del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio.
La peste del 1630 fu un'epidemia di peste bubbonica diffusasi in Italia nel periodo tra il 1629 e il 1633 che colpì diverse zone del Settentrione, il Granducato di Toscana, la Repubblica di Lucca e la Svizzera, con la massima diffusione nell'anno 1630. Il Ducato di Milano, e quindi la sua capitale, fu uno degli Stati più gravemente colpiti. Si stima che in Italia settentrionale tra il 1630 e il 1631 morirono per la peste 1.100.000 persone su una popolazione complessiva di circa 4 milioni.L'epidemia è nota in Italia come peste manzoniana perché venne ampiamente descritta da Alessandro Manzoni nel romanzo I promessi sposi e nel saggio storico Storia della colonna infame mentre all'Estero è ricordata come "Peste Italiana": en. Italian Plague o Great Plague of Milan; es. Plaga italiana o La gran peste de Milán.
Pracchia è una frazione montana del comune di Pistoia la cui storia e sviluppo furono nel tempo sempre strettamente connessi alle attività agricole, alla pastorizia, alla produzione di ghiaccio igienico, alla lavorazione del ferro e alla costruzione ed esercizio della prima ferrovia transappennina: la Bologna-Pistoia.
Castiglion Fiorentino è un comune italiano di 13 053 abitanti in provincia di Arezzo in Toscana.
La Cinta Senese è una razza suina italiana. A livello europeo, nel marzo 2012, la denominazione Cinta Senese - riservata esclusivamente alle carni suine di animali nati, allevati e macellati in Toscana secondo tradizione - ottiene il marchio denominazione di origine protetta (DOP). Il Consorzio di Tutela della Cinta Senese ha pubblicato un disciplinare sulle caratteristiche dell'allevamento.
Cosimo II de' Medici (Firenze, 12 maggio 1590 – Firenze, 28 febbraio 1621), figlio di Ferdinando I de' Medici e di Cristina di Lorena, fu il quarto Granduca di Toscana dal 1609 al 1621, anno della sua morte. Durante gran parte dei suoi undici anni di regno, delegò perlopiù l'amministrazione della Toscana ai suoi ministri. È noto in particolare per essere stato il patrono di Galileo Galilei, suo tutore in giovinezza.
La pranoterapia è una pratica di medicina alternativa che consiste nell'imposizione delle mani in corrispondenza della parte malata allo scopo di permettere il passaggio di prana (un supposto "soffio vitale") tra il corpo dell'operatore e quello del paziente. Chi pratica la pranoterapia è chiamato pranoterapeuta o pranoterapista. Essendo il prana un concetto religioso mutuato dall'Induismo, tale pratica dovrebbe essere utilizzata per il benessere spirituale, tuttavia alcuni operatori e associazioni di operatori propongono la pranoterapia come pratica terapeutica, nonostante non abbia mai avuto alcun riscontro scientifico riguardante l'efficacia ad eccezione dell'effetto placebo.In Italia da alcuni anni, allo scopo di tutelare sia la qualità dei trattamenti ricevuti sia la professionalità dei praticanti, alcune associazioni di operatori collaborano con il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) per definire limiti e competenze e regolamentarne la professione; per questo motivo, non essendo la pratica una terapia in senso medico, sono stati proposti i termini alternativi prano-pratica e prano-tecnica. Ad oggi la professione della prano-pratica è regolamentata solamente nella regione Toscana come disciplina bionaturale.La pranoterapia si differenzia dalla pratica simile del reiki, al di là della terminologia utilizzata (prana e ki sono concetti paragonabili), in quanto nella pranoterapia si presuppone un passaggio di prana tra il corpo dell'operatore e il corpo del paziente mentre nel reiki l'operatore è considerato un mezzo per il presupposto passaggio di Rei, intesa come energia formante l'universo, e il paziente. La pranoterapia non va confusa con il Pranic Healing, che è una disciplina spirituale complessa, basata anch'essa sul prana, ma che utilizza il concetto in modo differente ed elabora diverse tecniche oltre alla semplice imposizione delle mani.
La provincia di Viterbo è una provincia dell'Italia centrale di 317.799 abitanti con capoluogo Viterbo. Confina a nord-ovest con la Toscana (provincia di Grosseto e provincia di Siena), a nord-est con l'Umbria (provincia di Terni), a est con la provincia di Rieti, a sud con la città metropolitana di Roma Capitale, a ovest con il mar Tirreno. Conosciuta anche con il nome di Tuscia o Alto Lazio, la sede istituzionale della provincia è Palazzo Gentili a Viterbo.
La provincia di Arezzo è una provincia italiana della Toscana di 337 836 abitanti. È quarta tra le province toscane sia per il numero di abitanti sia per quanto riguarda la superficie. Confina con l'Emilia-Romagna (provincia di Forlì-Cesena e provincia di Rimini) a nord-est, con la provincia di Firenze a nord-ovest, con le Marche (provincia di Pesaro e Urbino) e con l'Umbria (provincia di Perugia) a est e con la provincia di Siena a sud-ovest. La provincia amministra anche una piccola exclave situata all'interno dei confini della provincia di Rimini, le cui località sono frazioni del comune di Badia Tedalda.
Siena (, AFI: /ˈsjɛna/) è un comune italiano di 54 168 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. La città è universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell'arredo urbano medievale, nonché per il celebre Palio. Nel 1995, il suo centro storico è stato inserito dall'UNESCO nel Patrimonio dell'Umanità. Nella città ha sede la Banca Monte dei Paschi di Siena, fondata nel 1472 e dunque la più antica banca in attività nonché la più longeva al mondo.
L'Italia (/iˈtalja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale è Roma. La parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km². Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia è l'unica exclave italiana. Con l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unità politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unità d'Italia, finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che completò la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica. Nel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, è un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano è molto alto, 0.883, e la speranza di vita è di 83,4 anni. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. È inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, è una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virtù della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La provincia di Livorno è una provincia italiana della Toscana di 334 296 abitanti. È la quinta provincia toscana per numero di abitanti, e la settima per superficie tra le dieci province toscane. Affacciata ad ovest sul mar Ligure e mar Tirreno (sul promontorio di Piombino è posto il confine tra questi due mari), confina a nord e a est con la provincia di Pisa, a sud con la provincia di Grosseto. L'attuale sua forma e estensione risale al 1925, quando - per diretto volere del gerarca mussoliniano Costanzo Ciano - la già esistente unità amministrativa livornese fu estesa ai comuni dell'allora Maremma pisana e al comune di Collesalvetti, tradizionalmente afferente alle Colline Pisane. La sede dell'Amministrazione provinciale è situata a Livorno, nel Palazzo Granducale, in piazza del Municipio.