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La storia di Torino, capoluogo del Piemonte, si estende per più di duemila anni e alcune delle sue vestigia sono ancora visibili nei principali monumenti, vie e piazze. In particolare, la città divenne famosa come centro del potere di Casa Savoia, capitale del Ducato sabaudo dal XV secolo, quindi del Regno di Sardegna, fulcro politico del Risorgimento e prima capitale del Regno d'Italia dal 1861 al 1865. Nel XX secolo, invece, diventò un importante polo dell'industria automobilistica a livello mondiale.
Antonio Gramsci, nome completo, così come registrato nell'atto di battesimo, Antonio Sebastiano Francesco Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937), è stato un politico, filosofo, politologo, giornalista, linguista e critico letterario italiano. Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, divenendone esponente di primo piano e segretario dal 1924 al 1927, ma nel 1926 venne ristretto dal regime fascista nel carcere di Turi. Nel 1934, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, ottenne la libertà condizionata e fu ricoverato in clinica, dove trascorse gli ultimi anni di vita. Considerato uno dei più importanti pensatori del XX secolo e tra i massimi esponenti del marxismo occidentale, nei suoi scritti, tra i più originali della tradizione filosofica marxista, Gramsci analizzò la struttura culturale e politica della società. Elaborò in particolare il concetto di egemonia, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la società, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, comprese quelle subalterne.
GTT S.p.A. (acronimo di Gruppo Torinese Trasporti) è una società in house del comune di Torino, controllata tramite la finanziaria FCT Holding, concessionaria del servizio di trasporto pubblico locale nel territorio comunale e nell'area metropolitana oltre che della gestione dei parcheggi di scambio e della sosta tariffata. L'azienda gestisce nel territorio comunale gran parte della rete autobus, la metropolitana e l'intera rete tranviaria estendendo diverse sue linee all'area metropolitana e alla città metropolitana circostanti. Gestisce inoltre alcune autolinee extraurbane per le provincie di Alessandria, Asti e Cuneo oltre che due linee ferroviarie: la ferrovia Torino-Ceres e la ferrovia Trofarello-Chieri. Sempre per conto del comune la società gestisce la segnaletica e alcuni servizi turistici tra cui: l'ascensore della Mole Antonelliana, la tranvia Sassi-Superga, il tram ristorante, la linea tranviaria storica e le navette per la reggia di Venaria Reale e il castello di Rivoli.I servizi di trasporto pubblico locale coprono l'area di Torino e di 25 comuni circostanti, registrando un'utenza di 640 000 clienti al giorno con 55,6 milioni di km percorsi all'anno. Il servizio di trasporto extraurbano copre 220 comuni e ha un'utenza di 51 000 clienti al giorno con 13,4 milioni di km percorsi all'anno. Infine il servizio ferroviario (Ferrovia Canavesana e Ferrovia Torino-Ceres) copre 29 comuni nella città metropolitana di Torino e ha un'utenza di 12 000 clienti al giorno e 1,3 milioni di km percorsi per anno. GTT nacque il 1º gennaio 2003 dalla fusione delle due preesistenti aziende di trasporti torinesi: ATM, gestore operativo del trasporto pubblico nel territorio comunale e dei parcheggi di scambio, e SATTI, gestore operativo dei trasporti in ambito regionale e della linea 1 della metropolitana di Torino.
Il derby di Torino è la stracittadina calcistica che mette di fronte le squadre di Juventus e Torino, le due principali società del capoluogo piemontese. La sfida, colloquialmente detta anche derby della Mole in riferimento alla Mole Antonelliana, simbolo architettonico della città torinese, è la prima stracittadina del calcio italiano nonché il più longevo incontro tra squadre con sede nella stessa città finora disputato.Primo incontro calcistico trasmesso in diretta radiofonica in Italia, la sfida mette di fronte due club con un'evoluzione storica e caratteristiche societarie molto diverse tra loro ma ciononostante con forti legami col capoluogo sabaudo, avendo rappresentato fino al primo dopoguerra la contrapposizione di due classi sociali opposte. La Juventus, fondata nel 1897 da studenti di un prestigioso liceo torinese, divenne presto affine alla borghesia cittadina soprattutto dopo il duraturo legame con la famiglia Agnelli, iniziato nel 1923, periodo in cui venne sostenuta anche dall'aristocrazia del luogo. Il Torino nacque invece nel 1906 da una scissione in seno alla stessa Juventus, a opera di soci bianconeri dissidenti che unirono le forze con un'altra formazione della città, la Torinese fondata nel 1894, individuando il loro bacino di riferimento nell'allora acerbo mondo operaio. Negli anni 1960 e 1970 tali differenze si erano già considerevolmente attenuate, anche in conseguenza dei grandi flussi migratori verso Torino iniziati circa quarant'anni prima, senza tuttavia scomparire: la Juve perse gran parte dei suoi connotati campanilistici per divenire un fenomeno sportivo globale, con un sostegno slegato da classi sociali e diffuso a carattere nazionale oltreché su scala mondiale mentre, inversamente, il Toro si fece sempre più portatore di uno spirito cittadino. In ragione al citato dualismo, come riflesso dell'evoluzione socioeconomica torinese durante il Novecento, il derby è stato spesso visto come l'incontro tra le due diverse identità della città.I colori sociali delle due formazioni contribuiscono anch'essi a marcare, in piccola parte, questa distinzione: i bianconeri, nati rosanero, attinsero ben presto alle casacche del Notts County giunte dall'Inghilterra, mentre per i granata l'origine è più incerta, da un omaggio del suo fondatore Alfred Dick agli svizzeri del Servette, alla tinta della "Brigata Savoia" che due secoli prima aveva liberato l'allora capitale del Ducato di Savoia. Entrambe, come massimo sfoggio di "torinesità", mostrano all'interno dei rispettivi scudi il toro furioso preso dall'araldica cittadina: la Juventus quale vincolo con le proprie origini, mentre il Torino come icona societaria vera e propria.