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Regno di Napoli (in latino: Regnum Neapolitanum, in catalano Regne de Nàpols, in spagnolo Reino de Nápoles) è il nome con cui è conosciuto nella storiografia moderna l'antico Stato esistito dal XIV al XIX secolo ed esteso a tutto il meridione continentale italiano. Il suo nome ufficiale era Regnum Siciliae citra Pharum, vale a dire “Regno di Sicilia al di qua del Faro”, in riferimento al Faro di Messina, e si contrapponeva al contemporaneo Regnum Siciliae ultra Pharum, cioè “Regno di Sicilia al di là del Faro”, che si estendeva sull'intera isola di Sicilia. In epoca normanna, il Regno di Sicilia era organizzato in due macro-aree: la prima, che includeva i territori siciliani e calabresi, costituiva il Regno di Sicilia propriamente detto; la seconda, che includeva i restanti territori peninsulari, costituiva il Regno di Puglia, allorquando il territorio era parte integrante del Regno normanno di Sicilia. Quest'ultimo Stato fu istituito nel 1130, con il conferimento a Ruggero II d'Altavilla del titolo di Rex Siciliae dall'antipapa Anacleto II, titolo confermato nel 1139 da papa Innocenzo II. Il nuovo Stato insisteva così su tutti i territori del Mezzogiorno, attestandosi come il più ampio degli antichi Stati italiani. Alla stipula della Pace di Caltabellotta (1302) seguì la formale divisione del regno in due: Regnum Siciliae citra Pharum (noto nella storiografia come Regno di Napoli) e Regnum Siciliae ultra Pharum (anche noto per un breve periodo come Regno di Trinacria e noto nella storiografia come Regno di Sicilia). Pertanto questo trattato può essere considerato l'atto di fondazione convenzionale dell'entità politica oggi nota come Regno di Napoli. Il regno, come Stato sovrano, vide una grande fioritura intellettuale, economica e civile sia sotto le varie dinastie angioine (1282-1442), sia con la riconquista aragonese di Alfonso I (1442-1458), sia sotto il governo di un ramo cadetto della casa d'Aragona (1458-1501); allora la capitale Napoli era celebre per lo splendore della sua corte e il mecenatismo dei sovrani. Nel 1504 la Spagna unita sconfisse la Francia, e il regno di Napoli fu da allora unito dinasticamente alla monarchia spagnola, insieme a quello di Sicilia, fino al 1707: entrambi furono governati come due vicereami distinti ma con la dicitura ultra et citra Pharum e con la conseguente distinzione storiografica e territoriale tra Regno di Napoli e Regno di Sicilia. Benché i due regni, nuovamente riuniti, ottennero l'indipendenza con Carlo di Borbone già nel 1734, l'unificazione giuridica definitiva di entrambi i regni si ebbe solo nel dicembre 1816, con la fondazione dello Stato sovrano del Regno delle Due Sicilie. Il territorio del Regno di Napoli inizialmente corrispondeva alla somma di quelli delle attuali regioni italiane di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e comprendeva anche alcune aree dell'odierno Lazio meridionale ed orientale appartenenti fino al 1927 alla Campania, ovvero all'antica provincia di Terra di Lavoro (circondario di Gaeta e circondario di Sora), ed all'Abruzzo (circondario di Cittaducale).
Pasquale Stanzione (Solopaca, 3 luglio 1945) è un giurista italiano. È presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali dal 29 luglio 2020.
L'Associazione Civile Nonne di Plaza de Mayo è un'organizzazione per i diritti umani argentina che ha la finalità di localizzare e restituire alle famiglie legittime tutti i bambini sequestrati e desaparecidos nell'ultima dittatura militare (1976-1983), creare le condizioni per predisporre la Commissione per quei crimini contro l'umanità e ottenere la giusta pena per tutti i responsabili. È presieduta da Estela Barnes de Carlotto e ha la sede centrale a Buenos Aires. Il 12 maggio 2008 ha ottenuto una nomina al Premio Nobel per la Pace. In maggio 2010 è stata ripresentata la candidatura allo stesso premio.
Maria Rita Saulle (Caserta, 3 dicembre 1935 – Roma, 7 luglio 2011) è stata una giurista e accademica italiana. Professoressa ordinaria di diritto internazionale nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma La Sapienza, è stata nominata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi Giudice della Corte costituzionale il 4 novembre 2005 (ha giurato il 9 novembre 2005). È stata la seconda Giudice donna della Corte costituzionale dopo Fernanda Contri.
L'Italia dei Valori (abbr. IdV), precedentemente conosciuto come Italia dei Valori - Lista Di Pietro, è un partito politico italiano fondato a Sansepolcro il 21 marzo 1998 da Antonio Di Pietro, ex magistrato fra i protagonisti dell'indagine dei primi anni novanta denominata Mani pulite che portò alla luce un sistema di potere politico nazionale fondato sulla corruzione. Dopo una breve adesione a I Democratici, il partito si ricostituì come partito autonomo il 27 aprile 2000. A seguito della partecipazione solitaria alle elezioni politiche del 2001, aderì all'alleanza di centro-sinistra, partecipando alle elezioni all'interno della coalizione dell'Unione di Romano Prodi nel 2005 e nel 2006 ed alle elezioni del 2008 in coalizione col Partito Democratico. Durante l'esecutivo nazionale del 3 ottobre 2014 a Sansepolcro la linea di Di Pietro venne bocciata e fu votata al 95% quella del Segretario Nazionale Ignazio Messina per riportare l'Italia dei Valori nel centro-sinistra, Di Pietro prese atto e abbandonò il partito. Al livello europeo aderiva al Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa, che nell'ultimo decennio si è aperto a partiti di centro di diversa estrazione; i suoi europarlamentari erano quindi iscritti al Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa.
Il codice civile italiano è un corpo organico di disposizioni di diritto civile e di norme giuridiche di diritto processuale civile di rilievo generale (es. libro VI - titolo IV) e di norme incriminatrici (es. libro V - titolo XI). La versione attualmente in vigore è stata emanata con il Regio decreto 16 marzo 1942, n. 262, in materia di "Approvazione del testo del Codice civile", e simbolicamente entrato in vigore il 21 aprile dello stesso anno (in riferimento dalla data convenzionale della fondazione dell'antica Roma) costituisce, insieme alle leggi speciali, una delle fonti del diritto civile italiano in quanto ancora vigente nell'attuale Repubblica Italiana.
Il Codice napoleonico (in lingua francese Code civil des français o Code Napoléon) è il codice civile attualmente in vigore in Francia ed uno dei più celebri del mondo, così chiamato perché voluto da Napoleone Bonaparte, servendo da modello, influenzando tutti i codici successivi ed esercitando una notevole influenza in numerosi paesi al mondo. Redatto da una commissione nominata da Napoleone ad inizio '800, venne emanato il 21 marzo 1804 ed è ricordato ancora oggi per essere stato il primo codice civile moderno, introducendo chiarezza e semplicità delle norme giuridiche e soprattutto riducendo a unità il soggetto giuridico; sia in Austria che in Francia c'erano già state precedenti codificazioni in materia penale (es: il codice penale francese del 1791).