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Questa voce contiene un elenco dei personaggi presenti nella serie di libri di Cecily von Ziegesar Gossip Girl e nella serie televisiva statunitense omonima.
Gossip Girl è una serie televisiva statunitense trasmessa dal network The CW dal 2007 al 2012, basata sugli omonimi romanzi di Cecily von Ziegesar. In Italia la serie è stata trasmessa in anteprima assoluta da Mya, canale pay della piattaforma Mediaset Premium, dal 19 gennaio 2008 al 5 marzo 2013; in chiaro la serie è stata invece trasmessa dal 7 gennaio 2009 al 4 gennaio 2014 su Italia 1.
Geoffrey Chaucer ([ˈʧoser], in inglese /ˈʤɛfri ˈʧɔːsə/; Londra, 1343 – Londra, 25 ottobre 1400) è stato uno scrittore, poeta, cantante, burocrate e diplomatico inglese. Viene spesso riconosciuto come il padre della letteratura inglese. Benché abbia scritto diverse opere importanti, viene di solito ricordato in particolare per il suo capolavoro, pervenutoci incompleto, de I racconti di Canterbury. Alcuni studiosi sostengono inoltre che Chaucer sia stato il primo autore ad aver dimostrato la legittimità letteraria in volgare della lingua inglese. In un'epoca nella quale in Inghilterra la poesia veniva scritta prevalentemente in latino, francese e anglo-normanno, Chaucer fece uso della lingua volgare (middle English, evoluzione dell'old English parlato dagli Anglosassoni) elevando la lingua inglese del suo tempo a lingua letteraria.
La terza stagione della serie televisiva Gossip Girl è andata in onda sul network americano The CW dal 14 settembre 2009. In Italia, è stata trasmessa in prima visione assoluta dal 3 febbraio 2010 al 30 giugno 2010 su Mya di Mediaset Premium; è stata invece trasmessa in chiaro dal 6 giugno 2011 al 6 luglio 2011 su Italia 1.
La seconda stagione della serie televisiva Gossip Girl è stata trasmessa negli USA dal 1º settembre 2008 al 18 maggio 2009 sul network americano The CW. In Italia è stata trasmessa in prima visione assoluta dal 1º aprile 2009 al 29 luglio 2009 su Mya, canale pay della piattaforma Mediaset Premium. La messa in onda in chiaro è avvenuta su Italia 1 dal 1º ottobre 2009 al 4 novembre 2009.
Ciò che oggi s'intende con dialetto romanesco è un codice linguistico molto simile all'italiano, tanto da essere considerato spesso più una "parlata" (un accento) che un dialetto. Tipologicamente può essere considerato un dialetto nel senso anglo-francese, ma non nell'accezione italiana. Appartiene al gruppo dei dialetti mediani, ma diverge da essi in alcuni tratti tipicamente toscani, diffusi in città durante il Rinascimento dalle allora cospicue (e ricchissime) nationi toscane di stanza a Roma e dalla Corte papale. La sua grammatica perciò si discosta poco da quella italiana, fondata com'è appunto sul toscano, e un italofono può capire agevolmente gran parte di un discorso in romanesco. Specialmente nei parlanti appartenenti ai ceti più bassi, il romanesco presenta una ricchezza di espressioni e modi di dire decisamente notevole, in continuo sviluppo. La distanza che separa la varietà contemporanea di romanesco da quella consacrata nella letteratura dialettale classica (quella del Belli) va sempre più aumentando. Nei tempi attuali ricorre anche saltuariamente il termine neoromanesco, usato per indicare un gergo parlato nelle periferie romane che «si allontana notevolmente dalla parlata del centro per creare una sua lingua periferica, originale nella sapiente utilizzazione del gergo giovanile e nel frequente apporto di conii personali...».
Gli Etruschi (in etrusco: Ràsenna, 𐌀𐌍𐌍𐌄𐌔𐌀𐌓, o Rasna, 𐌀𐌍𐌔𐌀𐌓) furono un popolo dell'Italia antica vissuto tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria occidentale e al Lazio settentrionale e centrale, con propaggini anche a nord nella zona padana, nelle attuali Emilia-Romagna, Lombardia sud-orientale e Veneto meridionale, all'isola della Corsica, e a sud, in alcune aree della Campania. La fase più antica della civiltà etrusca è la cultura villanoviana, attestata a partire dal IX secolo a.C., che deriva, a sua volta, dalla cultura protovillanoviana (XII - X secolo a.C.). La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fondendosi successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista della città etrusca di Veio da parte dei Romani nel 396 a.C. e terminò nel 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto.
Alcuni dei più famosi attori del Regno Unito e dell'Irlanda hanno doppiato o interpretato personaggi che appaiono nella serie di film di Harry Potter, basata sulla serie di libri di J. K. Rowling. Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson hanno interpretato Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger in tutti i film. Quando sono stati scritturati solo Radcliffe aveva già recitato in un film precedentemente. A complemento, hanno partecipato alla saga attori come Helena Bonham Carter, Kenneth Branagh, Jim Broadbent, John Cleese, Robbie Coltrane, Warwick Davis, Ralph Fiennes, Michael Gambon, Brendan Gleeson, Richard Griffiths, Richard Harris, John Hurt, Jason Isaacs, Miriam Margolyes, Helen McCrory, Gary Oldman, Alan Rickman, Fiona Shaw, Maggie Smith, Timothy Spall, Imelda Staunton, David Thewlis, Emma Thompson e Julie Walters. Tredici attori sono apparsi come lo stesso personaggio in tutti gli otto film della serie. Ad alcuni ben noti attori britannici, che non sono apparsi nella serie, è stato chiesto per scherzo perché non erano stati presi in considerazione. Quando David Yates ha diretto il quinto film, Bill Nighy (che già conosceva personalmente Yates) ha detto che sperava che il regista lo avrebbe chiamato in Harry Potter. "Ma nessuno mi chiamò", affermò Nighy. Tuttavia, nel 2009, Yates scritturò Nighy come il Ministro della Magia Rufus Scrimgeour nel settimo film. Nighy disse in proposito: "Non sono più l'unico attore inglese a non essere apparso in Harry Potter e ne sono molto contento". Jude Law, una volta scherzando, "Nessuno me l'ha chiesto. Ero un po' troppo vecchio per Harry" . Quando un giornalista nel 2009 ha paragonato l'ossessione del professore di pozioni Horace Lumacorno per i nomi famosi con il collegamento della serie a "ogni notevole attore britannico", Jim Broadbent (che interpreta Lumacorno) ha detto: "Beh, non viene invitato ogni attore. Conosco alcuni che sono ancora in attesa ".J.K. Rowling ha tenuto un discorso durante la prima mondiale del film finale della serie, Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2, il 7 luglio 2011 a Londra. La Rowling ha elogiato il talento recitativo del cast della serie di film e ha annunciato che ci sono sette giovani membri del cast di Harry Potter a cui si riferisce come "The Big Seven", cioè Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Tom Felton, Matthew Lewis, Evanna Lynch e Bonnie Wright.L'elenco che segue è ordinato per film e personaggi, in quanto alcuni personaggi sono stati interpretati da più attori. Legenda (voce) indica che l'attore o l'attrice ha solamente prestato la sua voce al personaggio nel film (giovane) indica che l'attore o l'attrice ha interpretato il personaggio in un flashback o da giovane. (f) indica che l'attore o l'attrice non compare in un nessuna nuova ripresa, footage, del film ma solo in riprese da film precedenti. Una cella grigia indica che il personaggio non compare nel film.
La concezione storica di Jean Sylvain Bailly è una parte importante del pensiero dell'astronomo francese. Essa è caratterizzata da un'interpretazione originale delle origini preistoriche della civiltà. Egli in effetti unì la tradizione del mito di Atlantide a quello di Iperborea, una leggendaria civiltà nordica di cui Erodoto e altri storici antichi avevano lasciato delle testimonianze. Bailly sosteneva infatti la tesi secondo cui un'Atlantide nordica fosse la civiltà originaria del genere umano, che essa avesse inventato le arti e le scienza e che avesse "civilizzato" i Cinesi, gli Indiani, gli Egizi e tutti i popoli dell'antichità. Egli posizionò questo popolo primordiale nel lontano nord dell'Eurasia, nell'isola di Spitzbergen, nei pressi della Siberia, argomentando che quelle dovevano essere state le prime terre abitabili quando la Terra, originariamente incandescente e inospitale alla vita secondo le ipotesi paleoclimatiche teorizzate da Buffon e Mairan, aveva incominciato a raffreddarsi. Il costante raffreddamento della Terra le aveva però, successivamente, rese inabitabili e aveva seppellito l'ancestrale territorio di questa civiltà sotto delle lastre di ghiaccio, in modo da perdere completamente le tracce degli Atlantidei, e obbligando i loro discendenti a spostarsi più a sud per colonizzare le altre zone del globo.Bailly si mosse ecletticamente tra scienza, mitologia classica, linguistica, e orientalismo per dimostrare la sua ipotesi affermando che i brahmani che formarono la civiltà indiana non erano altro che Atlantidei di lingua sanscrita.Le teorie di Bailly riflettevano molte delle idee prevalenti della sua epoca, come ad esempio il determinismo geografico di Montesquieu e Buffon e la superiorità culturale del dinamico Occidente sul decadente Oriente. Eppure, sebbene non abbia mai fatto degli Atlantidei una razza, né tantomeno una "razza superiore", e nonostante le sue posizioni chiaramente antirazziste, le sue opere hanno posto le basi per il successivo emergere del mito ariano.Infatti, una successiva rimitizzazione delle tesi di Bailly, attraverso varie mistificazioni e incomprensioni, fornì più tardi ai nazisti la finzione di un presunto mito antichissimo su cui fondare la loro piattaforma ideologica (come fatto da Alfred Rosenberg nel suo Der Mythus des 20. Jahrhunderts). Indirettamente e inconsapevolmente, Bailly si trova quindi alla fonte di un elemento centrale nell'ideologia nazista, quello che può essere definito, con le parole di Philippe Lacoue-Labarthe e Jean-Luc Nancy, il "mito nazista".
Il dialetto milanese (nome nativo milanés, AFI: [milaˈneːs]) è un dialetto della lingua lombarda (appartenente al ramo occidentale), parlato tradizionalmente a Milano. È detto anche meneghino (meneghìn, AFI: [meneˈɡĩː]), dal nome della maschera milanese Meneghino (o Meneghin).