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L'idealismo in filosofia è una visione del mondo che riconduce totalmente l'essere al pensiero, negando esistenza autonoma alla realtà, ritenuta il riflesso di un'attività interna al soggetto. Nell'idealismo è generalmente implicita una concezione etica fortemente rigorosa, come ad esempio nel pensiero di Fichte che è incentrato sul dovere morale dell'uomo di conformare il mondo al principio ideale da cui esso ha origine. In un senso più ampio, il termine è stato utilizzato in riferimento anche a diversi altri sistemi filosofici (come il platonismo), che privilegiano la dimensione ideale rispetto a quella materiale, affermando così che l'unico vero carattere della realtà sia di ordine spirituale.
Gottfried Wilhelm von Leibniz (pronuncia tedesca [ˈlaɪ̯pnɪʦ]; latinizzato in Leibnitius, e talvolta italianizzato in Leibnizio; tedesco e francese desueto Leibnitz; Lipsia, 1º luglio 1646 – Hannover, 14 novembre 1716) è stato un filosofo, matematico, scienziato, logico, teologo, linguista, glottoteta, diplomatico, giurista, storico, magistrato tedesco. E' uno dei massimi esponenti del pensiero occidentale, nonché una delle poche figure di "genio universale"; la sua applicazione intellettuale a pressoché tutte le discipline del sapere ne rende l'opera vastissima e studiata ancor oggi trasversalmente. A lui, assieme a Isaac Newton, vengono generalmente attribuiti l'introduzione e i primi sviluppi del calcolo infinitesimale, in particolare il concetto di integrale, per il quale si usano ancora oggi molte sue notazioni. A Leibniz si devono i termini "funzione", che egli usò per individuare le proprietà di una curva, tra cui l'andamento, la pendenza, la corda, la perpendicolare in un punto, e "dinamica".Considerato il precursore dell'informatica, della neuroinformatica e del calcolo automatico, fu inventore di una calcolatrice meccanica detta Macchina di Leibniz; inoltre alcuni ambiti della sua filosofia aprirono numerosi spiragli sulla dimensione dell'inconscio che solo nel XX secolo, con Sigmund Freud si tenterà di esplorare.
Errore in filosofia si riferisce a qualcosa di falso che appare vero (o viceversa) nel campo a cui si riferisce il giudizio o la valutazione e che quindi genera un'intrinseca contraddizione.L'errore può essere di natura pratica, quando si violano norme morali o principi che rendano efficace l'azione, o di natura teoretica quando si giudica vero ciò che è falso o falso ciò che è vero. In questo caso cioè viene volontariamente dato assenso ad un giudizio realizzando un collegamento tra volontà e intelletto.L'errore quindi riguarda tutta la nostra esistenza nel sapere e nell'agire incrociando concetti fondamentali come "opinione", "colpa", "dolore" e "felicità" »
Joseph Ernest Renan (Tréguier, 28 febbraio 1823 – Parigi, 2 ottobre 1892) è stato un filosofo, filologo, storico delle religioni e scrittore francese. Famoso per la sua definizione di nazione data nel suo discorso Qu'est-ce qu'une nation? ma anche per i suoi contributi in storia delle religioni, soprattutto in quanto autore della popolare Vie de Jésus (Vita di Gesù), primo volume dell'Histoire des Origines du Christianisme. Teorico della razza ariana, affermò il primato della razza indoeuropea, celebrando l'eccezionalità degli ebrei come nucleo etnico parte delle "grandi razze civilizzate".
Baruch Spinoza (pronuncia italiana: /spiˈnɔddza/; in ebraico ברוך שפינוזה, Baruch; in latino Benedictus de Spinoza; in portoghese Bento de Espinosa; in spagnolo Benedicto De Espinoza; Amsterdam, 24 novembre 1632 – L'Aia, 21 febbraio 1677) è stato un filosofo olandese, ritenuto uno dei maggiori esponenti del razionalismo del XVII secolo, antesignano dell'Illuminismo e della moderna esegesi biblica.
Angelo Maria Querini, o Quirini, al secolo Gerolamo (Venezia, 30 marzo 1680 – Brescia, 6 gennaio 1755), è stato un cardinale, arcivescovo cattolico e letterato italiano.