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La storia della pittura è una branca della storia dell'arte che si occupa di dipinti e, più in generale, di opere d'arte bidimensionali realizzate con tecniche legate al disegno e alla stesura di colori. Dalla preistoria fino al mondo contemporaneo, ha rappresentato una continua tradizione tra le più diffuse e significative nell'ambito delle arti figurative, che abbraccia un po' tutte le culture e i continenti. Fino al XX secolo, in Europa e nei paesi da essa influenzati, la rappresentazione pittorica ha avuto principalmente soggetti "figurati", cioè rappresentanti caratteristiche e attività umane, tutt'al più temi religiosi, simbolici e trascendenti, mentre nel XX secolo si sono sviluppati approcci più astratti e concettuali, con la sperimentazione di nuove tecniche in ricerca di nuovi orizzonti. Lo sviluppo della pittura orientale ha avuto un corso proprio, parallelo a quello occidentale, non senza però punti di contatto, soprattutto a partire dell'evo moderno. L'arte africana, islamica, indiana, cinese, e giapponese hanno avuto tutte influenze significative sull'arte occidentale e viceversa.
De Stijl /də stɛɪ̯l/ (che in olandese significa Lo stile), anche conosciuto con il nome di Neoplasticismo (in olandese: Nieuwe Beeldende /'ni:wə 'be:ɫdəndə/), è un movimento artistico fondato nei Paesi Bassi nel 1917. Il termine neoplasticismo è comparso per la prima volta nell'ottobre del 1917 con la pubblicazione del primo numero della rivista De Stijl fondata da Theo van Doesburg. Questo termine è stato utilizzato da Piet Mondrian e Theo van Doesburg nella pubblicazione del Manifesto De Stijl per descrivere la loro forma d'arte: astratta, essenziale e geometrica.
L'Astrattismo è un movimento artistico che nasce nei primi anni del XX secolo, in zone della Germania lontane tra loro, dove si sviluppò senza intenti comuni. Il termine indica quelle opere pittoriche e plastiche che esulano dalla rappresentazione di oggetti reali. L'astrattismo usa un linguaggio visuale di forme, colori e linee con lo scopo di creare una composizione che possa esistere con un grado di indipendenza dalle referenze visuali nel mondo. L'arte occidentale è stata, dal Rinascimento fino al XIX secolo, segnata dalla logica della prospettiva e dal tentativo di riprodurre un'illusione della realtà visibile. Ma l'accessibilità alle arti delle culture altre rispetto a quelle europee mostrano modi alternativi di descrivere l'esperienza visiva agli artisti. Dalla fine del XIX secolo molti artisti sentirono il bisogno di creare un nuovo tipo di arte che includesse i cambiamenti fondamentali che stavano avvenendo nella tecnologia, nelle scienze e nella filosofia. Le fonti da cui gli artisti estraevano i loro argomenti teorici erano diverse, e riflettevano le ansie sociali e intellettuali in tutte le culture occidentali del tempo.
Il termine arte moderna denota lo stile e la concezione dell'arte propri di quell'epoca e, più in generale, alle espressioni artistiche che esprimono una forma di «rifiuto» per il passato e di apertura alla sperimentazione.Gli artisti moderni sperimentarono nuove forme visive e avanzarono concezioni originali della natura, dei materiali e della funzione dell'arte, alternando periodi più "realisti" (sia per le tecniche adottate che per i soggetti scelti) a periodi più "simbolisti" o "espressionisti" fino all'astrazione. La produzione artistica più recente è spesso definita come arte contemporanea, o arte postmoderna.
La Scuola dell'Aja è il nome dato a un gruppo di artisti che vivevano e lavoravano a L'Aia tra il 1860 e il 1890. Il loro lavoro è stato ampiamente influenzato dai pittori del realismo della scuola francese di Barbizon. I pittori della Scuola dell'Aja, generalmente facevano un uso di colori relativamente sobri, motivo per cui la Scuola dell'Aja alcune volte viene chiamata la Gray School (Scuola del Grigio).
I luoghi beatlesiani sono i posti più significativi che, a vario titolo, sono legati alla vita, alle attività e alle opere di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, fino al 1970, anno che segna la conclusione della loro carriera come gruppo musicale. Fatta eccezione per l'ashram indiano, tali luoghi, da un punto di vista geografico, si possono individuare entro un cerchio di meno di 400 chilometri di raggio, cerchio che racchiude Liverpool (luogo di nascita dei quattro musicisti e di formazione del gruppo), Amburgo (dove i Beatles fecero una dura gavetta, ma essenziale per il loro futuro sviluppo) e Londra (la swinging London che li vide maturare, raggiungere le loro vette musicali e, infine, esaurirsi).
Venturino Venturi (Loro Ciuffenna, 6 aprile 1918 – Terranuova Bracciolini, 28 gennaio 2002) è stato uno scultore e pittore italiano.
Composizione con giallo, blu e rosso è un dipinto a olio su tela (69,2x72,7 cm) di Piet Mondrian, realizzato tra il 1937 e il 1942 e conservato nella Tate Modern a Londra.
Il Gemeentemuseum Den Haag è un museo a L'Aia con un'importante collezione di arte moderna.
Red Tree (L'albero rosso) è un quadro dipinto nel 1908/1909 da Piet Mondrian. È una rappresentazione artistica di un albero (un melo) in cui l'artista non si preoccupa del tronco o dei rami, bensì della loro forma e dei loro rapporti. Un segno deciso e di vario spessore evidenzia la struttura e cerca di impregnare nella composizione i rapporti che scaturiscono dai rami. I colori, prevalentemente rosso e blu, favoriscono tale semplificazione. Attualmente è conservato nel museo municipale dell'Aia. Nell'opera il tronco nodoso e ruvido è chiazzato da striature rosse che, sui rami nudi, paiono fiammelle guizzanti. L'albero pare prima adagiarsi dolcemente a destra, assecondando linee a onde correnti; poi protende le punte di nuovo verso l'alto; a sinistra, invece, i rami sembrano accelerare la loro caduta, quasi pronti a immergersi nella terra.
Carlo Ludovico Ragghianti (Lucca, 18 marzo 1910 – Firenze, 3 agosto 1987) è stato uno storico dell'arte, critico d'arte, politico, critico cinematografico, accademico, antifascista e partigiano italiano.
Il modernismo è un movimento filosofico-estetico che, in linea con i cambiamenti culturali del suo tempo, nacque dalle enormi trasformazioni della società occidentale durante la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Tra i fattori che determinarono il modernismo c'erano lo sviluppo delle moderne società industriali e la rapida crescita dell'urbanizzazione, seguite poi dalle reazioni di orrore alla devastazione della prima guerra mondiale. Il modernismo si contrappose spesso alle certezze del pensiero illuminista, e molti modernisti si opposero alla fede religiosa. Il modernismo, in generale, include le attività e le creazioni di coloro che sentivano le forme tradizionali di arte, architettura, letteratura, fede religiosa, filosofia, organizzazione sociale, attività della vita quotidiana e scienze, si stavano adattando in modo obsoleto al nuovo ambiente economico, sociale e politico di un mondo emergente pienamente industrializzato. L'incitazione del poeta Ezra Pound del 1934 a "rinnovare!" ("Make it new!") fu il termine di paragone dell'approccio del movimento verso ciò che vedeva come la cultura ormai obsoleta del passato. In questo spirito, le innovazioni, come la tecnica del flusso di coscienza, la musica atonale e dodecafonica, la pittura divisionista e l'arte astratta, ebbero dei precursori nel XIX secolo. Una caratteristica degna di nota del modernismo è l'autocoscienza e l'ironia riguardo alle tradizioni letterarie e sociali, che spesso hanno portato a sperimentazioni con la forma, spesso sviluppando tecniche che focalizzavano l'attenzione sui processi e sui materiali usati nella creazione di un dipinto, una poesia, un edificio, ecc., rigettando esplicitamente l'ideologia del realismo e riutilizzando spesso il passato attraverso la ripresa, l'incorporazione, la riscrittura, la ricapitolazione, la revisione e la parodia. Alcuni critici definiscono il modernismo come un modo di pensare, con diverse caratteristiche filosoficamente definite, come autocoscienza o autoreferenzialità, che attraversano tutte le novità nelle arti e nelle discipline. Più comuni, soprattutto in Occidente, sono quelli che la vedono come una tendenza di pensiero progressista che afferma il potere degli esseri umani di creare, migliorare e rimodellare il loro ambiente con l'aiuto della sperimentazione, conoscenza scientifica o tecnologia. Da questa prospettiva, il modernismo ha incoraggiato la rielaborazione di ogni aspetto dell'esistenza, dal commercio alla filosofia, con l'obiettivo di cercare ciò che era d'intralcio al progresso e sostituirlo con nuovi modi per raggiungere lo stesso fine. Altri ancora si concentrano sul modernismo come un'introspezione estetica, facilitando così la considerazione di specifiche reazioni all'uso della tecnologia nella prima guerra mondiale, e aspetti anti-tecnologici e nichilistici delle opere di diversi pensatori e artisti da Friedrich Nietzsche (1844–1900) a Samuel Beckett (1906–1989). Mentre alcuni studiosi vedono il modernismo continuare nel ventunesimo secolo, altri lo vedono evolversi nel tardo modernismo o nell'alto modernismo. Il postmodernismo fu poi l'abbandono delle tesi del modernismo e la confutazione dei suoi assunti di base.
Pieter Cornelis Mondriaan, meglio conosciuto come Piet Mondrian (Amersfoort, 7 marzo 1872 – New York, 1º febbraio 1944), è stato un pittore olandese, fondatore assieme a Theo van Doesburg del "neoplasticismo" (il nome originale è De Stijl, dal nome della rivista De Stijl). Nonostante siano molto famosi, anche se spesso imitati e banalizzati, i quadri di Mondrian dimostrano una complessità che smentisce la loro apparente semplicità. I quadri "non rappresentativi" per cui è conosciuto, che consistono in linee perpendicolari e campiture di colore geometriche in colori primari (rosso, giallo, blu) col bianco, il nero o il grigio, sono in effetti il risultato di una continua ricerca di equilibrio e perfezione formale evoluta stilisticamente nel corso di tutta la sua vita.