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Lamporecchio è un comune italiano di 7 411 abitanti della provincia di Pistoia in Toscana. Distante circa 18,5 km dal capoluogo provinciale, il comune si estende su 22 km² tra la pianura della Valdinievole ed il Montalbano.
Il Montalbano o Monte Albano è una catena montuosa che si estende per 16 000 ettari tra le province di Pistoia, Prato e Firenze, nei territori dei comuni di Serravalle Pistoiese, Monsummano Terme, Larciano, Lastra a Signa, Lamporecchio, Quarrata, Carmignano, Poggio a Caiano, Signa, Montelupo Fiorentino, Capraia e Limite, Vinci e Cerreto Guidi.
Carmignano è un comune italiano di 14 697 abitanti della provincia di Prato in Toscana. Il territorio occupa una porzione del rilievo del Montalbano. Sulle colline intorno a Carmignano viene prodotto l'omonimo vino DOCG e quattro DOC.
Bacchereto è una frazione italiana di 419 abitanti nel comune di Carmignano in provincia di Prato in Toscana. Il suo territorio occupa una porzione del rilievo del Montalbano. Bacchereto è famoso per la produzione del vino di Carmignano DOCG e come ex centro di lavorazione della maiolica fiorentina.
Augusta (Aùsta in siciliano) è un comune italiano di 35 516 abitanti del libero consorzio comunale di Siracusa in Sicilia. La città fu fondata nei pressi del sito dell'antica città dorica di Megara Hyblaea dall'imperatore Federico II di Svevia, che la fondò nel 1232. Federico la chiamò Augusta Veneranda e divenne una delle sue località preferite. La città fu ricostruita dopo il terremoto del Val di Noto del 1693. Nella seconda guerra mondiale era una delle principali basi della Regia Marina, e fu uno dei porti di sbarco delle forze anglo-americane.
Ribera (Rivela in siciliano) è un comune italiano di 18 711 abitanti del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia. È la città natale di Francesco Crispi ed è conosciuta anche come la Città delle Arance. Ha avuto il riconoscimento di Città Slow, entrando a far parte della rete internazionale delle città del buon vivere.
Il sito delle Cascine di Tavola è un complesso monumentale e paesaggistico d'importanza storica e un'area naturale protetta di interesse locale ubicata a Prato in località Tavola. Fino agli anni '20 del XX secolo nei secoli scorsi prendeva il nome di "Cascine del Poggio a Caiano" e faceva parte della tenuta agricola annessa alla Villa Medicea di Poggio a Caiano; in particolare era la porzione posta nella piana alla sinistra del fiume Ombrone, proprio di fronte alla collina dalla quale domina la villa voluta da Lorenzo il Magnifico sulla sponda destra. Si tratta di un luogo complesso che vede stratificati sull'originale ambiente naturale costituito da boschi planiziari e paludi, i molteplici interventi umani a partire dal primo e fondamentale della centuriazione romana che ha dato l'orientamento del sistema orografico e agricolo. In seguito vanno ricordati gli interventi di bonifica medievali realizzati dal comune di Prato mediante il sistema delle gore che percorrono il territorio verso l'Ombrone ed infine le trasformazioni attuate su questo tratto di pianura, da Lorenzo il Magnifico prima e dei granduchi di Toscana dopo, che hanno portato alla formazione ed allo sviluppo della tenuta delle Cascine. Occupa una grande area di circa 300 ha corrispondente ad una larga porzione del settore sud-ovest del comune di Prato, non lontano della frazione di Tavola da cui prende l'attuale nome, ma in effetti, nei pressi del borgo di Castelnuovo e della strada tra Prato e Poggio a Caiano.
IGP Toscano menzione geografica aggiuntiva Montalbano è un tipo di olio extravergine di oliva toscano ad indicazione geografica protetta le cui fasi di produzione delle olive e frangitura devono avvenire nell'ambito di una porzione del territorio del Montalbano tra le province di Firenze e di Pistoia e da una serie di varietà di olive specificate nel disciplinare di produzione. Un olio extravergine di oliva può fregiarsi della denominazione "Menzione Montalbano" soltanto con la rispondenza ai requisiti chimico-organolettrici previsti dall'apposito disciplinare.
La provincia di Pistoia è una provincia italiana della Toscana di 292 502 abitanti. È la sesta provincia toscana per numero di abitanti, ed è la nona e penultima provincia toscana per superficie.
Il castello di Montalbano Elicona si trova a Montalbano Elicona, comune italiano della città metropolitana di Messina, in Sicilia. È ubicato in piazza Castello nel centro storico del borgo medievale della cittadina del Val Demone.
Fasano (AFI: /faˈzano/; Fašànë in dialetto locale) è un comune italiano di 39 566 abitanti della provincia di Brindisi in Puglia. Situata al centro di un ideale triangolo che ha per vertici le città di Bari, Brindisi e Taranto, distanti da Fasano circa 50 km, la città segna il confine fra il Salento e la Terra di Bari. Il suo territorio comprende varie frazioni, estendendosi per 15 km sulla costa del Mare Adriatico e inoltrandosi in Valle d'Itria. Il comune, insieme con la vicina Cisternino, fu aggregato alla nuova provincia nel 1927; nel 1955 fu presentata alla Camera da parte della deputata Maria Chieco Bianchi una proposta di legge per riportare la città nel territorio barese.
La Villa Medicea di Artimino, chiamata anche La Ferdinanda o Villa dei cento camini, si trova su un poggio dirimpetto a quello del piccolo paese medievale di Artimino, una frazione del comune di Carmignano (Prato). Oggi è sede di congressi, ricorrenze ed eventi speciali; ha anche ospitato, al piano interrato, il Museo archeologico comunale, poi trasferito in una nuova sede all'interno del borgo di Artimino.
Montalbano Elicona (Muntarbanu in siciliano) è un comune italiano di 2 068 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia. La cittadina fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia ed è stata proclamata Borgo dei borghi 2015. È caratterizzata dalla presenza, nella parte antica dell'abitato, di un antico castello che fu residenza estiva di re Federico III di Sicilia.
Il Chianti Montalbano è un vino a DOCG prodotto nella Regione Toscana
Poggio a Caiano è un comune italiano di 9 877 abitanti della provincia di Prato in Toscana. Con una superficie di soli 6 km² è uno dei comuni più piccoli della Toscana, costituito il 14 luglio 1962. Il territorio rappresenta l'ultima propaggine del Montalbano, protesa verso la piana di Prato e occupa alcune colline e rilievi (tra cui emerge il "poggio" che dà nome al comune) oltre che una piccola zona pianeggiante sulla sponda destra del fiume Ombrone. Si trova in una posizione strategica a circa 15 km da Firenze.
La Villa medicea di Poggio a Caiano, erroneamente chiamata anche Ambra (Ambra era un vecchio casamento rovinato), è una delle ville medicee più famose e si trova nel comune di Poggio a Caiano (Prato). Oggi è di proprietà statale e ospita due nuclei museali: uno degli appartamenti storici (piano terra e primo piano) e il Museo della natura morta (secondo piano). La villa è forse il migliore esempio di architettura commissionata da Lorenzo il Magnifico, in questo caso a Giuliano da Sangallo verso il 1480. Non a caso si tratta di un edificio privato, in cui sono presenti elementi che fecero poi da modello per gli sviluppi futuri della tipologia delle ville: compenetrazione tra interno ed esterno mediante filtri come le logge, distribuzione simmetrica degli ambienti attorno a una salone centrale (spazio "centrifugo"), posizione dominante nel paesaggio, recupero consapevole di elementi architettonici classici (come la volta a botte e il frontone di tempio ionico in facciata).
Le scuderie Medicee sono situate presso la Villa Medicea a Poggio a Caiano.
Le parrocchie della diocesi di Pistoia sono 160 suddivise in 9 vicariati e sono distribuite comuni e frazioni delle province di Pistoia, Prato e Firenze.
Capraia e Limite (/ka'praja e l'limite/) è un comune italiano sparso di 7 730 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. Il nome comunale deriva dall'unione dei due centri abitati, Capraia Fiorentina e Limite sull'Arno. Per abbreviare la denominazione che avrebbe accomunato le due parti è stato scelto di tenere soltanto il nome principale dei due centri; tale scelta però ha valore solo in ambito burocratico perché i due centri abitati sono ben distinti, sia storicamente che come conformazione urbanistico-territoriale, pertanto i nomi correntemente usati continuano ad essere Capraia Fiorentina e Limite sull'Arno, che è il capoluogo. "Capraia" compare prima nel nome del comune (Capraia e Limite) perché così si consente al nominativo comunale una posizione fra le prime, in qualsiasi elenco o lista, per la gerarchia alfabetica dell'iniziale "C" rispetto alla lettera "L".