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Sir Winston Leonard Spencer Churchill (Woodstock, 30 novembre 1874 – Londra, 24 gennaio 1965) è stato un politico, storico, giornalista e militare britannico. È stato Primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 e nuovamente dal 1951 al 1955. È stato inoltre membro del Parlamento dal 1900 al 1922 e dal 1924 al 1964, rappresentando nel corso della sua carriera cinque diversi collegi. Come Primo ministro, è noto per aver guidato il Regno Unito alla vittoria nella seconda guerra mondiale; fu anche leader del Partito Conservatore per quindici anni, dal 1940 al 1955. Churchill nacque in una famiglia aristocratica, figlio di Lord Randolph Churchill, importante statista conservatore; arruolatosi nell'esercito britannico, combatté in India, nella guerra mahdista in Sudan e nella seconda guerra boera, ottenendo fama per le sue corrispondenze giornalistiche e per i libri di memorie sulle campagne a cui aveva preso parte. Entrato in politica agli inizi del XX secolo, ricoprì incarichi ministeriali nel governo liberale presieduto da Herbert Henry Asquith e, insieme con il cancelliere dello Scacchiere David Lloyd George, svolse un'intensa attività riformatrice in campo sociale. Nominato primo lord dell'ammiragliato, dopo lo scoppio della prima guerra mondiale dovette abbandonare il governo in seguito all'esito fallimentare della campagna di Gallipoli, della quale era stato uno dei promotori; nel 1916, caduto Asquith, Churchill tornò a importanti incarichi di governo nel nuovo gabinetto di David Lloyd George. Dopo la guerra ottenne la carica di cancelliere dello Scacchiere del nuovo governo presieduto da Stanley Baldwin (1924-1929) e si fece promotore di una politica deflazionistica, restaurando la parità aurea della sterlina ai livelli pre-bellici. Escluso da incarichi governativi durante gli anni '30 del Novecento, Churchill divenne una delle voci più critiche riguardo alla Germania nazista, guidando la campagna per il riarmo. Allo scoppio della seconda guerra mondiale divenne nuovamente primo lord dell'ammiragliato, ma in seguito alle dimissioni di Neville Chamberlain nel maggio 1940 venne nominato Primo ministro. I suoi discorsi e trasmissioni radiofoniche furono decisivi nel sostenere la resistenza del Regno Unito, specialmente nel difficile biennio 1940-1941 quando il Commonwealth e l'Impero britannico si trovarono a fronteggiare da soli la minaccia nazista. Churchill guidò poi il Regno Unito durante l'intero conflitto e nei mesi successivi alla resa tedesca. In seguito alla sconfitta dei conservatori nelle elezioni del 1945, Churchill divenne leader dell'opposizione mantenendo comunque un grande prestigio internazionale; nel 1946 pronunciò a Fulton il famoso discorso sulla "cortina di ferro", che convenzionalmente segna l'avvio della guerra fredda. Rieletto Primo ministro nel 1951, il suo secondo mandato fu dominato da problemi di politica estera come l'insurrezione comunista in Malaysia, la rivolta dei Mau-Mau in Kenya, la guerra di Corea e il colpo di Stato iraniano del 1953. Churchill si dimise dalla carica nel 1955, rimanendo comunque parlamentare fino al 1964. Alla sua morte la regina Elisabetta gli concesse gli onori del funerale di stato, al quale parteciparono un gran numero di statisti. Per l'attività di storico e scrittore portata avanti durante tutta la vita ricevette anche il premio Nobel per la letteratura nel 1953. Protagonista di primo piano delle vicende politiche britanniche e internazionali per oltre cinquant'anni, Churchill è tra le figure politiche più significative del XX secolo. La sua memoria rimane oggetto di elogi e critiche e il dibattito intorno alla sua complessa eredità resta acceso.
L'Unione Femminile Nazionale è un'organizzazione fondata nel 1899 a Milano per l'emancipazione delle donne attraverso l'acquisizione di diritti politici, sociali, civili. Nel 1905 si costituisce in cooperativa con il nome di Unione femminile nazionale. È tuttora operativa nella sede storica di Corso di Porta Nuova 32 a Milano
L'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) è un'associazione filosofica non confessionale italiana di promozione sociale, nata informalmente il 19 ottobre 1987 ma costituitasi legalmente il 18 marzo 1991, che al 2018 dichiara 3 416 associati. Nel proprio statuto si definisce indipendente da qualsiasi forza politica e dichiara di avere come scopo il raggiungimento dell'effettiva laicità della Repubblica italiana – considerata ancora carente – e la diffusione delle idee atee e agnostiche. Essa analogamente e talora di concerto con associazioni affini intende rappresentare gli interessi civili e le istanze culturali di quella parte della società italiana che non si identifica in alcuna religione.L'UAAR è membro e rappresentante italiana della Federazione umanista europea (EHF), l'unione delle associazioni laico-umaniste europee con sede a Bruxelles e dell'Unione Internazionale Etico-Umanistica (IHEU), con sede a Londra. La sede legale dell'UAAR è attiva dal 18 aprile 2009 e si trova a Roma, mentre a livello locale è presente in oltre 50 tra circoli e rappresentanze provinciali in tutte 20 le regioni.Sin dalla costituzione di fatto avvenuta nel 1987 promuove dibattiti, manifestazioni, convegni, eventi e altre iniziative principalmente tendenti a promuovere in ogni sede la non confessionalità dello Stato e delle sue istituzioni. Per quanto riguarda l'Italia persegue la completa attuazione del «principio supremo della laicità dello Stato», lottando contro le discriminazioni verso atei e agnostici, richiedendo l'abolizione di ogni privilegio accordato alla religione cattolica nella società e nella scuola in particolare e adoperandosi per il superamento dell'art. 7 della Costituzione (che recepì il Concordato del 1929, poi ridiscusso nel 1984, fra Stato italiano e Santa Sede).
Gli Amerighi, originari della Francia meridionale, furono una famiglia patrizia senese protagonista nelle vicende politiche ed economiche della Repubblica di Siena. Strenui difensori delle libertà repubblicane, parteciparono attivamente nelle guerre contro la Repubblica di Firenze e la nascente signoria dei Medici.