Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Sarteano (Sartiàno in dialetto locale) è un comune italiano di 4 664 abitanti della provincia di Siena in Toscana. È un paese di importanza storica e naturalistica, collocato sui contrafforti della Val d'Orcia in un altopiano al confine con la Val di Chiana. Il passato medievale del paese è testimoniato dal castello, elemento principale del paesaggio architettonico, e da un grande numero di chiese. L'economia di Sarteano è diversificata, ma fondamentalmente si basa sull'agricoltura e sul turismo. I prodotti della terra sono olio d'oliva, vino e frumento.
Il Palazzo di Piero è una villa o castello (detto localmente "il Palazzo") sito nel comune di Sarteano in stile neogotico realizzato alla fine del XIX secolo modificando una casa fortificata in pietra la cui fondazione risale al XV secolo ad opera di Fabio Sozio, figlio di Piero, soldato di ventura reduce dalla battaglia di Lepanto. Lo stile richiama quello del Palazzo Pubblico di Siena. Il castello è corredato di una cappella risalente agli stessi anni di fondazione del nucleo centrale e da una serie di altri edifici annessi, oltre che da un giardino all'italiana e da un parco di alberi e piante esotiche. Il Palazzo è inoltre centro aziendale della omonima Fattoria Palazzo di Piero di proprietà, come la villa stessa, della famiglia Galeotti Ottieri della Ciaja fin dal XVIII secolo.
Il museo civico archeologico di Sarteano nasce nel 1997 ed è ospitato nelle sale del cinquecentesco palazzo Gabrielli.
La Val di Chiana o Valdichiana, anticamente Valle del Clanis, è una valle di origine tettonica, i cui laghi (Lago di Chiusi e Lago di Montepulciano) sono residui del Pliocene e il cui fondovalle consta di importanti residui alluvionali dal secolo XI, collocata nell'Italia centrale, ricompresa tra le province di Arezzo e Siena, in Toscana, e tra quelle di Perugia e Terni, in Umbria.
Il Teatro Comunale degli Arrischianti è un teatro situato a Sarteano. Alcune testimonianze archivistiche documentano già esistente alla fine del '600 un teatro presso le stanze del Palazzo Pubblico. Nel 1731 venne fondata l'Accademia degli Arrischianti che nel 1740 trasferì la propria sede dal palazzo Goti alle stanze del Palazzo Pubblico. Probabilmente in quell'occasione il primo spazio teatrale secentesco venne ristrutturato e prese le forme di un teatro all'italiana con pianta ovoidale e quarantaquattro palchi distribuiti in tre ordini. Ricevuti in uso perpetuo i locali dal Comune nel 1875, l'Accademia procedette a un ampio intervento di ristrutturazione e ammodernamento del teatro che ha portato alla redazione finale giunta fino ai nostri giorni: in quell'occasione si rinnovò tutta la decorazione a stucchi per opera dello stuccatore Giannini. Dalla seconda metà dell'800 fino ai primi del '900 il teatro fu caratterizzato da un'intensa attività incentrata su opere liriche, spettacoli di prosa e feste. Nel 1935, come in tante strutture teatrali analoghe, l'esigenza di utilizzare il teatro come cinematografo determinò la chiusura del palco centrale del terzo ordine e la sua trasformazione in cabina di proiezione. Anche nella nuova prevalente attività di cinematografo, il teatro fu costretto alla chiusura nel 1965 a causa soprattutto delle cattive condizioni della volta della sala, del tetto e dell'impianto elettrico. L'amministrazione, nell'ambito di un più vasto progetto di recupero e ristrutturazione del Palazzo Comunale, ha proceduto al recupero della struttura, recependo le numerose sollecitazioni derivanti da un vivo interesse della popolazione per il teatro e la musica: nel 1986 infatti un gruppo di giovani aveva dato vita a una "Nuova Accademia degli Arrischianti" e utilizzando lo spazio dell'antica pieve romanica di Santa Vittoria ha rinverdito un'intensa attività teatrale. In questo contesto di nuova domanda culturale, sono partiti i lavori di ristrutturazione e consolidamento e di adeguamento tecnico-funzionale: progettati e diretti dagli architetti Federico Franci e Giancarlo Massi, i lavori iniziano finalmente nel 1985 e, dopo varie interruzioni dovute alle problematiche del finanziamento e dell'esecuzione dei vari lotti, alcuni dei quali realizzati nell'ambito dei finanziamenti del Progetto Regionale FIO, nel 2000 hanno restituito il teatro alla sua agibilità. Così è tornato attivo uno dei più antichi e caratteristici teatri toscani e sotto la direzione artistica di Andrea Buscemi si è approntato un cartellone di tutto rispetto con allestimenti che hanno portato sul palcoscenico di Sarteano artisti di grande fama come Flavio Bucci, Lucia Poli, Mita Medici, Antonio Salines, e compagnie quali Pupi e Fresedde, l'Accademia nazionale d'arte drammatica "Silvio D'Amico" e la Compagnia Teatro Politecnico.
Andrea Buscemi (Pisa, 5 novembre 1963) è un attore, regista teatrale, conduttore televisivo politico scrittore pittore italiano.
Antonio Piccolomini d'Aragona (Sarteano, 1435 – Capestrano, 1492) è stato un militare e politico italiano.
La provincia di Siena è una provincia italiana della Toscana di 266 961 abitanti, con capoluogo Siena, la settima provincia toscana per popolazione e la seconda per superficie, contando 35 comuni, compreso il capoluogo. Confina a nord con la città metropolitana di Firenze, a nord-est con la provincia di Arezzo, a sud-est con l'Umbria (province di Perugia e Terni), a sud con il Lazio (provincia di Viterbo), a sud-ovest con la provincia di Grosseto e a ovest con la provincia di Pisa. La Provincia di Siena con i suoi 4 patrimoni UNESCO è, insieme a quella di Firenze, la provincia con più patrimoni UNESCO della Toscana e una delle più ricche in Italia.
Pio III, nato Francesco Todeschini Piccolomini (in latino: Pius III; Sarteano, 29 maggio 1439 – Roma, 18 ottobre 1503), è stato il 215º papa della Chiesa cattolica dal 22 settembre al 18 ottobre del 1503.
I Mille sono la più nota delle formazioni garibaldine, avendo preso parte alla campagna nell'Italia meridionale comandata da Giuseppe Garibaldi, durante la Spedizione dei Mille. Furono il primo nucleo dell'Esercito meridionale, che conquistò il Regno delle Due Sicilie per unirlo al Regno di Sardegna tramite annessione; pochi mesi dopo fu proclamato il Regno d'Italia sotto la dinastia di Casa Savoia.
Castiglioncello del Trinoro (già Castiglione dei Ladri) è una frazione del comune italiano di Sarteano, nella provincia di Siena, in Toscana.