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Il Piovano Arlotto fu un mensile letterario satirico pubblicato a Firenze dal gennaio 1858 al dicembre 1860. Il nome costituì un omaggio a Piovano Arlotto Mainardi e alla sua filosofia di vita. Il sottotitolo era "Capricci mensuali d'una brigata di begliumori". Inizialmente impostato come rivista prettamente letteraria, successivamente virò verso la politica (a carattere patriottico). La prima annata fu stampata da Le Monnier. La seconda e la terza annata furono "autoprodotte" e stampate per i tipi della Barbera, Bianchi e C. Gli ultimi numeri furono stampati da Federigo Bencini. Il mensile era diretto da Raffaello Foresi. Gli altri curatori erano Pietro Fanfani e Antonio Fantacci. Tra i nomi dei contributori spiccano quelli di Giuseppe Mazzini, Victor Hugo, Francesco Domenico Guerrazzi, Giuseppe Montanelli, Nicolò Tommaseo. Peculiarità di quest'opera era rappresentata inoltre dal fatto di dare largo spazio alle illustrazioni (disegni, ritratti di personaggi famosi, caricature). Tra i principali contributi è possibile citare, ad esempio, quello di Angiolo Tricca.
Carlo Collodi, pseudonimo di Carlo Lorenzini (Firenze, 24 novembre 1826 – Firenze, 26 ottobre 1890), è stato uno scrittore e giornalista italiano. È divenuto celebre come autore del romanzo Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, più noto come Pinocchio.
Angiolo Tricca (Sansepolcro, 17 febbraio 1817 – Firenze, 23 marzo 1884) è stato un illustratore e pittore italiano. Noto soprattutto per le caricature e i disegni umoristici che spesso avevano come oggetto famosi artisti fiorentini (Carlo Lorenzini in arte Collodi, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani), frequentatori del Caffè Michelangelo. Nel corso della sua carriera collaborò con alcuni giornali satirici pubblicati a Firenze nella seconda metà dell'Ottocento (Il Piovano Arlotto, Il Lampione e La Lanterna di Diogene, con lo pseudonimo "Tita").