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Elenco di sedi dell'Ordine dei Cavalieri templari in Italia, storicamente accertate. Per un elenco di alcuni dei luoghi che sono stati associati ai Cavalieri templari nella tradizione, nelle leggende o nelle opere di fantasia, ma di cui non vi è una presenza storicamente accertata, vedi Leggende sui Templari.
Sabba da Castiglione o fra' Sabba da Castiglione o Saba da Castiglione (Milano, 1480 – Faenza, 16 marzo 1554) è stato un religioso, letterato e umanista italiano, appartenente all'Ordine dei Cavalieri Ospitalieri.
L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (OESSG), in latino: Ordo Equestris Sancti Sepulcri Hierosolymitani (OESSH), detto anche Ordine del Santo Sepolcro o Ordine dei cavalieri del Santo Sepolcro, è un ordine cavalleresco cattolico, sotto forma di associazione pubblica di fedeli della religione cattolica, di subcollazione (ossia concesso per delegazione) dalla Santa Sede e avente personalità giuridica canonica e civile. La costituzione dell'ordine si fa risalire a quella dei Milites Sancti Sepulcri nel 1103. Legato alla basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, proprio perché di subcollazione pontificia, può definirsi come la sola istituzione laicale della Santa Sede incaricata di sopperire alle necessità del Patriarcato Latino di Gerusalemme e di sostenere le attività e iniziative a favore della presenza cristiana in Terra Santa. Il Patriarcato ha quindi come principale fonte contributiva istituzionale le oblazioni erogate dai Cavalieri e dalle Dame dell'Ordine. Al pari degli ordini equestri pontifici a collazione diretta, la Repubblica Italiana permette l'uso del titolo e delle onorificenze conferite di questo ordine su tutto il territorio nazionale, ai cittadini italiani, previa istanza dell'insignito da inoltrare tramite le Prefetture di residenza o tramite i Ministeri di appartenenza se pubblici dipendenti e suo recepimento con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. L'Ordine fa parte del ROACO (Riunione delle Opere per l'Aiuto alle Chiese Orientali) della Congregazione delle Chiese Orientali, estendendo la sua missione di solidarietà -oltre che con la Terra Santa - all'insieme dei territori biblici e a tutte le comunità cattoliche, quali la Chiesa Cattolica greco-melchita, di rito bizantino, e la Chiesa maronita.A capo dell'Ordine, dal 1496, si trova lo stesso pontefice, che dal 1949 ha delegato a rappresentarlo in tale istituzione un cardinale del collegio cardinalizio, col titolo di Gran Maestro. L'attuale Gran Maestro dell'Ordine è dall'8 dicembre 2019 il cardinale Fernando Filoni.
L'Ordine Militare del Cristo (precedentemente Real Ordem dos Cavaleiros de Nosso Senhor Jesus Cristo) fu un ordine che traeva la propria eredità dall'Ordine dei Templari portoghesi dopo che questi vennero soppressi definitivamente nel 1312. Sotto la pesante influenza del re Filippo IV di Francia, papa Clemente V aveva ordinato di sopprimere la congregazione templare in tutta la Cristianità e di considerarla come eresia per lo strapotere acquisito negli anni, ma re Dionigi del Portogallo forzò il debole pontefice a creare un ordine cavalleresco che potesse consentire allo spirito templare di sopravvivere in qualche modo. Tale ordine, fondato nel 1318 prese il nome di Ordine del Cristo. Re Dionigi negoziò col successore di papa Clemente, papa Giovanni XXII per il riconoscimento ufficiale del nuovo ordine nella speranza di ottenere anche i possedimenti dei templari per il nuovo ordine.
L'Ordine cistercense (in latino Ordo cisterciensis, sigla O.Cist.) è un ordine monastico di diritto pontificio. Ebbe origine dall'abbazia di Cîteaux (in latino Cistercium), in Borgogna, fondata da Roberto di Molesme nel 1098. Sorse all'interno della congregazione cluniacense, dal desiderio di maggiore austerità di alcuni monaci e da quello di ritornare alla stretta osservanza della regola di san Benedetto e al lavoro manuale. L'ordine è organizzato in monasteri autonomi riuniti in congregazioni monastiche, ciascuna delle quali dotata di costituzioni proprie, ed è retto da un abate generale residente a Roma.
Parma (AFI: /ˈparma/, ; Pärma in dialetto parmigiano) è un comune italiano di 199 936 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e seconda città dell'Emilia-Romagna per popolazione dopo il capoluogo regionale Bologna.Antica capitale del ducato di Parma e Piacenza (1545-1859), la città di Parma è sede universitaria dall'XI secolo. È inoltre sede dal 2002 dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA); dal 1956 del Magistrato per il Po, oggi Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO); dal 1990 dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (AdbPo); e dal 1994 di un Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) dei Carabinieri, con competenza sull'Italia settentrionale. Vi ha inoltre sede Crédit Agricole Italia, nata dall'acquisizione di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza. Tutti gli anni nel mese di ottobre si tiene il Festival Verdi. Nel dicembre 2015 Parma ha ricevuto il riconoscimento di "Città Creativa UNESCO per la Gastronomia".Il nome di Parma è inoltre legato ad alcune città degli Stati Uniti d'America, tra cui la più nota è quella che sorge nello stato dell'Ohio, a breve distanza da Cleveland; chiamata originariamente Greenbrier, la località fu rinominata nel 1826 su proposta del medico David Long, che durante la sua visita al ducato emiliano era rimasto "impressionato dalla grandezza e bellezza" della città italiana.La città è stata nominata il 16 febbraio 2018 capitale italiana della cultura per l'anno 2020; il 12 marzo 2020 la pandemia di COVID-19 ha costretto l'organizzazione alla sospensione ufficiale della rassegna fino a data da destinarsi e alla cancellazione o al rinvio di gran parte degli eventi previsti; in seguito, col decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei ministri il 13 maggio seguente, il titolo è stato conferito anche per il 2021.
La Sicilia (AFI: /siˈʧilja/; Sicilia in siciliano, Səcəlia in galloitalico di Sicilia, Siçillja in arbëresh, Σικελία in neogreco), ufficialmente denominata Regione siciliana (e non Regione Sicilia come viene talvolta impropriamente menzionata), è una regione autonoma a statuto speciale di 4 851 833 abitanti, con capoluogo Palermo. Il territorio della regione è costituito quasi interamente dall'isola omonima, la più grande isola dell'Italia e del Mediterraneo, nonché la 45ª isola più estesa nel mondo, bagnata a nord dal Mar Tirreno, a ovest dal Canale di Sicilia, a sud-ovest dal Mar di Sicilia, a sud-est dal canale di Malta, a est dal Mar Ionio e a nord-est dallo stretto di Messina che la separa dalla Calabria, con la parte rimanente che è costituita dagli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi e delle Pelagie e dalle isole di Ustica e Pantelleria. È la regione più estesa d'Italia, la quarta per popolazione (dopo Lombardia, Lazio e Campania), e il suo territorio è ripartito in 390 comuni a loro volta costituiti in tre città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e sei liberi Consorzi comunali. Le più antiche tracce umane nell'isola risalgono al 20.000 a.C. circa. In era preistorica fiorirono le culture dette di Stentinello, di Castelluccio, di Thapsos, e da qualche decennio è stata indiziata anche una "cultura" dei dolmen. Popoli provenienti dal Medioriente e da ogni parte d'Europa vi s'insediarono nei vari millenni, stratificandosi e fondendosi coi popoli autoctoni. Si ricordino i Sicani che in parte possono essere definiti come i discendenti dei primi abitatori dell'isola, i Siculi e gli Elimi. L'VIII secolo a.C. vide la Sicilia colonizzata dai Fenici e soprattutto dai Greci, nei successivi 600 anni si verificò l'ascesa della grande potenza di Siracusa che con i Tiranni Gerone I e Dionisio I unificò sotto il proprio controllo, in una sorta di monarchia, tutta la Sicilia posta ad est del fiume Salso, inclusi pure molti centri abitati dai Siculi. Il successivo regno siceliota agatocleo, nel periodo della sua massima espansione, aveva come confine occidentale il Fiume Platani, estendendosi sulla parte orientale della Sicilia; su Gela, su Akragas e sul suo circondario; su Selinunte; sui territori dei Siculi e dei Sicani (stanziati nell'interno), su Reghion, Locri e sull'estremità meridionale della Calabria. Solo l'estremità occidentale della Sicilia rimaneva in mano ai Cartaginesi che controllavano le città di Lilibeo, Drepanon e Panormo, e agli Elimi, loro alleati. Durante questa lunga fase storica la Sicilia fu campo di battaglia delle guerre greco-puniche e poi delle romano-puniche. L'isola fu poi assoggettata dai Romani e divenne parte dell'impero fino alla sua caduta nel V secolo d.C.. Fu quindi terra di conquista e, durante l'Alto Medioevo, conquistata da Vandali, dagli Ostrogoti, dai Bizantini, dagli Arabi, che ne ripristinarono dopo secoli l'indipendenza, istituendo l'Emirato di Sicilia, e dai Normanni con questi ultimi che fondarono il Regno di Sicilia, che durò dal 1130 al 1816; dopo la breve parentesi degli Angioini, con la rivolta del vespro, nel 1282, tornò indipendente sotto la denominazione di Regno di Trinacria. L'isola poi divenne un vicereame di Spagna, passò brevemente ai Savoia e all'Austria e, infine, nel XVIII secolo, ai Borbone, sotto i quali, unito il regno di Sicilia al regno di Napoli, sorse nel 1816 il Regno delle Due Sicilie. La Sicilia fu unita allo Stato italiano nel 1860 con un plebiscito, in seguito alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi durante il Risorgimento. A partire dal 1946 la Sicilia è divenuta regione autonoma e dal 1947 ha nuovamente un proprio parlamento, l'Assemblea regionale siciliana o ARS, istituita ancor prima della nascita della Repubblica italiana.
La Pontificia Basilica Minore di Sant'Antonio di Padova è uno dei principali luoghi di culto cattolici della città di Padova, in Veneto. Conosciuta dai padovani semplicemente come il Santo, è una delle più grandi chiese del mondo ed è visitata annualmente da oltre 6,5 milioni di pellegrini, che ne fanno uno dei santuari più venerati del mondo cristiano. Non è comunque la cattedrale della città, titolo che spetta al duomo. In essa sono custodite le reliquie di sant'Antonio di Padova e la sua tomba. La piazza del Santo, antistante, ospita il monumento equestre al Gattamelata di Donatello. Donatello realizzò anche le sculture bronzee (Crocifisso della basilica del Santo, statue e formelle di varie dimensioni) che Camillo Boito ha collocato sull'altare maggiore da lui progettato. Ha la dignità di basilica pontificia. Con i Patti lateranensi, la proprietà e l'amministrazione del complesso antoniano furono cedute alla Santa Sede, pur rimanendo territorialmente parte dello Stato italiano. L'attuale delegato pontificio è l'arcivescovo Fabio Dal Cin, prelato di Loreto e delegato pontificio del santuario della Santa Casa. Il governo pastorale e la gestione amministrativa della basilica di Sant'Antonio sono regolati dalla costituzione apostolica Memorias Sanctorum di papa Giovanni Paolo II del 12 giugno 1993, la quale definisce i compiti e le relazioni tra la delegazione pontificia, i frati francescani e la Veneranda Arca di Sant'Antonio, che dal 1396 funge ininterrottamente da fabbriceria del complesso antoniano. La basilica è retta dai francescani dell'Ordine dei frati minori conventuali.
Leopoldo II d'Asburgo-Lorena (Vienna, 5 maggio 1747 – Vienna, 1º marzo 1792) è stato Granduca di Toscana con il nome di Pietro Leopoldo I di Toscana dal 1765 al 1790 e imperatore del Sacro Romano Impero e re d'Ungheria e Boemia dal 1790 al 1792. Figlio dell'imperatore Francesco I e di sua moglie Maria Teresa d'Austria, fu fratello della celebre Maria Antonietta, regina di Francia, e di Maria Carolina, regina di Napoli. Leopoldo, succeduto al fratello Giuseppe II, fu un moderato proponente dell'assolutismo illuminato e propugnatore del Codice leopoldino, legge che portò il Granducato di Toscana ad essere il primo Stato nella storia ad abolire formalmente la pena di morte.
Villa La Quiete si trova nella collina di Castello a Firenze, ai piedi del Monte Morello. Considerata tra gli edifici più significativi nei dintorni di Firenze, deve il suo nome a un affresco di Giovanni da San Giovanni intitolato La Quiete che domina i venti (1632). La zona dove si trova il complesso era particolarmente amata dalla famiglia Medici, la quale vi possedeva alcune delle sue dimore più belle come la Villa di Careggi, la Villa di Castello e la Villa della Petraia. La Villa è di proprietà della Regione Toscana ed è parte del sistema museale dell'Università di Firenze.
Hugues de Payns (in francese [yɡ dəˈpɛ̃]), Hugo de Paganis in latino e nelle fonti italiane spesso Ugo de' Pagani (Payns, 1070 circa – Palestina, 1136) è stato un cavaliere medievale francese, primo maestro dell'ordine dei Cavalieri templari.
Il rinascimento del XII secolo è stato un periodo storico caratterizzato da un profondo rinnovamento del mondo della cultura e da una fioritura delle arti e delle lettere che si ebbe in Europa a partire dal XII secolo. Stimolata da un contesto di prosperità demografica ed economica senza precedenti dall'inizio del Medioevo, ma anche da un periodo di "rinascita politica" e dalla riforma della Chiesa, la cristianità andò incontro a un profondo cambiamento nelle sue strutture culturali. Il mondo monastico tornò a focalizzarsi sulla sua funzione contemplativa favorendo lo sviluppo delle prime università medievali che fiorirono nelle grandi città, come Salerno, Parigi, Napoli, Chartres o Bologna. Le discipline intellettuali trovarono grandi benefici dal proliferare di traduzioni di testi greci e arabi eseguite perlopiù in Spagna e in Italia, permettendo la riscoperta degli antichi classici, come Aristotele, e dei suoi commentatori musulmani. Da ciò derivò un nuovo interesse per le discipline scientifiche e per la dialettica, la teologia dogmatica andò ad affermarsi come base della scolastica (la principale scuola filosofica dell'epoca), mentre nelle regioni mediterranee si iniziò a studiare il diritto e la medicina. Il XII secolo vide anche l'ascesa di una vera classe, secondo le parole dello storico Jacques Le Goff, di "intellettuali" come Pietro Abelardo, noto per la durezza del suo scontro con Bernardo da Chiaravalle, Giovanni di Salisbury o Pietro Lombardo, tra i maggiori protagonisti di un nuovo umanesimo basato sulla rinascita della cultura antica come ben descritto dall'adagio di Bernardo di Chartres ("nani sulle spalle dei giganti"). Alla definizione delle caratteristiche di questo periodo storico hanno contribuito numerosi studi compiuti da diversi storici medievisti, tra cui spiccano quelli di Charles Haskins, Jacques Le Goff e Jacques Verger.
La letteratura cristiana consiste in quel corpus di opere originate dall'avvenimento cristiano, dalla figura di Gesù e dalla sua incidenza nella storia.
Santo Stefano d'Aveto (San Stê in ligure) è un comune italiano di 1.065 abitanti della città metropolitana di Genova in Liguria.
Cosimo III de' Medici (Firenze, 14 agosto 1642 – Firenze, 31 ottobre 1723), figlio di Ferdinando II de' Medici e di Vittoria Della Rovere, fu il penultimo Granduca di Toscana appartenente alla dinastia dei Medici. Regnò per 53 anni, dal 1670 al 1723, anno della sua morte. Il suo regno, il più lungo nella storia della Toscana, fu caratterizzato da un forte declino politico ed economico, punteggiato dalle campagne persecutorie nei confronti degli ebrei e verso chiunque non si conformasse alla rigida morale cattolica. Sposò per procura, il 18 aprile 1661, Margherita Luisa d'Orléans, cugina di Luigi XIV. Il suo fu considerato come uno dei matrimoni peggiori nella storia dei Medici: la forte diversità dei caratteri, infatti, portò Margherita Luisa prima a rifiutare ogni forma di convivenza con Cosimo e poi a tornare in Francia, dove morì. La coppia, comunque, ebbe tre figli: Ferdinando nel 1663, Anna Maria Luisa nel 1667 e Gian Gastone nel 1671. Nei suoi ultimi anni Cosimo III, di fronte al rischio concreto di estinzione della propria casata, cercò di far nominare sua figlia Anna Maria Luisa come sua erede universale, ma l'imperatore Carlo VI d'Asburgo non lo permise. Alla sua morte, nel 1723, gli succedette il figlio Gian Gastone.
Giuseppe Benedetto Augusto Giovanni Antonio Michele Adamo Davide d'Asburgo-Lorena (Vienna, 13 marzo 1741 – Vienna, 20 febbraio 1790) è stato imperatore del Sacro Romano Impero dal 1765, dapprima associato al trono sui domini della famiglia d'Asburgo con la madre Maria Teresa fino alla morte di lei, avvenuta nel 1780, e quindi anche arciduca d'Austria e unico regnante fino alla sua morte, avvenuta nel 1790. Durante il suo regno venne considerato dai suoi contemporanei come il tipico rappresentante del "dispotismo illuminato", non credendo nel diritto divino dei re, e come imperatore continuò l'opera della madre secondo i principi del giurisdizionalismo. La sua politica ecclesiastica si ispirava al febronianesimo e fu chiamata giuseppinismo in suo onore. Con essa l'imperatore intendeva unificare nelle mani dello Stato i poteri sul clero nazionale, sottraendoli al Papa e ai suoi rappresentanti, i nunzi apostolici, in maniera molto simile al gallicanesimo francese. Per questa sua propensione a interessarsi agli affari ecclesiastici venne soprannominato anche re sacrestano.
Repubblica marinara assieme ad Amalfi, Venezia e Genova, Pisa ha tracce antiche che, per quanto riguarda la presenza dell'uomo nell'area cittadina, sembrano risalire al Paleolitico superiore.
La basilica della Santa Casa è uno dei principali luoghi di culto mariano e tra i più importanti e visitati santuari mariani del mondo cattolico. Sorge a Loreto in piazza della Madonna, a 127 metri s.l.m., al termine della via Lauretana. Il santuario ha la dignità di Basilica pontificia minore. All'interno della basilica, i cattolici rendono culto di devozione verso i resti di quella che secondo la tradizione è la Santa Casa di Nazareth, dove visse Gesù. A questa famosa basilica è collegata la devozione per Maria madre di Gesù che ha l'iconografia culturale e storica della Vergine Lauretana, patrona dell'aviazione; tra i numerosi personaggi e santi che vi hanno fatto visita, si ricordano santa Camilla Battista da Varano; santa Thérèse di Lisieux; santa Gianna Beretta Molla; tra i papi che hanno visitato la basilica vi sono papa Giovanni XXIII, papa Giovanni Paolo II, papa Benedetto XVI e papa Francesco.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
San Gimignano (AFI: /sanʤimiɲˈɲano/) è un comune italiano di 7 743 abitanti della provincia di Siena in Toscana. Per la caratteristica architettura medievale del suo centro storico è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Il sito di San Gimignano, nonostante alcuni ripristini otto-novecenteschi, è per lo più intatto nell'aspetto due-trecentesco ed è uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell'età comunale. Concesso con Regio Decreto del 29 aprile 1936, San Gimignano si fregia del titolo di città.
Santo Stefano di Sessanio è un comune italiano di 117 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Faceva parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli ed è compreso all'interno del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale. Fa parte del Club dei Borghi più belli d'Italia.
Trani (, Trane in pugliese) è un comune italiano di 55 286 abitanti, capoluogo, insieme a Barletta e Andria, della provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia. La città è famosa per la cattedrale romanica e il castello Svevo, per l'estrazione e lavorazione dalle sue cave di un particolare tipo di pietra, roccia sedimentaria (la pietra di Trani) e di vino Moscato. Importante meta turistica, la città costituì un notevole scalo commerciale fino al XVI secolo; si pensa vi sia stato promulgato il primo codice marittimo del mondo occidentale, gli Ordinamenta et consuetudo maris, nel 1063. Sede del tribunale, è stata in passato capoluogo della provincia di Terra di Bari e successivamente sede della corte d'appello delle Puglie.
La casata dei Medici è un'antica famiglia fiorentina, protagonista di centrale importanza nella storia d'Italia e d'Europa dal XV al XVIII secolo. I Medici ottennero, de Facto, il controllo prima della città di Firenze, e del Granducato di Toscana poi. Tranne qualche interruzione di breve durata il potere mediceo durò dal 1434, con la signoria di Cosimo il Vecchio, al 1737, con la morte di Gian Gastone, ultimo granduca. Originari della regione del Mugello, probabilmente appartenenti alla piccola nobiltà di campagna inurbata a partire dal XII secolo, inizialmente le attività dei Medici delle prime generazioni riguardarono la mercatura tessile, l'agricoltura e solo sporadicamente l'attività bancaria. Con la fondazione del Banco dei Medici, ad opera di Giovanni di Bicci, la famiglia acquistò nel tempo ricchezza e potere, divenendo finanziatrice delle realtà più influenti nel panorama politico europeo. Il Banco, ad esempio, finanziò il Papa, la conquista del Ducato di Milano da parte di Francesco Sforza, la vittoria di Edoardo di York nella Guerra delle due rose. Con l'avvento al governo di Cosimo e di suo nipote Lorenzo il Magnifico, incarnazione del principe umanista, il potere mediceo fu uno dei principali poli propulsivi del Rinascimento: i signori di Firenze erano trattati come sovrani dagli altri monarchi europei, e la vita artistica e culturale della Firenze del XV secolo era punto di riferimento per tutta Europa, grazie anche all'instancabile opera di promozione culturale svolta dal Magnifico. Politicamente, Lorenzo si premurò di conservare l'equilibrio degli Stati italiani attraverso la salvaguardia della Lega Italica promossa dal nonno, garantendo all'Italia un lungo periodo di pace interna e di sviluppo. Dopo la sua morte nel 1492, i suoi eredi non furono altrettanto capaci, contribuendo a far precipitare la Penisola nella rovinosa serie di conflitti noti come Guerre d'Italia, che segnarono la sempre maggiore marginalizzazione degli Stati italiani nell'Europa delle grandi potenze nazionali. La famiglia Medici ha espresso tre Papi della Chiesa cattolica: papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini, ultimo successore di Pietro ad essere semplice diacono al momento dell'elezione, portò alla corte pontificia lo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. Il 3 gennaio 1521 scomunicò Martin Lutero con la bolla pontificia Decet Romanum Pontificem. Papa Clemente VII, cugino di Leone X, negò il divorzio ad Enrico VIII d'Inghilterra e dovette subire lo Scisma anglicano. Durante il suo papato vi fu il Sacco di Roma. Entrambi i papi furono grandi mecenati nella tradizione di famiglia. Il terzo papa mediceo, Leone XI, regnò invece per meno di un mese nell'aprile del 1605. La famiglia conta anche due regine consorti di Francia: Caterina de' Medici, l'ultima discendente diretta del Magnifico, e Maria, figlia del Granduca Francesco I de' Medici e nonna di Luigi XIV, il Re Sole. Con l'avvento del Granducato nella seconda metà del XVI secolo i Medici divennero sovrani a tutti gli effetti unificando sotto il loro scettro gran parte della Toscana, con l'unica eccezione dell'indipendente Repubblica di Lucca e dello Stato dei Presidi, sotto dominazione spagnola. Il governo dei granduchi medicei fu inizialmente illuminato come quello dei loro avi: diedero impulso ai commerci, proclamarono la tolleranza religiosa con le famose Leggi livornine del 1591-1593 e furono mecenati delle arti e della scienza, patrocinando Galileo Galilei, astronomo di corte di Cosimo II de' Medici, e fondando, con il cardinale Leopoldo, l'Accademia del Cimento, la prima istituzione scientifica in Europa a promuovere il metodo sperimentale di Galileo. Il malgoverno degli ultimi granduchi e la morte senza eredi dell'ultimo sovrano mediceo Gian Gastone nel 1737, portò il Granducato nella mani di Francesco I di Lorena, marito dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, rimanendo ai loro discendenti fino all'Unità d'Italia. La sorella di Gian Gastone, Anna Maria Luisa de' Medici, ultima del ramo granducale, stipulò il "Patto di famiglia" con gli Asburgo-Lorena lasciando per testamento l'immenso patrimonio artistico alla città di Firenze. L'accordo prevedeva che i nuovi successori non potessero spostare «[...] o levare fuori della Capitale e dello Stato del Granducato, Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose, della successione del Serenissimo GranDuca, affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri», come scrisse lei stessa. Attualmente sopravvivono solo tre rami cadetti: quello dei Medici di Ottajano, principi di Ottajano e duchi di Sarno, trapiantati a Napoli sin dal XVI secolo, quello dei Medici Tornaquinci, già marchesi di Castellina, rimasti nell'originaria Toscana, e quello dei Peruzzi de' Medici.
La storia dell'Aquila inizia con gli insediamenti dell'età del bronzo e la definitiva fondazione, a opera di Corrado IV tra il 1254 e il 1266. L'Aquila (allora denominata semplicemente Aquila) fu una delle grandi città del Regno di Napoli, poi Regno delle due Sicilie, successivamente passò al Regno d'Italia e quindi all'Italia. Capitale storica dell'Abruzzo ulteriore divenne, con l'unità d'Italia, capoluogo della regione Abruzzi e Molise, poi Abruzzo.
L'abbazia di San Benedetto in Polirone è un'antica abbazia situata nel territorio del comune di San Benedetto Po (Mantova); la chiesa abbaziale ha la dignità di basilica minore.
La basilica del Santo Sepolcro (in ebraico כנסיית הקבר - Cnesiat HaChever, ovvero Chiesa della Tomba; in arabo: كنيسة القيامة, Kanīsat al-Qiyāma, ossia Chiesa della Resurrezione), chiamata anche la chiesa della Resurrezione (Ναός της Αναστάσεως, Naòs tis Anastàseos in greco e Սուրբ Հարության տաճար, Surp Harut'yan tachar in armeno dai cristiani ortodossi), si tratta di una delle più importanti chiese cristiane di tutto il mondo essendo costruita sul luogo che la tradizione indica come quello della crocifissione, unzione, sepoltura e resurrezione di Gesù. Secondo la tradizione ortodossa, ogni anno, a mezzogiorno, durante la celebrazione del Sabato Santo della Pasqua ortodossa, vi si ripete il «miracolo del Fuoco Santo». Situata a Gerusalemme, è ricompresa all'interno delle mura della Città Vecchia, al termine della Via Dolorosa, e ingloba sia quella che è ritenuta la «collina del Golgota», luogo della crocifissione, sia il sepolcro scavato nella roccia, dove il Nuovo Testamento riferisce che Gesù fu sepolto. Oggi è la sede del Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme, il quale, al centro della chiesa, vi ha il proprio Katholikon, ossia la propria cattedrale, e la propria cattedra. La chiesa del Santo Sepolcro è una delle mete principali e irrinunciabili dei pellegrini che visitano la Terra Santa, insieme con la Basilica dell'Annunciazione di Nazareth e la Basilica della Natività di Betlemme. Ma, a differenza di queste ultime, il Santo Sepolcro è l'unico luogo della cui esistenza si possiedono prove archeologiche risalenti ad appena un centinaio d'anni dopo la morte di Gesù. Formalmente è anche la sede del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini; tuttavia il Patriarca cattolico latino non ha la libertà di celebrare se non negli spazi e nei tempi assegnati nel 1852 dallo Statu Quo alla Custodia di Terra Santa e secondo gli accordi con la stessa comunità monastica. Il Patriarca latino quindi risiede effettivamente in una sede presso la concattedrale del Santissimo Nome di Gesù, chiesa principale della diocesi e chiesa madre, dove egli ha la propria cattedra e celebra normalmente.
Volterra è un comune italiano di 10 000 abitanti della provincia di Pisa in Toscana. La città, celebre per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro, è stata una delle principali città-stato della Toscana antica (Etruria), fu sede nel medioevo di un'importante signoria vescovile avente giurisdizione su un'ampia parte delle Colline toscane. Conserva un centro storico di origine etrusca (di quest'epoca rimangono la ben conservata porta all'Arco; la porta Diana, che conserva i blocchi degli stipiti; gran parte della cinta muraria, costruita con ciclopici blocchi di pietra locale; l'acropoli, dove sono presenti le fondamenta di due templi, vari edifici ed alcune cisterne; diversi ipogei utilizzati per la sepoltura dei defunti), con rovine romane (fra tutte il Teatro ad emiciclo) ed edifici medievali come la cattedrale, la Fortezza Medicea e il Palazzo dei Priori sull'omonima piazza, nel centro città. Volterra è candidata per il titolo di Capitale italiana della cultura 2022 ed è stata designata tra le dieci città finaliste.