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La teologia della liberazione è una corrente di pensiero teologico cattolico sviluppatasi con la riunione del Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM) di Medellín (Colombia) del 1968, come diretta estensione delle idee e dei principi riformatori messi in moto in Roma dal Concilio Vaticano II e concordata da diverse decine di padri conciliari di diverse nazionalità, sia europei sia latino-americani e sottoscritta da diversi cardinali nei cosiddetti Patti delle catacombe nel corso dei lavori conclusivi del Concilio ecumenico presso le catacombe di Domitilla a Roma. Il principio fondamentale della Teologia della Liberazione si impernia intorno alla considerazione del ruolo centrale della Chiesa nella società umana contemporanea e tende a porre in evidenza i valori di emancipazione sociale e politica presenti nel messaggio cristiano, in particolare l'opzione fondamentale per i poveri così come essa si evince all'interno del dato biblico. Tra i protagonisti che diedero inizio a questa corrente di pensiero vi furono il teologo Gustavo Gutiérrez, (peruviano) docente della Pontificia Università del Perù, l'arcivescovo Hélder Câmara, il teologo Leonardo Boff (brasiliano) e Camilo Torres Restrepo (colombiano). Il termine venne coniato dallo stesso Gutiérrez nel 1973 con la pubblicazione del libro Teologia della Liberazione (titolo originale spagnolo: Historia, Política y Salvación de una Teología de Liberación).
La teologia cristiana è la disciplina che studia il Dio del Cristianesimo e il suo relazionarsi con l'uomo nell'arco dell'intera storia della salvezza, culminata con la missione e il sacrificio redentore di Gesù Cristo.
La Chiesa ortodossa, talvolta indicata anche come Chiesa ortodossa orientale, Chiesa cristiana d'Oriente o Chiesa cattolica ortodossa, è una comunione di Chiese cristiane nazionali, che sono o autocefale (cioè il cui capo non riconosce alcuna autorità religiosa in terra al di sopra di sé) o autonome (cioè dipendenti da un patriarcato, ma da esso distinte). Delle Chiese autocefale, nove sono patriarcati, storici o moderni. Come è indicato nelle pubblicazioni del Dipartimento di Statistiche delle Nazioni Unite, le denominazioni usate dai vari stati per indicare le religioni non sono uniformi. Così i cattolici sono identificati come "cattolici" in Portogallo, ma "cattolici romani" in Germania, e il termine "ortodosso", che in Etiopia indica soprattutto appartenenza alla Chiesa ortodossa etiope, una delle Chiese ortodosse orientali, in Romania indica soprattutto l'essere membri della Chiesa ortodossa romena, una delle Chiese che in inglese e tedesco sono anch'esse chiamate orientali (usando però Eastern, un vocabolo distinto da Oriental, anche se sinonimo), ma che in lingue che non dispongono di una simile coppia di sinonimi sono chiamate bizantine o calcedonesi. Queste ultime lingue attualmente riservano l'aggettivo "orientali" per le Chiese che non accettano il Concilio di Calcedonia.La Chiesa ortodossa, erede della cristianità dell'antico Impero romano, ridotto poi in quello chiamato dagli storici l'Impero bizantino, è ora suddivisa negli antichi quattro Patriarcati storici di Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme della Pentarchia (senza il quinto, d'Occidente) e in diverse altre chiese autocefale (delle quali non tutte si chiamano patriarcati). Essa ritiene che solo al proprio interno, quindi in via esclusiva, sussista la continuità della Chiesa universale fondata da Gesù Cristo (proprio come lo ritiene, da parte sua, la Chiesa cattolica romana).
Il mormonismo è una religione fondata da Joseph Smith, che disse di aver ricevuto per rivelazione il Libro di Mormon ed è considerato profeta dai suoi seguaci.Dopo la sua morte, la sua famiglia e qualcun altro si separarono poiché credevano che il successore di Joseph Smith dovesse essere uno dei suoi figli, e crearono la Chiesa di Gesù Cristo Riformata, ma la branca più numerosa resta la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni che ha circa 15 milioni di fedeli. Altri nomi riconosciuti per indicare i dissidenti durante la scissione sono la Comunità di Cristo (250.000 fedeli) o Chiesa di Gesù Cristo (bickertonita).
Martin Lutero (in tedesco Martin Luther; Eisleben, 10 novembre 1483 – Eisleben, 18 febbraio 1546) è stato un teologo e accademico tedesco, noto principalmente come riformatore religioso e iniziatore del protestantesimo. Presbitero agostiniano e docente universitario, diede vita a una nuova teologia in cui sostenne la non necessarietà dell'intercessione della Chiesa ai fini della salvezza dell'anima, considerata «un libero dono di Dio». Questa, e altre posizioni pesantemente critiche contro la chiesa di Roma, come per esempio la condanna della nota vendita delle indulgenze praticata dai papi Giulio II e Leone X, lo indussero a formulare nel 1517 le 95 tesi, considerate dagli storici l'inizio de facto dello scisma dal cattolicesimo (ufficializzato nel 1521 nel corso della Dieta di Worms) e, contestualmente, della riforma protestante. Invitato a ritrattare le sue tesi e le sue posizioni critiche contro Roma, Lutero rifiutò e nel 1521 fu scomunicato per eresia da Leone X con la bolla Decet Romanum Pontificem. La confessione cristiana basata sulla sua dottrina teologica è chiamata luteranesimo o protestantesimo.
Le dottrine cristologiche dei primi secoli sono insegnamenti teologici e movimenti dei primi secoli dell'era cristiana. Una volta raggiunto un certo grado di consolidamento e istituzionalizzazione, alcune di queste dottrine vennero giudicate eterodosse e considerate eresie dalla maggior parte delle Chiese cristiane e negli scritti dei Padri della Chiesa. Tali discordie erano assai radicate nella comunità cristiana e il Concilio di Nicea del 325 rappresentò un momento importante di questo confronto, essendo stato il primo concilio della cristianità, nato dalla constatazione che il tema cristologico aveva ormai assunto un rilievo politico. Queste dottrine riguardano la definizione della natura di Gesù Cristo, la sua divinità, i suoi rapporti con la tradizione giudaica e con il monoteismo precristiano, tutti punti di un complesso di dottrine che costituiranno la cristologia. I movimenti che sostenevano queste dottrine diedero spesso luogo a organizzazioni ecclesiastiche che, non coincidendo con quelle della maggioranza istituzionalizzata, sono state definite come "chiese scismatiche".
Il centro storico dell'Aquila è il nucleo antico di origine medievale della città dell'Aquila
Il Calvinismo è una confessione del cristianesimo protestante sorta nel XVI secolo, a seguito dell'opera missionaria e della predicazione del riformatore Giovanni Calvino. Le chiese che seguono la dottrina calvinista sono spesso definite come Chiese riformate, sebbene il termine sia talvolta utilizzato per indicare l'insieme più vasto delle chiese protestanti. Le chiese calviniste condividono le principali dottrine del cristianesimo e delle altre chiese, in particolare per quanto riguarda l'unità e trinità di Dio e la natura divina di Gesù Cristo, così come formulate nei primi concili ecumenici e fissate nel credo niceno-costantinopolitano. Il calvinismo si differenzia dal cattolicesimo ma anche dal luteranesimo per alcune particolari visioni dottrinali, come ad esempio la presenza non reale ma solo spirituale di Cristo nell'Eucaristia, il principio regolatore del culto e la proibizione di venerare immagini religiose. Il termine calvinismo venne coniato ed utilizzato dai luterani per indicare quelli che seguono la dottrina di Calvino; molte denominazioni all'interno della Riforma preferiscono comunque utilizzare il termine riformate per differenziarsi dai calvinisti veri e propri. A partire dalla controversia arminiana, i riformati (cioè i cristiani protestanti che si distinguono dai luterani) si sono divisi in calvinisti e arminiani; ad ogni modo, dal momento che gli arminiani e i calvinisti rappresentano due scuole di pensiero diverse, oggi il termine riformato (con il quale gli arminiani non si sono mai identificati) è diventato sinonimo di calvinista. Le aree europee dove il calvinismo ha avuto la maggiore diffusione sono la Svizzera (con Ginevra e Zurigo come centri più importanti), la Francia (dove però non riuscì a prevalere), i Paesi Bassi, la Scozia, l'Ungheria e alcuni principati della Germania, sebbene nei territori dell'Impero sia diventata religione ammessa, al pari del luteranesimo, solo dopo la guerra dei trent'anni. In Italia ha aderito al protestantesimo riformato la Chiesa Valdese.
Dante Lafranconi (Mandello del Lario, 10 marzo 1940) è un vescovo cattolico italiano, dal 16 novembre 2015 vescovo emerito di Cremona.