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Mediolanum è stata una città romana della Regio XI Transpadana. Il suo centro abitato corrisponde alla moderna Milano, la quale ne rappresenta l'evoluzione storica. Era chiamata Mediólanon dagli etnografi greci, Mediolānum o Mediolānium in latino, e forse Medhelan dai Celti, il cui significato etimologico sembra potesse essere quello di "località in mezzo alla pianura" oppure "luogo fra corsi d'acqua", data la presenza nelle sue vicinanze dei fiumi Olona, Lambro, Seveso e dei torrenti Nirone e Pudiga. Fondata intorno al 590 a.C., forse con il nome di Medhelan nei pressi di un santuario da una tribù celtica appartenente alla cultura di Golasecca e facente parte del gruppo degli Insubri, fu conquistata dai Romani nel 222 a.C., dopo un aspro assedio, e in seguito da loro ridenominata Mediolanum. Con il passare dei secoli accrebbe la sua importanza sino a divenire prima colonia romana (89 a.C.), poi municipium (49 a.C.) e in seguito capitale dell'Impero romano d'Occidente de facto (286 d.C. - 402 d.C.), nel cui periodo fu promulgato l'editto di Milano (313 d.C.), che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di onorare le proprie divinità. Mediolanum era un importante snodo stradale e commerciale, visto che vi passavano la via Gallica, la via delle Gallie, la via Regina, la via Spluga, la via Mediolanum-Bellasium, la via Mediolanum-Bilitio, la via Mediolanum-Brixia, la via Mediolanum-Placentia, la via Mediolanum-Ticinum e la via Mediolanum-Verbannus. Nella città era anche presente il porto fluviale di Mediolanum, che garantiva anche un importante traffico navale, visto che era in comunicazione, tramite la Vettabbia, con il Lambro, con il Po e con il mare Adriatico. I siti archeologici visitabili a Milano relativi all'antica Mediolanum sono diciotto (alcuni visibili su richiesta). Essi sono le mura, il teatro, il foro, l'anfiteatro, alcune domus, il circo, il palazzo imperiale, le Terme Erculee e i magazzini annonari, e le basiliche paleocristiane.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
La storia dell'Italia romana ebbe inizio con la graduale unificazione delle popolazioni italiche centro-meridionali, che iniziò durante l'Età regia di Roma (VIII secolo a.C.), completandosi con la conquista della Gallia Cisalpina, territorio corrispondente alla Pianura Padana, che avvenne tra il III e il II secolo a.C. La successiva concessione della cittadinanza romana agli abitanti dell'intera penisola italica e la formazione di una vera e propria entità statale differenziata dalle province in quanto evoluzione stessa dell'Ager Romanus (e costituente de iure il territorio metropolitano di Roma, comprendente gradualmente l'intera regione geografica italiana - esente dalle imposte provinciali in quanto amministrata direttamente dal Senato Romano - ed avente nome di Italia), permise a Roma di diffondere ovunque la propria lingua, i costumi, le istituzioni e tutti gli aspetti della civiltà romana, della quale l'Italia era centro assoluto, amministrativo, politico e culturale. La storia dell'Italia romana ebbe fine nel 476 d.C. con la caduta dell'Impero romano d'Occidente e l'inizio del Regnum Italiae di Odoacre.