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'Ndrangheta in Piemonte

La presenza della 'ndrangheta in Piemonte si attesta fin dai primi anni '60 nel campo dell'edilizia, nel cosiddetto fenomeno del racket dei cantieri, del cottimismo, e dell'intermediazione abusiva di manodopera concentrato maggiormente nella zona della Val di Susa. Bardonecchia ne è stato il caso più clamoroso. Secondo la DNA successivamente si è estesa in vari altri settori dell'illegalità: prostituzione, estorsione, traffico di droga e di armi del gioco d'azzardo. Le 'ndrine presenti sono: gli Ursini, i Lo Presti e i Belfiore di Gioiosa Jonica, i Morabito, i Bruzzaniti e i Palamara di Africo Nuovo, i Pesce e i Bellocco-Cacciola di Rosarno, i Marando, gli Agresta, i Trimboli e i Barbaro di Platì e infine i Vrenna e i Megna di Crotone che operano a Torino.

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