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Tenerife (in italiano anche Teneriffa) è un'isola situata nell'oceano Atlantico, appartenente alla Comunità autonoma delle Isole Canarie, Spagna. Insieme a La Palma, La Gomera ed El Hierro, forma la provincia di Santa Cruz de Tenerife. Con una superficie di 2.034,38 km² e una popolazione di 908 555 abitanti, è l'isola più grande e popolata dell'arcipelago e la più popolata della Spagna. Tenerife è anche la più urbanizzata e cosmopolita delle isole Canarie. Inoltre, Tenerife è anche la più grande e popolata isola nella regione Macaronesia.Santa Cruz de Tenerife è la capitale dell'isola e della provincia omonima, nonché la città più grande e più popolata, con 221.956 abitanti. Insieme con Las Palmas de Gran Canaria, è anche la capitale delle Isole Canarie. Tra il 1833 e il 1927, Santa Cruz de Tenerife è stata la sola capitale delle Canarie, fino a quando nel 1927 un decreto ordinò che la capitale delle Canarie fosse condivisa con Las Palmas de Gran Canaria. La seconda più grande città di Tenerife e terzo comune per numero di abitanti dell'arcipelago (148.375) è San Cristóbal de La Laguna, riconosciuta come patrimonio dell'umanità. Le due città (Santa Cruz de Tenerife e La Laguna) sono fisicamente collegate, in modo tale che il numero dei loro abitanti è di circa 400.000 persone. L'isola possiede anche un altro patrimonio dell'umanità riconosciuto dall'UNESCO: il Parco nazionale del Teide creato intorno al terzo vulcano più grande del mondo nonché la montagna più alta di tutta la Spagna, il Teide. Inoltre si trova sul Macizo de Anaga sull'isola dal 2015 è Riserva della biosfera è il luogo che ha il maggior numero di specie endemiche in Europa. L'isola è internazionalmente famosa per il Carnevale di Santa Cruz de Tenerife, considerato il secondo più importante del mondo. Essa ha anche il moderno Auditorio di Tenerife, situato nella capitale Santa Cruz de Tenerife, ed è un punto di riferimento della città e delle Isole Canarie. Tenerife è conosciuta anche come una destinazione turistica in Spagna e nel mondo, riceve più di cinque milioni di turisti ogni anno, l'isola più visitata dell'arcipelago.
Gaio Plinio Secondo, conosciuto come Plinio il Vecchio (in latino: Gaius Plinius Secundus; Como, 23 – Stabia, 25 agosto o 25 ottobre 79), è stato uno scrittore, naturalista, filosofo naturalista, comandante militare e governatore provinciale romano. Plinio fu un uomo caratterizzato da un'insaziabile curiosità e scrisse molte opere, ma tutta la sua vasta produzione è ad oggi perduta, tranne per pochi frammenti. Tra queste opere si ricordano: il De iaculatione equestri; il De vita Pomponii Secundi, biografia in due libri del poeta tragico Publio Pomponio Secondo, di cui era devoto amico; i Bellorum Germaniae libri XX; gli Studiosi libri III, manuale sulla formazione dell'oratore; i Dubii sermonis libri VIII, su questioni grammaticali; e gli A fine Aufidii Bassi libri XXXI, sulla storia dell'Impero dal periodo in cui si interrompeva la storia di Aufidio Basso. L'unica opera pervenutaci è il suo capolavoro, la Naturalis historia; una vasta enciclopedia in 37 volumi che tratta di geografia, antropologia, zoologia, botanica, medicina, mineralogia, lavorazione dei metalli e storia dell'arte. L'opera enciclopedica è il risultato di un'enorme mole di lavoro di preparazione condotto su oltre 2000 volumi di più di 500 autori. Tale opera, letta e studiata nei secoli successivi, specialmente nel Medioevo e nel Rinascimento, rappresenta oggi un documento fondamentale delle conoscenze scientifiche dell'antichità. La fama di Plinio è anche legata alla sua morte, di cui ci è testimone il nipote-figlio adottivo Plinio il Giovane. Plinio il Vecchio era a capo della flotta romana stanziata a Capo Miseno, quando si verifica una delle più grandi catastrofi della storia, l'eruzione del Vesuvio del 79. Corso in aiuto di una sua amica, Rectina, e degli altri abitanti di Stabia, Plinio non fu più in grado di lasciare il porto della città e morì per le esalazioni del vulcano.
L'Impero spagnolo fu, dopo l'Impero Portoghese, il secondo impero coloniale della storia e uno dei più vasti di tutti i tempi. Fu uno degli imperi a venire chiamato "L'impero su cui il sole non tramonta mai" e si calcola essere stato il quarto più vasto della storia. Fu l'impero più vasto del suo tempo nel XVIII secolo, con una superficie di 18,4 milioni di km². Fu una monarchia composita, governata prima dai Trastamara, successivamente dagli Asburgo, e infine dai Borbone di Spagna. Fu formato da Ferdinando II di Aragona e Isabella I di Castiglia nel 1492 a seguito della scoperta delle Americhe e della conquista di Granada che mise fine alla Reconquista. Sotto Carlo V, la corona di Castiglia inviò i Conquistadores ad occupare larghe parti delle Americhe. Con la sua abdicazione nel 1556 a seguito del diffondersi della riforma protestante, Carlo lasciò il Sacro Romano Impero al fratello ma la Spagna, le Fiandre, e i possedimenti Italiani degli Asburgo, andarono al figlio Filippo II. Filippo annesse poi dei territori nell'Asia orientale (che presero da lui il nome di Filippine) e divenne anche Re del Portogallo e del suo Impero a seguito di una crisi di successione. Diede quindi inizio al Siglo de Oro che perdurò fino alla conclusione della guerra franco-spagnola e della guerra di restaurazione portoghese. Con la guerra di successione spagnola i Borbone divennero la casa Reale di Spagna e con i Decreti di Nueva Planta la Spagna diventa realmente una nazione. Tuttavia la loro ascesa in Spagna non muta il declino spagnolo. I Paesi Bassi vengono perduti completamente, i domini italiani passano agli Asburgo d'Austria o ai Savoia, anche se nel 1735 conquistano di regni di Napoli e di Sicilia per un ramo cadetto dei Borbone, e la Spagna stessa va numerose volte in bancarotta. Con l'invasione napoleonica nel 1808, l'intero impero spagnolo in Sudamerica si disgrega a fronte delle guerre d'indipendenza ispanoamericane. La Spagna mantenne frammenti del suo impero nei Caraibi (Cuba e Porto Rico); in Asia (Filippine), e in Oceania (Guam, Micronesia, Palau, e Marianne Settentrionali) fino alla guerra ispano-americana del 1898 (nota come il disastro del '98). La Spagna costituirà nel XIX secolo un secondo impero coloniale, in Africa, limitato ad alcune regioni del Marocco ed alla Guinea Equatoriale. Sarà il più modesto degli imperi europei, ma sarà l'ultimo a essere perduto con la decolonizzazione. La partecipazione spagnola alla corsa all'Africa non rivestì un'importanza particolare: il Marocco spagnolo venne mantenuto fino al 1956, mentre la Guinea spagnola e il Sahara spagnolo rispettivamente fino al 1968 e al 1975. Le isole Canarie, Ceuta, Melilla e le altre plazas de soberanía, ancora oggi territori d'oltremare spagnoli, sono quanto rimane dell'ex impero Spagnolo.